Le sardine sono solo attivisti del PD. Ma a Parigi è successo qualcosa?

Parigi, in decine di migliaia contro procreazione assistita per lesbiche.
Ma nessuno ne parla

Parigi, 20 gen + Bologna, Italia. Qualche decina di migliaia di persone arrivate dalle sezioni del PD di tutta Italia, Sardegna compresa: scendono in piazza le sardine, stanate dai loro appartamenti con lo specchietto per allodole panem et circenses (canne e musicanti) di un surrogato di concertone del Primo Maggio.
Si grida alla rivoluzione. Per un concerto gratis, contro lo schieramento politico che non sta governando.

Parigi, Francia: come già accaduto il 7 ottobre scorso, i francesi sono nuovamente scesi in piazza a decine e decine di migliaia contro il discusso testo della legge sulla bioetica, in particolare contro il punto che apre alla procreazione medicalmente assistita per le lesbiche e le donne single, la cosiddetta «provetta per tutte».
Ma nessuno ne parlerà.

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Elezioni Emilia-Romagna: “Fermare la guerra del Pd alla maternità”

Ai candidati nelle elezioni in Emilia-Romagna interessa il crollo della civiltà occidentale?
E’ questa l’impressione che si ha da una campagna elettorale noiosa, le cui priorità sembrano limitarsi al “coprire le buche e tagliare l’erba” (cit. Alan Fabbri, Sindaco di Ferrara).
Fino al culmine della banalità: “gli ospedali servono per curare i malati”: sic!

Sembra quasi che non vi sia differenza tra il centro-destra e il Partito Democratico: non si capisce perchè è meglio votare l’uno invece dell’altro.
Poi ci si meraviglia delle astensioni e che la maggioranza delle persone sia indecisa.
Fortunatamente ci sono alcune eccezioni, che riaccendono la polemica e quindi l’interesse.

Si è già parlato della nuova Amministrazione di Forlì, che intende garantire il diritto a NON abortire e togli i finanziamenti al gender per evitare la corruzione dei minori (vedi QUI e QUI).
Buoni anche i propositi dei candidati di Fratelli d’Italia di Piacenza (QUI), Ferrara (vedi QUI e QUI), Ravenna (QUI) e Reggio Emilia (QUI).
Eccellente la dichiarazione d’intenti di un candidato leghista per Ravenna, Gianfilippo Nicola Rolando, che riportiamo con le note: (altro…)

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Emilia-Romagna. Elezioni 26/1/2020. Vita umana e famiglia: proposta preferenze

Ricordiamo:
– i nostri criteri per poter esprimere un voto in difesa della vita e della famiglia. Li trovate qui: https://www.fattisentire.org/emilia-romagna-per-un-voto-da-cattolici-fatti-non-parole/
– le leggi regionali che riteniamo debbano prioritariamente venire abrogate o corrette: https://www.fattisentire.org/elezioni-emilia-romagna-che-cosa-chiedere/
Ecco pertanto i candidati che vi suggeriamo di sostenere divisi per provincia/partito:

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Aborto, la guerra del socialismo all’obiezione di coscienza

Con l’appoggio e i fondi dai partiti di cultura socialista, in Regione Lombardia i Radicali presentano una proposta di legge per rendere l’aborto ancora più accessibile  e mettere all’angolo gli obiettori.
Ecco quindi falsità totali sugli accessi alle ivg e corsi maoisti per indurre l’obiettore a disertare dalle linee nemiche per poi arruolarsi tra le file dei sostenitori del feticidio.

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I Radicali si stanno muovendo in Lombardia per strangolare l’istituto dell’obiezione di coscienza, vera spina nel fianco del movimento abortista. Infatti presso la Regione Lombardia è al vaglio una Proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Disciplina dell’applicazione della Legge 22 maggio 1978, n. 194, nel territorio della Regione Lombardia” per iniziativa dei leader radicali Sara Martelli e Barbara Bonvicini (come prime firmatarie). Una vera e propria dichiarazione di guerra contro quei medici che non vogliono sporcarsi le mani con sangue innocente.

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Emilia-Romagna. Per un voto da cattolici: fatti, non parole!

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L’emergenza più drammatica per l’Emilia-Romagna è la difesa della vita umana – dal concepimento alla morte naturale – e la difesa della famiglia naturale.

Non è lecito ai cattolici dare il proprio voto a quei partiti o candidati che, pur non professando princìpi contrari alla dottrina cattolica o anzi assumendo il nome cristiano, tuttavia nei fatti si associano a politiche anti-vita o anti-famiglia: le sinistre e i 5Stelle (cfr. AAS, 1959, p. 271-272.).

Non guardare ai programmi perché vengono regolarmente disattesi. Stesso discorso per le promesse pre-elettorali. Guardare, invece, a quanto FATTO dai candidati in passato.

Non tener conto dei proclami televisivi dei leader nazionali perché parlano per accontentare tutti (ricordarsi del Sindaco di Ferrara che fa il contrario di quanto Salvini dichiara). Occorre, invece, valutare i candidati locali, perché saranno costoro a governare la Regione.

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Elezioni Emilia-Romagna: la lotta contro l’aborto del Sindaco di Forlì sia d’esempio

Il coraggioso Sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, assieme Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale e capogruppo della Lega in Comune

Depresso dai  primi faccia-a-faccia elettorali, qualcuno era già in dubbio se andare a votare chiedendosi:

  • possibile che la differenza tra centro-destra e sinistra stia solo nel non far la coda all’ospedale?
  • possibile che ci dobbiamo beccare un altro amministratore le cui priorità saranno «le piccole cose, dalle buche all’erba alta» (Alan Fabbri, sindaco di Ferrara)?
  • possibile che non si capisca che la nostra civiltà non deriva dal PIL e che non è la crisi economica che la sta distruggendo?
  • possibile esser così tonti da credere di riuscire a prender voti dall’elettorato con cultura di sinistra?

Una luce dalla Romagna. E invece, ecco che, poche ore fa, una voce si è levata dalla bella Forlì: il Sindaco del centro-destra ha inserito nel programma comunale un’azione che mette «al centro i valori della maternità e della paternità e la piena accoglienza della vita nascente riconoscendo […] il diritto a non abortire» (1).

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Così Ungheria e Brasile fanno bene alla famiglia

Pope Benedict XVI (R) poses with Hungary’s Prime Minister Viktor Orban (3rd R) and his family during a private audience at the Vatican December 6, 2010. REUTERS/Alberto Pizzoli/Pool (VATICAN – Tags: RELIGION POLITICS)

Destra e sinistra non sono affatto scomparse: da quando c’è Orban chi fa più figli paga meno imposte. I tassi demografici sono in crescita. E Bolsonaro vuole fare altrettanto

 

FINE DELL’INVERNO DEMOGRAFICO

Per ricostruire sulle rovine del comunismo, in Ungheria, saranno necessari altri decenni, ma intanto si è invertita la tendenza al declino demografico, annuncia il ministro della Famiglia Katalin Novak al Forum di Budapest per I Comunicatori Cristiani.
Dal 1981, la popolazione magiara aveva iniziato a calare al ritmo di 30mila persone l’anno: tanta era la differenza fra i nati e i morti.
Dal 2010 al 2018, al contrario, il tasso di fertilità, cioè il numero medio di figli per donna, è cresciuto del 21%. È una dinamica positiva, che va di pari passo con l’aumento dei matrimoni, saliti del 42%.

La ricetta del governo di Viktor Orban sta funzionando: investendo il 5% del Pil in politiche di sostegno alla famiglia e alla vita, sono specularmente calati i divorzi, i casi di mortalità infantile e gli aborti, anche se su quest’ultimo aspetto «rimane ancora molto lavoro da fare», ammette la Novak perché «i soldi non sono la bacchetta magica» per risolvere la crisi, benché aiutino a riconquistare un po’ di fiducia nel futuro.

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Firma la petizione: Sindaco di Ferrara, inverti la rotta!

Ferrara pride, 28-6-19. Ecco come gli attivisti hanno accolto il Sindaco leghista Fabbri.

Il Sindaco di Ferrara è andato al gay pride e l’Arcigay ha dichiarato che continuerà a ricevere finanziamenti, affitti agevolati e a educare nelle scuole.
Il Sindaco Fabbri ha tradito i suoi elettori, le linee guida del centro-destra e del suo stesso partito
Aiutiamo il Sindaco a fare il bene di Ferrara e la volontà del suo elettorato.

Se risiedi in Emilia-Romagna FIRMA LA PETIZIONE
per chiedere ai Segretari di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
che il Sindaco di Ferrara metta in atto provvedimenti a favore della maternità e della famiglia, togliendo il sostegno a chi vuol distruggere la famiglia.

Sindaco di Ferrara, inverti la rotta!

FS

Gentili Segretari della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia dell'Emilia-Romagna.
Il Sindaco di Ferrara è andato al gay pride e la locale Arcigay ha dichiarato che continuerà a ricevere finanziamenti, affitti agevolati e a entrare nelle scuole.
La mia famiglia ed io vi chiediamo, invece, che metta in atto provvedimenti a favore della maternità e della famiglia, togliendo il sostegno agli eterofobi e a chi vuol distruggere la famiglia naturale.
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti,

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Elezioni europee: conferme da parte avversa

La lobby LGBT conferma involontariamente la bontà di alcuni candidati favorevoli alla vita e alla famiglia.

Nel sito https://europee2019.votoarcobaleno.it/candidati/ l’Arcigay ha confermato che nella circoscrizione nord-orientale i candidati

  • Bizzotto Mara – Lega
  • Posteraro Alfredo – Forza Italia
  • Facci Michele – Fratelli d’Italia

indicati da fattisentire.org sono tutti “100% gay unfriendly”.

Riprendiamo pertanto con maggiore energia quanto indicato il 12 maggio https://www.fattisentire.org/elezioni-26-5-2019-vita-umana-famiglia-proposta-preferenze/ e facciamolo conoscere.

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Che fine ha fatto la Scalfarotto emiliano-romagnola? (elezioni)

«Al momento non ci sono convocazioni» è la laconica frase che da 41 giorni occupa la pagina della Commissione incaricata di varare la legge regionale contro l’omotransnegatività.
Ma non dobbiamo illuderci che il pericolo costituito dalla legge liberticida ed eterofoba sia stato scongiurato.
Vediamo perché.

Lo scorso 10 aprile abbiamo ringraziato i nostri Vescovi e chi ha collaborato allo stallo legislativo della legge regionale (vedere: https://www.fattisentire.org/scalfarotto-emiliano-romagnola-vittoria-ma-non-ci-basta/ ).
In quella seduta di Commissione, il Centro-Destra ha sottoscritto alcuni emendamenti proposti da consiglieri PD per spaccarlo. I 5 Stelle han chiesto una legge ancora peggiore. A quel punto, il Partito Democratico (PD) ha fatto opposizione alla propria proposta di legge (!!!) rimandando l’approvazione sine die (1).

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