RUSSIA: rapporto «choc» sugli aborti

La strage degli aborti in Russia: un milione e 700mila ogni anno


Il ministero della Sanità: interruzioni superiori al numero delle nascite. Molti gli interventi tardivi Consultori per le donne che vogliono portare a termine la gravidanza

In Russia ogni anno vengono compiuti da un milione e 600mila a un milione e 700mila aborti. Lo ha dichiarato in un intervento alla Duma, il Parlamento russo, il ministro della Sanità Mikhail Zurabov. E Vladimir Kulakov, direttore generale dei servizi di ginecologia e ostetricia, ha rilevato che viene interrotto in media il 70% delle gravidanze: nel 2004, ha aggiunto, il numero degli aborti ha superato quello delle nascite: vi sono state 1.600.000 interruzioni contro 1.500.000 gravidanze portate a compimento. Esistono dati non ufficiali secondo i quali il numero annuale degli aborti ammonterebbe addirittura a 6 milioni.
La situazione è giudicata «grave» sia dal punto di vista sanitario (dal 10 al 15% degli aborti dà luogo a complicazioni), ma anche morale e demografico (il 7-8% delle donne che abortiscono divengono sterili). Zurabov ha detto che una soluzione potrà essere tentata nell’ambito del progetto “Salute”, uno dei grandi “progetti nazionali” varati dal presidente Vladimir Putin. Le donne che intendessero abortire potranno preventivamente richiedere un “certificato di natalità” in base al quale verranno prese in cura da un consultorio, verranno seguite durante la gravidanza, dissuase dall’aborto e potranno partorire in un centro di maternità le cui spese saranno in gran parte coperte da contributi dello Stato. Il programma dovrebbe partire quest’anno, ma non mancano gli scettici che temono la tradizionale inefficienza della burocrazia. Zurabov, a modo suo, ha voluto anche tranquillizzare l’opinione pubblica rilevando che alcuni successi nella lotta agli aborti è già stata ottenuta: ancora alcuni anni fa, a detta del ministro, il loro numero annuale era molto maggiore: da 2.400.000 a 2.500.000.
Lo sviluppo demografico negativo della Russia è provocato anche da una serie di altri problemi: la povertà, l’eredità di disagi e privazioni del periodo sovietico, la malnutrizione e la cattiva assistenza sanitaria. Durante il dibattito alla Duma è stato rile vato che il numero delle donne sterili aumenta ogni anno di 200-250.000 unità. Oggi in Russia vi sono 78 milioni di donne, quelle in età riproduttiva sono 39,1 milioni, ma 6 milioni di esse sono sterili. Fra gli uomini in età riproduttiva 4 milioni sono colpiti da sterilità. «In tal modo – ha osservato Kulakov – il 15% delle coppie familiari soffrono di sterilità: si tratta di un livello critico».
La legge russa consente l’aborto volontario fino alla 12 settimana di gravidanza, mentre l'”indicazione sociale” vale fino alla 22-23 settimana e l'”indicazione medica” praticamente fino al momento della nascita. Tatjana Makienko, presidentessa del Movimento in difesa della vita, fa osservare che per ottenere l'”indicazione sociale” basta procurarsi, anche con la corruzione, un “certificato di reddito insufficiente” e per far valere l'”indicazione medica” basta invece che la madre dichiari di aver intenzione di suicidarsi: automaticamente scatta la diagnosi di «disordine psichico».


di Giovanni Bensi
Avvenire 6 aprile 2006