La mafia contrattacca…
Un Governo sempre più scomodo
anche per la mafia…
La mafia, accreditata da alcuni pm politicizzati e da diversi giornali, sta cercando di vendicarsi della linea dura che il Governo sta tenendo nei confronti della criminalità organizzata. Il numero di arresti, anche eccellenti, e di sequestri non ha precedenti.
I numeri, che i mafiosi conoscono meglio di noi, parlano chiaro: una media di sette arrestati al giorno, per un totale di 3630 mafiosi arrestati dal maggio 2008 all\’ottobre 2009. Tra questi 916 aderenti a Cosa nostra, di cui 15 latitanti che facevano parte della lista dei 30 ricercati più pericolosi. Il Governo più ostile che un’organizzazione malavitosa possa mai desiderare di trovarsi davanti.
Un Governo e un premier da togliere di mezzo. Da servire su un piatto d’argento ad una magistratura ingorda. Sempre disposta ad inghiottire bocconi, anche velenosi. Da ruminare con calma per arrivare sempre e comunque al Cavaliere.
Il contrattacco della cupola è partito con l\’utilizzo di “pentiti”. I quali, dopo anni di silenzi, si sono improvvisamente ricordati di aver sentito dire vent\’anni fa che forse Cosa nostra vedeva di buon occhio Schifani e Berlusconi.
Gente che ha ammazzato magistrati, sciolto nell’acido bambini, lastricato le strade di innocenti crivellati dal piombo, quando si mettono a collaborare con la giustizia non lo fanno quasi mai in modo serio, coerente, trasparente. A distanza di anni, ricordano improvvisamente ciò che avevano dimenticato, o negato di sapere, per mesi, giorni o anni interi. Il “pentito” ritrova improvvisamente senno e memoria ma con sospetto ritardo.
Che la mafia sia mafiosa è ovvio. Che alcune procure trasformino automaticamente lontani ricordi telecomandati di criminali incalliti in atti di accusa e iniziative giudiziarie lo è molto meno…
Leggi di seguito l’interessante intervista: "Quei magistrati volevano il nome di Berlusconi"