Che fine ha fatto la Scalfarotto emiliano-romagnola? (elezioni)

«Al momento non ci sono convocazioni» è la laconica frase che da 41 giorni occupa la pagina della Commissione incaricata di varare la legge regionale contro l’omotransnegatività.
Ma non dobbiamo illuderci che il pericolo costituito dalla legge liberticida ed eterofoba sia stato scongiurato.
Vediamo perché.

Lo scorso 10 aprile abbiamo ringraziato i nostri Vescovi e chi ha collaborato allo stallo legislativo della legge regionale (vedere: https://www.fattisentire.org/scalfarotto-emiliano-romagnola-vittoria-ma-non-ci-basta/ ).
In quella seduta di Commissione, il Centro-Destra ha sottoscritto alcuni emendamenti proposti da consiglieri PD per spaccarlo. I 5 Stelle han chiesto una legge ancora peggiore. A quel punto, il Partito Democratico (PD) ha fatto opposizione alla propria proposta di legge (!!!) rimandando l’approvazione sine die (1).

Il 27 aprile «Arcigay e il fronte Lgbt non si rassegnano all’affossamento della legge antidiscriminazioni e tornano all’attacco» con un comunicato significativamente intitolato “Pd, da che parte stai?”.
Il PD tace.

Il 13 maggio (giorno sbagliatissimo, per loro) la setta LGBT perde il controllo commettendo un grave errore: rende pubblica una petizione: «Ci serve il tuo aiuto, la legge della Regione Emilia-Romagna contro l’omotransnegatività è in PERICOLO e rischia di non essere approvata». Ma proprio la petizione rivela l’inconsistenza della lobby omosessualista perché:
raccoglie solo 2.000 firme;
e queste firme provengono da tutta Italia.

Oggi, 21 maggio, con solo un colpo d’occhio, il PD e i 5 Stelle possono rendersi conto che i voti Arcigay nella nostra Regione sono circa 100. Con la “media del pollo”: 2.000 voti, divisi per 20 Regioni, danno come risultato 100. Si tratta dello stesso numero che abbiamo documentato in occasione del Bologna pride del 2017.

Insomma, dal 10 aprile tutto tace. Perché?
La risposta ci sembra evidente: il PD aspetta l’esito delle elezioni europee.
Se recupererà un buon numero dei voti ceduti ai 5 Stelle, la legge liberticida ed eterofoba riprenderà il percorso per l’approvazione.
Anche per contrastare questa legge regionale è importante che noi cattolici manifestiamo una forte protesta attraverso il voto:

  • non votando per chi combatte la vita umama e la famiglia (PD e 5stelle)
  • non votando popolari o cristiani democratici (ci tradiscono)
  • non votando i segretari nazionali dei partiti (per protesta)
  • non votando in base ai programmi (una volta eletti li ignorano)
  • non votando in base a promesse elettorali (promettono qualunque cosa)
  • votando in base a quanto hanno FATTO

Concludiamo ricordando le proposte già fornite qui: https://www.fattisentire.org/elezioni-26-5-2019-vita-umana-famiglia-proposta-preferenze/

FattiSentire.org
Bologna, 21/5/2019

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  1. Il Comunicato finale della seduta confermava che la «Commissione rimanda il voto sul progetto di legge [e] ha aggiornato alla prossima seduta la votazione dell’articolato». Anche la richiesta dei 5 Stelle di «provare a inserire il progetto di legge nell’ordine del giorno delle sedute d’Aula previste la prossima settimana, non è stata accolta».
    Ma la “prossima seduta” non è ancora stata nemmeno annunciata.

Questo articolo ha un commento

  1. Graziano

    Non mi stupisce affatto che il PD abbia nel suo manifesto programma proposte così indecenti e contrarie al pensiero cristiano, Ma vedo con dolore che anche la gerachia ecclesiastica segua piu facilmente questo pensiero “dominante” e si preoccupi di essere tollerante e non “provvocatoria”, ma gentile e rispettosa del pensiero altrui piuttosto che schierarsi dalla parte della vita e del rispetto di quella fede che ha dato origine all’europa. Ormai questa chiesa è formata solo dal popolo non di Dio ma del PDio!
    GG

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