No al "mercatismo"
Nel corso della trasmissione "AnnoZero" su Raidue il 6 marzo, Giulio Tremonti ha ribadito il suo esplicito attacco alla globalizzazione finanziaria che ha gettato il mondo in una crisi finanziaria senza precedenti. Ma questa volta, in concomitanza con l’uscita del suo libro "La Paura e la Speranza", Tremonti ha fatto un passo in più: per affrontare il "disastro globale", ha detto, ci vuole "un nuovo accordo tra i grandi Paesi del mondo… Ci vuole una nuova Bretton Woods". L’attacco di Tremonti al "mercatismo" – il termine che usa per definire l’aderenza fanatica al liberismo, e che definisce "l’ideologia totalitaria inventata per governare il mondo nel XXI secolo" – non è nuovo.
Negli ultimi mesi, Tremonti ha ripetutamente sfidato il falso dibattito imposto dall’establishment politico ed economico, denunciando i "folli" che hanno imposto la globalizzazione, la "tecnofinanza" utilizzata per mettere in piedi una bolla speculativa enorme, e paragonando l’attuale crisi a quella del ‘29, se non peggio.
Molti nella popolazione e nella classe politica sono stati colpiti dalle bordate di Tremonti, ma la casta – quella vera, fatta dai grandi giornali e dall’establishment economico – ha imposto la linea del silenzio: non reagire, ignorarlo, e si troverà il modo di metterlo all’angolo.
Pare che l’uscita del suo nuovo libro e le dichiarazioni sulla "Nuova Bretton Woods" abbiano cambiato tutto questo.
Evidentemente Tremonti ha oltrepassato la linea rossa tracciata dalla finanza.
Sicuramente contribuisce il fatto che potrebbe tornare al ministero dell’Economia tra breve, se il Pdl dovesse vincere le elezioni; e questo proprio mentre la crisi richiede soluzioni urgenti, prima che la prossima banca (italiana questa volta?) che "scopre" perdite di decine di miliardi di euro metta in ginocchio l’intero sistema.
Adesso si è creato un dibattito nazionale, con numerosi articoli sui giornali nazionali e dichiarazioni dei politici.
I liberisti "folli" come Francesco Giavazzi e Renato Brunetta hanno fatto del loro meglio per tappare la falla; ma non dovrebbe sorprendere che il loro meglio è ben poca roba davanti alla necessità di salvare l’economia reale.
Fare la voce grossa non sta funzionando questa volta, e questo dibattito intorno alla globalizzazione e le misure protettive necessarie per affrontare la crisi ha la potenzialità di ridefinire la geografia politica in Italia e altrove…
1) E Tremonti denunciò la globalizzazione
2) «Subito Banca del Sud con azioni a un euro». Intervista a Tremonti
(altro…)