Aborto «dilatato» e laicato ecclesiale: un progressivo calar di brache

L’Avvenire del 31/8/19 ha pubblicato un articolo del Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici riguardante l’imminente «cadere [de]i limiti giuridici alle pratiche abortive ancora esistenti».
La tesi sostenuta è così sintetizzabile: “siccome non siamo riusciti ad abrogare la 194, chiudiamoci in sacrestia” (1).

Il prof. D’Agostino non è nuovo a queste esternazioni: da un iniziale impegno intransigente sotto il Pontificato di San Giovanni Paolo II, è via via scivolato verso la totale acquiescenza rispetto alla cultura di morte e le forze politiche che la promuovono.

In risposta, il magistrato G. Rocchi ha fatto notare che

  • «la battaglia all’aborto legalizzato non è affatto definitivamente persa, come dimostrano i successi, seppure parziali, in varie parti del mondo» e
  • purché si combatta con intransigenza sui valori: «solo denunciando l’ingiustizia di certe leggi è possibile combattere anche sul piano della coscienza sociale e personale» (2).

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Emilia-Romagna. I vescovi, i pro-famiglia, la legge liberticida: un bilancio

Il modo proprio dei laici di aiutare i propri Pastori
è cristianizzare la propria città svolgendo il loro apostolato civico

 

Il 17/5/18, FattiSentire.org lancia il primo allarme per l’arrivo al parlamento regionale della ormai tristemente nota legge sull’omotransnegatività.

Il 21/5/18, una piccola rete di associazioni pro-famiglia dell’Emilia-Romagna dà corso a una raccolta di firme intitolata: “Supplica ai vescovi dell’Emilia-Romagna: SI alla famiglia naturale!”.

Poco prima del 21/9/18, alla vigilia del grande convegno regionale contro il gender a Le Budrie, due Vescovi rispondono ai quasi 800 firmatari promettendo di portare il tema in Conferenza Episcopale Regionale.

Nei mesi successivi, gli esponenti di quella (cresciuta) rete regionale informano ciascuno il proprio Vescovo su quanto sta per accadere. La bolognese FattiSentire.org, vedendosi rifiutare l’udienza dal proprio arcivescovo, si incarica invece di sensibilizzare i partiti del centro-destra.

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Fondi statali per Radio Radicale? sono arrivati grazie al centro-destra!

Il Centro-Destra sta tagliando il ramo su cui è seduto.
Alla fine i fondi statali per Radio Radicale sono arrivati, grazie anche ai voti del centro-destra (con il plauso di molti cattolici che contano) su una proposta di matrice socialista (PD).

Una scelta scriteriata che premia il parassitismo e la cultura della morte: Emma Bonino presenta subito il conto alla Chiesa.
Sempre più evidenti gli errori e l’incapacità del Family Day e del Congresso di Verona: urgente ri-costituire dei comitati di pressione autentici.

Come volevasi dimostrare alla fine arriva sempre la manina che salva l’elargizione di soldi pubblici a Radio Radicale.
Quanto successo giovedì scorso alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera non sorprende perciò più di tanto: la Lega ha votato insieme alle opposizioni (incluse Fratelli d’Italia e Forza Italia) a favore di un emendamento proposto dal Pd che concede altri 7 milioni a Radio Radicale, 3 per il 2019 e 4 per il 2020.

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Elezioni europee: conferme da parte avversa

La lobby LGBT conferma involontariamente la bontà di alcuni candidati favorevoli alla vita e alla famiglia.

Nel sito https://europee2019.votoarcobaleno.it/candidati/ l’Arcigay ha confermato che nella circoscrizione nord-orientale i candidati

  • Bizzotto Mara – Lega
  • Posteraro Alfredo – Forza Italia
  • Facci Michele – Fratelli d’Italia

indicati da fattisentire.org sono tutti “100% gay unfriendly”.

Riprendiamo pertanto con maggiore energia quanto indicato il 12 maggio https://www.fattisentire.org/elezioni-26-5-2019-vita-umana-famiglia-proposta-preferenze/ e facciamolo conoscere.

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Elezioni 26/5/2019. Vita umana, famiglia: proposta preferenze

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Ecco le proposte di voto di fattisentire.org per l’Emilia-Romagna:

ELEZIONI EUROPEE – circoscrizione Nord-Est

Lega per Salvini: On. Bizzotto Mara, Eurodeputato uscente (8 punti su 10)

Fratelli d’Italia: Facci Michele, Consigliere regionale in Emilia-Romagna, difensore della famiglia naturale (6 attività)

Forza Italia: Posteraro Alfredo, candidato pubblicamente favorevole alla famiglia naturale.

(naturalmente si può votare per uno solo dei tre partiti)

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CRITERI PER UN VOTO PRO-VITA E PRO-FAMIGLIA

Amministrative ed europee 2019

  • La sacralità della vita umana – dal concepimento alla morte naturale – e la difesa della famiglia naturale sono le priorità assolute per i Comuni e per l’Europa.
  • Visto che nessun partito ha fatto qualcosa di significativo rispetto alle priorità, è necessario esprimere un voto di forte protesta alle elezioni.
  • La protesta si esprime innanzi tutto con il non votare per i partiti che hanno in qualche misura sostenuto politiche anti-vita o anti-famiglia: le sinistre e i 5Stelle.

  • Né sono da votare i partiti da sempre a servizio delle sinistre e corresponsabili dell’attuale deriva etica: democratici-cristiani o popolari. Alle europee si presentano: “Popolo della Famiglia – Alternativa popolare” e “Popolari per l’Italia” che, quindi, non vanno votati.

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Elezioni comunali 26/5/2019: chi ha fatto qualcosa in difesa di vita e famiglia?

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Spesso i partiti non mantengono le promesse in tema di valori non negoziabili: un’ulteriore conferma è venuta dai programmi proposti ai cattolici alle elezioni del marzo 2018 e, ancora una volta, non rispettati.
Un professore di Storia Contemporanea ha ben descritto come i cattolici siano stati regolarmente traditi da chi si proponeva di rappresentarli (si veda il volumetto: https://www.edizionifiducia.it/libreria/chiesa-cattolica/centro-ci-porto-sinistra/ ).

La colpa di ciò è soprattutto nostra, perchè:
– continuiamo a votare in base a ciò che sentiamo e vediamo in televisione;
– dimentichiamo chi ci ha tradito.

Anche alle prossime elezioni del 26/5/2019 ci vengono proposti candidati “cattolici” che:
– fanno proclami intransigenti in merito alla difesa della vita umana e della famiglia
– ma non hanno “storia”, cioè non han mai fatto nulla di concreto su questi temi
– o, addirittura, hanno votato a favore delle unioni civili e sostenuto i Governi più ostili ai nostri valori.

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Elezioni europee 26/5/2019: è stato bravo il mio deputato?

La sacralità della vita umana – dal concepimento alla morte naturale – e la difesa della famiglia naturale sono la priorità assoluta per i Comuni e per l’Europa.

Tuttavia, quasi nessuno controlla il comportamento su questi temi di coloro che avevano chiesto il voto dei cattolici.
Come per ogni tornata elettorale, FattiSentire.org propone un metodo di verifica facilmente replicabile per ogni circoscrizione, con i link dai quali ricavare i dati.
Facciamo dunque attenzione ai soliti “Family day” che, invece, ci diranno di votare per i loro amici o gli amici dei loro amici.

FattiSentire.org si occupa della circoscrizione in cui opera, comprendente le regioni: Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia.
E’ opportuno che ogni comitato pro-vita o pro-famiglia provveda a far conoscere quelli della propria Regione, inviandoli almeno ai propri vescovi, clero e simpatizzanti.

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Scalfarotto emiliano-romagnola: VITTORIA! (…ma non ci basta)

Come si vede, nella storia di Bologna è nota la “tolleranza” dei social-comunisti.

Sta per essere emendata la legge regionale sull’omotransnegatività. L’utero in affitto è ora equiparato alla violenza sessuale e all’abuso sui minori. Revoca dei finanziamenti alle associazioni che sostengono tali affitti. Tolto il termine omotransnegatività. Spariscono le “situazioni potenziali”.
Violenze in arrivo, come sempre.

Mentre scriviamo il Partito Democratico è spaccato e volano le seggiole: resterà comunque una proposta di legge liberticida e eterofoba, ma siamo la prima Regione rossa in cui si ottiene questo risultato.

Sta per essere emendata la legge regionale «liberticida […] immorale e immonda» (1) . La maggioranza dell’Assemblea Legislativa emiliano-romagnola ha proposto di emendare la legge «portatrice di una visione eterofobica» (2). Comunque vada a finire, i cattolici han fatto il loro dovere e un primo risultato è raggiunto: ora l’opposizione del centro-destra deve fare la sua parte perché la legge non passi.

Si preparano violenze? Centri sociali, femministe, Arcigay e la galassia dei gruppuscoli LGBT preparano – come sempre accade a Bologna – aggressioni sia ai cattolici che al PD: «il rischio è che le associazioni Lgbt protestino non solo contro gli ultrà cattolici, ma contro lo stesso Pd» (3).

La rabbia delle sinistre. Il Sindaco di Bologna:  «non condivido l’ […] equiparare tout court la maternità surrogata alla violenza sessuale».
Famiglie Arcobaleno: «Questa legge […] sarà una porcata […] meglio nessuna legge»
La nipote di Romano Prodi: «Un errore madornale, voterò contro [gli emendamenti]» (4).

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DOPO VERONA Politica ancora inaffidabile, per il voto serve una lobby

Verona: Piazza Bra

Huston abbiamo un problema e il problema è bello grosso:
– “Le conquiste sociali non si toccano, non si discute sulla revisione dell’aborto del divorzio, della libertà di scelta per donne e uomini“.
– “Divorzio, aborto […] non sono in discussione”.
– “Lo ripeto: legge 194, diritti civili e di scelta non sono in discussione né nei programmi del governo”.
Chi lo ha detto? La Bonino? No, Matteo Salvini il 27 e il  29 marzo, ripetendolo anche il 30 marzo poco prima di arrivare al Congresso Mondiale delle Famiglie, così come riportato rispettivamente dall’Ansa e dal Corriere.

“Io penso che nessuno in Italia voglia abolire la legge 194. Io non voglio abolire la 194. Nessuno In Italia vuole abolire la legge 194, siamo seri.[…] La legge 194 è una legge fatta benissimo e non si tocca” dal minuto 7,30”). Chi lo ha detto? Lo ha detto la Boldrini? No, lo ha detto l’on. Giorgia Meloni il 27 marzo scorso alla trasmissione Accordi e disaccordi sul canale Nove.

“L’oggetto del convegno [il Congresso Mondiale delle Famiglie] non è mai stato di mettere in discussione la legge 194, così come le altre conquiste sociali di questo paese”. Chi mai potrebbe parlare di aborto come conquista sociale del Paese? Zingaretti? No, il sindaco di Verona, di centrodestra, Federico Sboarina. Il quale ammette anche di aver concesso sale comunali per eventi antagonisti al Congresso di Verona: “In questi stessi giorni a Verona anche il circolo Pink ha utilizzato sale comunali per esprimere la propria idea”. Per tacere del convegno “Il ruolo del gender e della famiglia nella mobilitazione e nelle politiche della destra. Solidarietà femminista e prospettive rivoluzionarie” svoltosi il 29 marzo scorso presso la sala civica Elisabetta Lodi.

La famiglia va distinta dalle “unioni civili rispettabilissime con tutti i diritti che possono avere”. Al nostro personaggio misterioso l’intervistatore porge questa domanda: “E non sono una minaccia alla famiglia?”. E Mr X risponde: “Per niente, per niente”. Chi questo Mr X? L’on. Monica Cirinnà? No, il vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti.

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