Nozze lesbiche… e la “ministra” 5 stelle si congratula!

Marinaie spose, “ministra” della Difesa si congratula e… viene sommersa da critiche degli italiani

Il Signore creò Adamo ed Eva. L’uomo e la donna. Le cose inverse sono di Satana“: la ministra della Difesa Elisabetta Trenta si congratula su Facebook con Lorella e Rosy, le due marinaie unite civilmente a La Spezia ma, fra i pochi complimenti e auguri alle donne, viene sommersa da commenti detttati dal buon senso, dell’italiano medio, pieni di indignazione.
Errore della ministra, secondo gli utenti, quello di aver dato “visibilità a un abominio”, di fare del “razzismo al contrario” verso gli etero e di aver sbagliato nel definire le due spose “l’esempio di una importante evoluzione culturale, nelle Forze Armate e nel nostro Paese”, riducendo così “al ridicolo” la Marina.

“Signora Ministra perché ha sentito il bisogno di congratularsi colle due ‘piccioncine’ unite in ‘matrimonio gay’ e non lo ha mai fatto per tutti coloro che si sono sposati con ‘matrimonio naturale?'”, chiedono, rispondendosi che forse “ci sono matrimoni di serie A e matrimoni di serie B”.
“Fate pure – continuano -, ma per me è regresso e imbastardimento della vita“. “La vera famiglia naturale, voluta così anche da Dio per mettere al mondo magari molti bambini, di cui oggi abbiamo assoluta e vera necessità – tuonano -, è, e sarà sempre, composta da un uomo e da una donna!! Checché se ne dica!! AMEN“. E ancora: “La vera famiglia è formata da una mamma e un papà….Ma ke caspita di auguri”, e quindi “la famiglia è solo una”.

E se per alcuni Trenta “ha perso una buona occasione per stare zitta“, per altri “un ministro che li sponsorizza fa proprio pena“, perché “proclamare una unione LGBT ‘esempio di una importante evoluzione culturale’ è la negazione dell’ordine naturale e della bontà della creazione, ovvero – puntano il dito – una eresia gnostica”.

“Che si vogliano sposare è una cosa loro – affermano ancora -. Che lo facciano in divisa, è un’offesa per tutti quelli che hanno dedicato la loro vita ad indossarla con orgoglio. Lei ha perso la mia stima”, sentenziano. D’altra parte, riflettono, “saranno libere di farlo, ma l’arma cui appartengono le divise ha perso punti, onore e prestigio“.

“Il picchetto con le sciabole una vergogna”, scrivono in maiuscolo come se urlassero, mentre lamentano come sia “proprio vero che ormai il gender si sta diffondendo ovunque“.
Una cagata pazzesca“, continuano senza mezzi termini, tra chi rimane “esterrefatto” pensando si tratti di un pesce d’aprile e chi crede che “oltre a vergognarsi loro di questa abnormità pazzesca e senza alcuna logica, che lascia basito ogni essere umano normale, dovrebbero ancor di più vergognarsi coloro che approvano tale obbrobrio e che addirittura le citano come esempio di evoluzione culturale”.

Insomma, i commentatori ci terrebbero a “capire dove costoro vedono la cultura in ciò che Dio, il Creatore del corpo umano, disapprova e condanna“.

Nell’impossibilità di rispondere a tutti, la ministra sceglie comunque di replicare ad alcuni utenti, ribadendo come si parli dell’unione fra le due militari “perché è simbolo di una cultura delle forze armate che si evolve e diventa più inclusiva. La società è cambiata e le Forze Armate cambiano con la società”. “Anche io credo – spiega ancora – alla famiglia tradizionale ma rispetto le altre e credo occorra gioire quando gli altri realizzano la loro dimensione di vita”. E a chi la accusa di essere razzista verso gli eterosessuali, Trenta sbotta: “Ma quale razzismo alla rovescia? Rispetto di tutti…”.

 

Info tratte da: ADNKRONOS

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