Aumenta l’intolleranza LGBT verso gli italiani: 4 nuovi casi

La recente approvazione alla Camera dei deputati del DDL Zan, sembra aver aumentato l’aggressività delle lobbies LGBT del Paese.

Nelle scorse settimane abbiam dato notizia
– della mamma di Firenze costretta a cambiare scuola al figlio;
– delle modalità con cui vengono applicate le leggi regionali sulla cosiddetta omofobia;
– della condanna dell’avvocato Taormina per aver pensato male;
– del totalitario tentativo di far ritirare un volume del Cardinale Sgreccia.

Questa settimana vi presentiamo 4 casi verificatesi nei giorni scorsi, proprio vicino a casa nostra:

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Terrorismo: riusciremmo a difendere le nostre chiese?

Da: Analisi difesa, periodico di intelligence

L’attenzione generale è ora concentrata sulla pandemia che ci devasta e non potrebbe essere diversamente davanti ad un disastro umano ed economico di così vasta portata.
Un altro pericolo però rimane immanente, quello del terrorismo islamico.

Anche senza voler considerare i recenti episodi dovuti ad attacchi di “lupi solitari“ in Francia, è un fatto che tale tipo di terrorismo non sia certo un capitolo chiuso. Dalle Filippine alla Siria, all’Iraq, all’Afghanistan e sempre più vicino a noi in Egitto e nel Sinai, Nigeria e Niger, Sahel, Sudan, Burkina Faso, Marocco, Somalia è un fiorire di movimenti ad esso collegati.

In Africa Settentrionale la situazione è ancor più preoccupante, perché il terrorismo locale si fonde con i fenomeni di migrazione clandestina e la crescita, in particolare in Italia, di quelle seconde generazioni che sono state negli altri paesi la culla della radicalizzazione.

È perciò seriamente ipotizzabile che al termine di questo periodo di pandemia, più o meno verso la fine del prossimo anno, si possa assistere a una recrudescenza di attentati organizzati, non più spontaneistici, sul suolo europeo, Italia compresa. Preoccupazione sicuramente ben presente nei governi, come dimostra il recente vertice svoltosi a Parigi l’11 novembre, da cui l’Italia è stata purtroppo esclusa.

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Cristianofobia. Sicilia: devastata la Chiesa di Sant’Agata

Scempio a Sant’Agata, profanata e devastata la chiesa. Non è più un caso!
Pochi ne parlano, ma la cristianofobia purtroppo è tra noi, è molto forte e violenta ed è fatta di gravi minacce e atti intimidatori, l’ultimo a Sant’Agata.

Cresce la cristianofobia in Italia: sempre più numerosi gli episodi di odio verso Cristo e chi crede in lui.
Questi atti vengono taciuti dai mass-media, che ci ammanniscono di altre violenze spesso false.
Urgente una legge che inasprisca le pene verso chi compie atti verso la religione cattolica, altroché Ddl Zan!
Smettiamola pertanto di dare spazio a quanto accade all’estero: la cristianofobia è tra noi.
Serve un censimento di questi episodi: inviamo notizie in argomento al sito migliore che abbiamo: http://www.osservatoriocristianofobia.it/contattaci/
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L’islam avanza: da Santa Sofia verso San Pietro

Prima Santa Sofia, dopo San Pietro: vuole essere questo il minaccioso valore simbolico della decisione di Erdogan di convertire la basilica di Santa Sofia da museo in moschea.
E’ la chiara espressione di una strategia politico-religiosa, che riprende il sogno di un impero neo-ottomano:
dopo aver conquistato l’ampia fascia delle repubbliche islamiche dell’ex-Unione Sovietica, punta all’islamizzazione dell’Europa.

La minaccia di Erdogan

Il 29 maggio 1453, dopo circa due mesi di assedio, i Turchi ottomani conquistarono la città di Costantinopoli, capitale dell’Impero bizantino.

La notte del 28 maggio fu celebrata nella basilica di Santa Sofia l’ultima messa cristiana, a cui assistettero sia i greci che i latini.
Al termine della liturgia, l’imperatore Costantino si inginocchiò e chiese perdono dei suoi peccati.
All’alba, dopo cinque ore di ripetuti attacchi, il sultano Maometto II, alla testa di un esercito di 80.000 uomini, irruppe nella città, strenuamente difesa da circa 7.000 cristiani.
L’imperatore Costantino Paleologo (1405-1453) scomparve nella furibonda mischia. Il corpo non fu mai trovato.
Il più valoroso dei difensori, il comandante genovese Vincenzo Giustiniani Longo (1418-1453), fu raccolto morente dai suoi fedeli commilitoni, che riuscirono a imbarcarlo e a portarlo a Chio, dove morì dopo qualche giorno.
A mezzogiorno fu issata la bandiera della Mezzaluna sul palazzo imperiale bizantino e l’icona più venerata, la Vergine Odigitria (condottiera), fu tagliata in quattro pezzi.

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Bologna: dove modernità vuol dire cristianofobia

Dei ragazzi distruggono un Crocifisso ligneo.
Non è solo una ragazzata: è un segnale, un sintomo.
E’ il frutto di decenni di scuola statale che educa al relativismo.
E’ il risultato del “costruire ponti”, invece di evangelizzare.
Un pensiero va anche a chi si occupa di cristianofobia, ma sempre andandola a cercare in altri paesi.
Impegniamoci tutti a far capire che la cristianofobia è qui: sotto casa nostra.

Qui il video-choc: https://youtu.be/ZlLZfDKePkM

 

Lizzano, tre baby vandali distruggono il crocifisso. Denunciati

Il video choc dei giovanissimi: con una mazza fanno a pezzi la statua del Cristo crocifisso mentre uno di loro riprende tutto

di FEDERICA ORLANDI

Lizzano in Belvedere (Bologna), 18 agosto 2020 – «Gli ha spaccato la testa, il braccio e la testa, è impazzito…». Poi ride, e bestemmia. «Sono stato a scuola dalle suore e non mi ricordo nemmeno l’Ave Maria».
Ridono e bestemmiano, sì, con la voce impastata dall’alcol e la mano che dà le mazzate pure malferma: sono questi i ragazzini tra i 16 e i 19 anni che si sono divertiti a deturpare la statua di Gesù Crocifisso sulla strada tra Vidiciatico e Monte Pizzo, a Lizzano.
A immortalarli è il video che uno di loro ha ingenuamente postato su Instagram, permettendo così ai carabinieri della Compagnia di Vergato impegnati nelle indagini a individuarli in un batter d’occhio.

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Cristianofobia? è in Italia e in Europa!

Inutile dirlo: in tutte le classifiche i più colpiti sono i cattolici.
Il miglior sito in argomento: http://www.osservatoriocristianofobia.it/ 

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