Petizione pro-vita e pro-famiglia ai neo parlamentari dell’Emilia-Romagna

Dopo 70 anni l’Emilia-Romagna è passata al centro-destra:  nella nuova Legislatura portiamo ben 9 senatori e 18 deputati (più sotto l’elenco),
alcuni dei quali hanno già fatto in favore della vita e della famiglia.

Ora è importante far sentire forte la nostra voce perché i nostri rappresentanti diano priorità ai temi etici,
unico modo per uscire da tutte le altri crisi che patisce l’Italia:
chiediamo perciò l’abrogazione di tutte le leggi (più sotto l’elenco) contro la vita e la famiglia fatte dai Governi Letta-Renzi-Gentiloni.

SE RISIEDI IN EMILIA-ROMAGNA SOTTOSCRIVI QUESTA PETIZIONE:
LA TUA RICHIESTA ARRIVERA’ AI NOSTRI 27 NUOVI PARLAMENTARI
per chiedere di abrogare tutte le leggi contro la vita e la famiglia

Emilia-Romagna per la vita e la famiglia

Petizione pro-vita e pro-famiglia ai neo parlamentari dell’Emilia-Romagna

Gentili senatori e deputati dell’Emilia-Romagna,
ho votato per il centro-destra a causa della deriva etica imposta la scorsa legislatura dal Partito Democratico.

Pertanto, la mia famiglia ed io, aderiamo alla petizione promossa da fattisentire.org e vi chiediamo di abrogare le seguenti leggi contro la vita o la famiglia naturale approvate nella scorsa legislatura:

  • 119/2013: violenza di genere (introduce il gender nella scuola)
  • 162/2014: divorzio semplificato
  • 55/2015: divorzio breve
  • 107/2015: buona scuola (rinforza ideologia gender)
  • 76/2016: unioni civili
  • 71/2017: cyber-bullismo (pretesto per diffondere il gender)
  • 219/2017: dichiarazioni anticipate di trattamento (eutanasia)
    e cancellando queste altre leggi approvate per ora solo alla Camera:
  • 2013 settembre: Omofobia - ddl Scalfarotto
  • 2015 ottobre: Ius soli – ma soprattutto ius culturae
  • 2017 ottobre: Cannabis - per ora ad uso terapeutico

Ricordo infine che

  • l’Agenzia Italiana del Farmaco, che opera sotto la direzione del Ministero della Salute, il 21/4/15 e il 3/3/16 ha liberalizzato la pillola omicida nascondendo la precedente frase scientifica: “il farmaco potrebbe anche impedire l’impianto” in modo da presentarla come contraccettivo e permetterne la distribuzione gratuita nelle Ausl
  • dopo varie Regioni anche la nostra sta per approvare una legge che introduce un reato di pensiero sotto pretesto della omo-trans-fobia.

Vi ringrazio anticipatamente per quanto potrete fare, seguirò con attenzione l’operato di ciascuno.
Buon lavoro!

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Emilia-Romagna al centro destra: e il voto cattolico?

1) L’Emilia Romagna, dopo 70 anni di amministrazione totalitaria social-comunista, ha una maggioranza di centro-destra.
Ma attenzione: se l’Emilia è di centro-destra, la Romagna non la è.

 

2) I cattolici che votano a sinistra (Civica Popolare) potrebbero non essersi resi conto che le cinque leggi contro la vita e la famiglia – emanati dal Governi PD – sono espressione di un odio verso la natura e il suo Creatore.
Tuttavia, sembrano ormai irrilevanti:
14.195 voti (0,55%) in tutta la Regione;
2.401 voti (0,67%) a P. F. Casini a Bologna;
1.455 (0,55%) voti a B. Lorenzin a Modena.

 

3) L’aumento dei voti del centro-destra potrebbe essere dovuto ad un temporaneo spostamento del voto cattolico causato principalmente dall’ostilità dei Governi PD ai “valori non negoziabili”. Il timore dell’immigrazione (dall’Africa e Medio-Oriente) per un cattolico è probabilmente meno importante, perché l’islam al momento non è ancora aggressivo verso la fede.
Se il voto di tanti cattolici è stato temporaneamente “assorbito” dal centro-destra (supponendo che quelli di sinistra abbiamo votato per i “Civici e Popolari” della Lorenzin), resta da esaminare il voto dei cattolici che non si sono identificati con nessuno degli schieramenti citati sinora.

 

4) Vi sono, infatti, altri due piccoli partiti catto-democratici:  UDC nel centro-destra e Popolo della Famiglia.
Singolarmente presi sono irrilevanti. Ma messi insieme valgono 32.000 voti (1,25%) di cattolici pro vita e pro famiglia, ossia con convinzioni “di destra”.

 

  • Rischi e rimedi

5) Di fronte al disastro elettorale e al relativo venir meno di “sogni e speranze”, chi ha votato per l’UDC o il Popolo della Famiglia potrebbe cadere nella de-moralizzazione e dis-impegno rispetto alla battaglia per la vita e la famiglia. Sarà indispensabile un maggiore impegno dei pro-life & family per far tornare queste buone persone a combattere, con un impegno pre-politico fuori dai partiti.

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Elezioni: è la fine del cattolicesimo democratico?

Per cattolicesimo democratico si intende qui «un dispositivo ideologico fatto per trascinare verso sinistra uomini di destra e, soprattutto, centristi ingenui» (1): nella storia d’Italia, ad ogni reazione popolare cattolica, è corrisposta la nascita di un partito che l’ha annacquata e poi fatta morire (2).
Il tema è attualissimo perché, come dopo la vittoria elettorale dei cattolici nel 1913 nacque il partito di Don Sturzo, così, dopo la reazione popolare costituita dai due ultimi Family day, è sorto un nuovo partito catto-democratico.

Il fatto più significativo

Per chi ha a cuore i valori non negoziabili, il dato più significativo delle elezioni politiche 2018 è, dunque, la scomparsa dei tre partiti catto-democratici: Noi con l’Italia – UDC (Lupi), Civica popolare (Lorenzin), Popolo della Famiglia (Adinolfi).
I pochi esponenti dei primi due (ad es. Quagliariello, Casini, Lorenzin) sono eletti perché inseriti come “favore” in collegi uninominali e dovranno confluire in altri gruppi parlamentari.
Se è la prima volta in 100 anni che i partiti catto-democratici sono assenti dal Parlamento, occorre ricordare che «il cattolicesimo democratico come cultura è più ampio dei cattolici democratici come corrente politica» (3).
Nonostante questo bellissimo avvenimento, non bisogna cantare vittoria perché è solo la premessa per ricostruire il movimento cattolico. (altro…)

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Mario Adinolfi ed Emma Bonino

Primarie del Partito Democratico. le radici culturali di Mario Adinolfi

Dal blog Libertà&Persona, arriva un importante esempio di come il partito di Adinolfi può favorire il Partito Democratico e, addirittura, Emma Bonino.

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Lo scontro tra Emma Bonino, Federico Iadicicco e Mario Adinolfi, a Roma, non è solo un derby tra cattolici e radicali, ma anche tra cattolici.

Mario Adinolfi, infatti, rischia di portare via i voti decisivi per la vittoria di Iadicicco, verso cui ha avuto parole piuttosto critiche.
E di favorire così l’elezione di Emma Bonino.
Al contrario, Iadicicco sembra ignorare il suo avversario, sapendo che è del tutto fuori partita, e volendo evitare le polemiche. Che abbondano però sui social. (altro…)

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Nota sul partito di Adinolfi

Un articolo del prof. de Mattei sul Partito della Famiglia

Non chiedo l’abolizione della legge 194 […] non ho “collaborato” con la sinistra. Ne sono stato e ne sono parte attiva. La radicalizzazione della campagna elettorale 2013 […] ha comportato il mio allontanamento dal Pd. Spero temporaneo
(Mario Adinolfi, in “Campari & de Maistre, Se un cattolico di sinistra vuole la mamma. Un Campari con… Mario Adinolfi”, del 22/03/2014)

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Mattarella, Adinolfi
e la croce democristiana

Il 31 gennaio 2015 Sergio Mattarella è stato eletto dodicesimo presidente della Repubblica italiana.
Tra i più entusiasti per l’evento, si è distinto il direttore de “La Croce”, Mario Adinolfi, che, sullo stesso giornale, il 3 gennaio, ne aveva vaticinato l’elezione.
Tutti ormai sanno chi è Sergio Mattarella, ma pochi ancora conoscono Mario Adinolfi. Wikipedia lo presenta come un «giornalista, politico, giocatore di poker e blogger italiano».

Ha avuto una turbinosa carriera politica, passando dalla Democrazia Cristiana all’ala ulivista del Partito popolare, poi al Partito Democratico (nelle cui fila è stato per pochi mesi deputato) e infine a Scelta civica di Mario Monti. (altro…)

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Cattolici, “Quarta Gamba” e male minore

Giuramento del Governo Partito Democratico guidato E. Letta

Per meglio comprendere il successivo articolo di T. Scandroglio giova ricordare alcuni fatti della legislatura appena conclusa.

 

1. Il 15/11/2013 l’On. Alfano esce dal partito Popolo delle Libertà che lo aveva portato in Parlamento. Assieme a lui escono: 30 senatori, 29 deputati, 7 euro-parlamentari, 1 Governatore presidente di Regione (Giuseppe Scopelliti, Calabria), 16 assessori regionali e 88 consiglieri regionali.

 

2. Dopo aver sostenuto il Governo PD Letta, il 22/2/2014 il partito di Alfano (NCD-AP) entra nel Governo PD Renzi e, nel 2017, nel Governo PD Gentiloni.
Tra i candidati delle prossime elezioni (4 marzo) per la “Quarta Gamba” sono presenti i seguenti ministri di quei Governi PD: Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Enrico Costa.

 

3. Altri candidati della “Quarta Gamba” che hanno aderito al partito di Alfano e quindi ai governi del Partito Democratico Letta-Renzi-Gentiloni sono: Lorenzo Cesa, Paola Binetti, Roberto Formigoni, Eugenia Roccella, Angelo Cera, Serenella Fuksia

 

4. Tutti i suddetti candidati della “Quarta Gamba” (Noi con l’Italia) hanno votato, si sono astenuti o erano assenti, nella votazione di almeno una delle leggi distruttrici della vita e della famiglia (che non solo solo tre ma almeno sette).

 

5. Partanto, l’elettore cattolico di centro-destra farà bene a tener conto della storia e a NON dare il voto alla “Quarta Gamba”, ossia al partito “Noi con l’Italia”.

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Non si può mai votare per il male minore

di Tommaso Scandroglio – 19/2/2018

Il deputato Maurizio Lupi torna a giustificare il voto a favore della legge sulle unioni civili e arruola anche san Giovanni Paolo II. Ma si sbaglia di grosso: il voto a favore della legge Cirinnà è stato moralmente inaccettabile. Ecco perché…. (altro…)

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Emilia-Romagna: al voto… da cattolici!

Scegliere la vita e la famiglia nel nuovo sistema elettorale

 

 

    • Il candidato all’uninominale è uno soltanto ed è fisso. Guardiamo perciò al plurinominale, anche se le preferenze non ci sono più
    • Guardiamo cosa han fatto i candidati, NON i programmi o discorsi: la tabella qui sotto comprende tutta l’Emilia-Romagna
    • Chi ci ha aiutato o ha difeso vita e famiglia [link] è in celeste. Bignami è su sfondo celeste perché ha aiutato più di tutti in Emilia-Romagna

 

  • Faremo la croce su un partito (non si può più fare su un nome) che contenga qualcuno che ha aiutato o difeso vita e famiglia [link]
  • Non tutti gli esponenti che ci hanno aiutato [link] sono stati candidati: se nel vostro collegio non c’è nessuno… scegliete il bene maggiore!
  • Nel caso qui sopra, tenete conto che nel collegio uninominale per la Camera di
    – Piacenza c’è Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) che ci ha sempre aiutato quando richiesto;
    – Persiceto c’è Giuseppe Vicinelli (Forza Italia), il primo Sindaco che ha creato un Assessorato per difendere la vita

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Monitoraggio esponenti locali dei partiti a Bologna su Vita e Famiglia

Sintesi al 21/1/2018

Cliccare qui per avere l’intero monitoraggio in formato pdf
Cliccare sulle immagini per ingrandire.

Vanno ringraziati tutti gli esponenti dei partiti del centro-destra per averci ricevuto e ascoltati anche solo una volta.

Tra i 6 partiti ai quali si è chiesto di ascoltarci spicca la risposta di Forza Italia (Area Gasparri) con una media di 6,6 risposte per esponente. Seguono Fratelli d’Italia (3,5 risposte) e Lega Nord (1,8 risp.).

Clicca sull'immagine per ingrandireA livello personale, spiccano le positive risposte del consigliere regionale bolognese di Forza Italia (Bignami), seguito dai due consiglieri comunali (Lisei, Sassone).
Dietro i primi tre, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia (Foti, di Piacenza) e un consigliere comunale della Lega di S. Pietro in Casale (Polazzi).
Chiude il consigliere regionale della Lega Nord di Imola (Marchetti).

Metodologia

La valutazione prende in considerazione SOLO le risposte date a richieste del Comitato DNF di Bologna (dal 16/12/2017 ritornato ad essere FattiSentire.org).
Sarebbe certamente auspicabile un monitoraggio di quanto fatto autonomamente dai partiti (non solo le ns. richieste), ma al momento non riusciamo a farlo.

Salvo casi particolari (ad es. BUS-anti-gender) buona parte delle richieste sono sempre state rivolte a tutti i partiti oggetto del monitoraggio, come si ricava dalla tabella qui sotto.

Per quanto riguarda Deputati e Senatori si ritiene debba prevalere il comportamento tenuto in Parlamento (vedasi tabella più sotto).
Quanto sopra ha una sola eccezione: l’On. Palmizio (coord. Reg. FI), a cui si devono aggiungere 2 punti per un aiuto localmente (interrogazione in Parlamento per Afa Fafine). (altro…)

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Elezioni: chi ha votato contro la vita e la famiglia?

Sintesi comportamento dei partiti rispetto alle leggi anti-vita e anti-famiglia   (qui: https://www.fattisentire.org/si-vota-ricordare-le-8-leggi-distruttive/) Visto il nuovo sistema elettorale, (vedi qui: https://www.fattisentire.org/morresi-come-si-vota-come-votero/) si raccomanda di controllare il comportamento del singolo parlamentare reperibile…

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