Emilia Romagna LGBT: il reato di opinione sarà legge regionale?!

Una Diocesi parla: da Avvenire – Nostro Tempo (modena) del 7 luglio 2019
di Giuseppe Grana

L’Emilia Romagna sta per approvare una legge regionale tesa sia a vietare la libertà di opinione in materia di omosessualità / transessualità sia ad indottrinare gli studenti al credo gender.

Il progetto di legge di iniziativa del Consiglio comunale di Bologna è intitolato: “Contro l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”: una norma
– che parla di violenza verbale e psicologica in modo generico,
– che prevede privilegi nel lavoro per le persone Lgbt,
– che intende vigilare sulle notizie diffuse dai media e indottrinare gli studenti a favore del mondo Lgbt;
– una stretta alla libertà di espressione in cui la discriminazione si realizza anche prima che il fatto si compia,
– una norma in cui i trans hanno diritti speciali.

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Emilia-Romagna: il centro-destra contro gli orrori rosso+LGBT

La Verità del 4 luglio segnala un caso in cui sembra lampante il collegamento tra i diversi attori che hanno operato (impuniti per anni) per distruggere la famiglia: proprio come sostenuto in Parlamento dal Senatore Balboni (FdI) e dall’On. Bignami (FI) e dalla Lega al Comune di Modena. (clicca per ingrandire)

Emergono fatti sempre più inquietanti attorno al sistema di potere che ha promosso il rapimento di bambini da parte dei Servizi Sociali, per consegnarli agli orchi LGBT, grazie alla protezione di alcune amministrazioni comunali: ad esempio quello segnalato dal quotidiano La Verità, nella fotografia qui accanto.

Ma il silenzio di gran parte dei mass-media è quasi omertoso.
Tuttavia, il centro-destra unito è mobilitato in difesa di mamme, papà e bambini:
– al Senato: il Sen. ferrarese Alberto Balboni di Fratelli d’Italia;
– alla Camera: l’On. bolognese Galeazzo Bignami di Forza Italia;
– nei Comuni: la consigliere modenese Luigia Santoro e il gruppo compatto della Lega per Salvini.

Grazie a questi interventi, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha promesso una Commissione d’Inchiesta, mentre su richiesta dell’On. reggiana Benedetta Fiorini (Forza Italia), il Ministro della Giustizia ha inviato degli ispettori al Tribunale dei minori di Bologna. La notizia qui: https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/affidi-illeciti-salvini-1.4678419

Ma vediamone le linee essenziali dei tre interventi summenzionati.

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Emilia-Romagna: nuovi orrori dal sistema rosso+LGBT

Gli indagati partecipavano a incontri e conferenze in tutta la Regione, con il Patrocinio di Amministrazioni PD: qui le prove della presenza al gay pride di Mantova. Le opposizioni facciano emergere legami e collusioni! (clicca per ingrandire)

Un giudice minorile costretto alle dimissioni per aver rifiutato di affidare i bambini agli orchi: da leggere tutto, fino in fondo.
E il 9 luglio il PD si appresta ad approvare la legge che istituisce il reato di non essere gay-friendly.

Gli indagati partecipavano a incontri e conferenze in tutta la Regione, con il Patrocinio di Amministrazioni PD: qui a fianco le prove della presenza al gay pride di Mantova.
Le opposizioni facciano emergere legami e collusioni!

Le amministrazioni di centro-destra – e in particolare il sindaco leghista di Ferrara – prendano coscienza di chi si sta finanziando.

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Sembra un uomo pensoso e forse triste, Francesco Morcavallo. Se davvero lo è, il motivo è una sconfitta. Perché, malgrado una battaglia durata quasi quattro anni, non è riuscito a smuovere di un millimetro quello che ritiene un «meccanismo perverso» e insieme «il più osceno business italiano»: il troppo facile affidamento di decine di migliaia di bambini e bambine all’implacabile macchina della giustizia.

Dal settembre 2009 al maggio 2013 giudice presso il Tribunale dei minorenni di Bologna, Morcavallo ne ha visti tanti, di quei drammatici percorsi che iniziano con la sottrazione alle famiglie e finiscono con quello che lui definisce l’«internamento» (spesso per anni) negli istituti e nelle comunità governati dai servizi sociali. Da magistrato, Morcavallo ha combattuto una guerra anche culturale contro quello che vedeva intorno a sé. Ha tentato di correggere comportamenti scorretti, ha cercato di contrastare incredibili conflitti d’interesse. Ha anche denunciato abusi e qualche illecito. È stato a sua volta colpito da esposti, e ne è uscito illeso, ma poi non ce l’ha fatta e ha cambiato strada: a 34 anni ha lasciato la toga e da pochi mesi fa l’avvocato a Roma, nello studio paterno. Si occupa di società e successioni. E anche di diritto della famiglia, la sua passione.

Dottor Morcavallo, quanti sono in un anno gli allontanamenti decisi da un tribunale dei minori «medio», come quello di Bologna? Sono decine, centinaia?
Sono migliaia. Ma la verità è che nessuno sa davvero quanti siano, in nessuna parte d’Italia. Lo studio più recente, forse anche l’unico in materia, è del 2010: il ministero del Lavoro e delle politiche sociali calcolava che al 31 dicembre di quell’anno i bambini e i ragazzi portati via dalle famiglie fossero in totale 39.698. Solo in Emilia erano 3.599. Ma la statistica ministeriale è molto inferiore al vero; io credo che un numero realistico superi i 50 mila casi. E che prevalga l’abbandono.

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Ferrara. Lettera aperta di elettori di centro-destra al Sindaco leghista pro gay pride

Ferrara pride, 28-6-19. Ecco come gli attivisti LGBT hanno accolto il Sindaco leghista Fabbri.

riceviamo e pubblichiamo volentieri

 

Egregio Sindaco Alan Fabbri, a Ferrara è nato un gruppo che è corretto definire etico.
È nato in conseguenza della Sua partecipazione, o come la ha definita Lei, “capatina”, alla “festa di quartiere” dell’orgoglio gay (pride), perché tanti ferraresi, che la hanno sostenuta, si sono sentiti traditi.

Sindaco Fabbri, Lei ha preso parte alla festa degli attivisti LGBT ORGOGLIOSI (pride), ed ha voluto farsi vedere con loro in fotografie (selfie).
Tuttavia, non ha tenuto lo stesso comportamento con i suoi elettori che Le hanno richiesto chiarimenti ed appuntamenti: ha preferito defilarsi, ignorando le loro istanze.
Questo atteggiamento arrogante e assolutistico rischia di danneggiare tutto il centro-destra.

Ecco il punto: la tendenza omosessuale è disordine della sfera sessuale, che come tale nessuno condanna, purché sia ben chiara la positiva naturalità della sessualità nelle sue sostanziali differenze tra maschio e femmina.
Discorso diverso è quello relativo agli attivisti LGTB, asserviti al PD, eterofobi e che hanno come scopo la distruzione della famiglia naturale.

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Ferrara. Il Sindaco leghista è andato al gay pride

Il Sindaco Alan Fabbri fa i selfie al gay pride (courtesy of estense.com)

Finalmente il Neosindaco di Ferrara ha parlato… ma, purtroppo, sbagliando tutto.
Meglio sarebbe stato se fosse rimasto zitto: sembra infatti di sentire un’antica logica illuministica, così sintetizzabile: non mi interessa perché mi hanno votato, so io cosa è bene per i miei elettori.
I soliti cattolici-moderati, sempre servi di ogni potere, oggi sono impegnati in acrobazie incredibili per svendere i principi non negoziabili per una poltroncina.
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A) “non è che se io la penso in un modo, gli altri non possano avere un’altra idea ed esprimerla. Il Ripagrande Pride è una festa che riguarda tutta la via e Ferrara. Di sicuro ci andrò”.

  • Il Sindaco confonde la libertà di espressione con il finanziamento pubblico ad iniziative che vogliono distruggere la famiglia naturale e corrompere le future generazioni;
  • Un pride riguarda solo una piccolissima parte di una città: 200 persone, non tutte ferraresi. Infatti, se Via Ripagrande viene riempita, è solo grazie ad attivisti LGBT che vengono da fuori: un pride è sempre occasione di nuove “amicizie”, cioè di sesso facile in strutture ricettive convenzionate.

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Fondi statali per Radio Radicale? sono arrivati grazie al centro-destra!

Il Centro-Destra sta tagliando il ramo su cui è seduto.
Alla fine i fondi statali per Radio Radicale sono arrivati, grazie anche ai voti del centro-destra (con il plauso di molti cattolici che contano) su una proposta di matrice socialista (PD).

Una scelta scriteriata che premia il parassitismo e la cultura della morte: Emma Bonino presenta subito il conto alla Chiesa.
Sempre più evidenti gli errori e l’incapacità del Family Day e del Congresso di Verona: urgente ri-costituire dei comitati di pressione autentici.

Come volevasi dimostrare alla fine arriva sempre la manina che salva l’elargizione di soldi pubblici a Radio Radicale.
Quanto successo giovedì scorso alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera non sorprende perciò più di tanto: la Lega ha votato insieme alle opposizioni (incluse Fratelli d’Italia e Forza Italia) a favore di un emendamento proposto dal Pd che concede altri 7 milioni a Radio Radicale, 3 per il 2019 e 4 per il 2020.

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Riparte l’omotransnegatività… richieste a Vescovi e consiglieri regionali

Sul gay pride bolognese di sabato 22 è caduta la grandine dal Cielo… ed è ripartito l’iter per l’approvazione del Progetto di Legge regionale sull’omotransnegatività!

Cos’è successo?

– Durante l’annuale pride contro la famiglia naturale, Arcigay ha fatto firmare agli attivisti convenuti da tutta Italia la propria petizione. Le firme raccolte sono ora 8.890 (contro le 2.000 del 21/5): un numero risibile perché corrisponde a 440 per Regione.

– Arcigay ha subito segnalato l’incremento alla presidenza dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna (Cfr. https://www.radiocittadelcapo.it/archives/legge-omotransfobia-9-mila-firme-in-regione-il-voto-arriva-il-9-luglio-205028/).
Il Partito Democratico (PD), ancora una volta, non ha capito che si tratta di elettori di tutta Italia.
Il voto della Legge Regionale è previsto per il prossimo 9 luglio.

– Al PD è sfuggita la lezione ricevuta alle elezioni europee, dove la candidata Roberta Mori (massimo sponsor del PdL eterofobo) è stata bocciata.

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Bomba a Bologna: 7.500 bimbi sotto attacco gender… col sostegno del Comune!

115 Nidi e Asili, 7.500 bambini, 1.700 dipendenti, 73 milioni di euro all’anno: sono queste le dimensioni dell’istituzione cui il Comune di Bologna affida i servizi per l’infanzia (1).
Attraverso questa struttura, l’Assessorato alle Differenze di Genere a guida Partito Democratico ha sostenuto un progetto che prevede la lettura di libri utili a confondere l’identità sessuale di bimbi da zero a due anni (2).

Alcuni esempi dei messaggi che vengono insinuati nella mente dei nostri bambini:
Utero in affitto: “Roy e Silo sono due pinguini maschi […] Si vogliono bene e si sentono una vera famiglia quando finalmente nasce il piccolo Tango, il loro unico pulcino!” (E con tango siamo in tre, Junior, 2010)
Distruzione della famiglia naturale: “C’è chi ha due mamme. C’è chi ha due papà […]” (Una famiglia è una famiglia… sempre! , La Margherita, 2017)
Eterofobia:I cinque malfatti sono cinque tipi strani. Finché un giorno in mezzo a loro, come una punizione divina, piomba, lui: il Perfetto. (I cinque malfatti, TopiPittori, 2014)

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Islam: i vescovi italiani ricordino la storia e l’ideologia millenaria

Islam 2019. La Relazione al Parlamento degli analisti dei servizi segreti italiani:
– la minaccia jihadista non riguarda solo lo Stato islamico del Daesh
– la drastica riduzione delle navi delle Ong ha ridotto la possibilità di sfruttare le attività umanitarie
– la Conferenza Episcopale Italiana sembra aver dimenticato la natura dell’islam: http://www.paginecattoliche.it/Islam-e-Cristianesimo-01/

L’intelligence italiana rilancia l’allarme per il terrorismo islamico

Nonostante la perdita di territorio, combattenti e figure di rilievo, che ne ha indebolito la capacita di pianificare e dare diretto supporto ad azioni terroristiche di proiezione transnazionale, lo Stato Islamico, determinato a colpire l’Occidente, si è mostrato ancora in grado di ispirare attacchi in Europa, suggerendone autori e modi”. E’ quanto sottolineano gli analisti dell’intelligence italiana nella loro ultima Relazione al Parlamento.

La minaccia terroristica in Europa – spiegano – ha confermato il proprio carattere polimorfo, che ha trovato espressione, accanto alle azioni di ‘ lupi solitari’ ed estremisti ‘in cerca di autore’, nel persistere di warning, raccolti soprattutto nell’ambito della collaborazione internazionale, concernenti progettualità terroristiche riferibili sia a cellule ‘dormienti’ sia a nuclei di operativi appositamente instradati verso il Vecchio Continente”.

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Modena gay pride: qualcuno non ci sta

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Forte presa di posizione della capogruppo Lega di Modena: “Ancora una volta le lobby LGBT+, che a gran voce chiedono pseudodiritti […] dimostrano di non avere il benché minimo rispetto per i diritti e la sensibilità altrui“.
Per gli emiliano-romagnoli: chiediamo agli esponenti del centro-destra di prendere posizione e contrastare anche i pride di Bologna (22/6) e Rimini (27/7).
Per chi vuole fare di più, qui alcune facili attività: https://www.osservatoriogender.it/arriva-il-gay-pride-2018-che-fare/

COMUNICATO

Leggo sulla stampa e colgo l’occasione per condividere il comunicato di Giovanni  Malfara’,  rappresentante  del Comitato “San Geminiano Vescovo”, che organizza la processione riparatrice il 1° giugno [approvata dal vescovo Mons. Castellucci, NdR] e aggiungere alcune considerazioni.
Il bacio saffico di fronte al Sacro Cuore è gravemente offensivo non solo per i cattolici.
È una sfida al senso religioso presente in ognuno di noi e potrebbe rientrare a pieno titolo fra i reati contemplati dalla legge Mancino, se come cattolici non fossimo così “tolleranti” da subire questi affronti rinunciando alla nostra identità e alle nostre radici cristiane.
Mi chiedo chi avrebbe il coraggio di una simile provocazione nei confronti di un simbolo mussulmano.

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