L’Europa e l’imbarbarimento dei costumi

Nessuna sorpresa per la nascita di un partito pedofilo


Il vaso di pandora è stato aperto da tempo in Europa, molte sono le deliberazioni favorevoli alla eliminazione della vita umana…


di Luca Volontè

«Bisogna subito verificare se ci sono connivenze italiane». Chi parla è Don di Noto, prete di Avola e fondatore della più nota ed efficace agenzia di ricerca e denuncia dei pedofili in internet. Il caso nasce nella bella Olanda, paese dei mulini di una volta e ora paese dalla strana idea della integrazione. Lì lo scorso anno venne sgozzato un regista, lì viene praticata non solo la “droga libera” ma anche l’eutanasia infantile, lì è stata “registrata” a tutti gli effetti la nascita sul primo partito al mondo “pro-pedofilia”. Eppure vicino a lì, venne scoperto l’omicida di Martinelle con i cadaveri dei molti bambini, uccisi dopo le violenze subite. Non lo hanno chiamato “per la pedofilia”, piuttosto hanno preferito usare i termini “carità, libertà e diversità”. L’approccio è quello meschino e subdolo di far passare i promotori per suore di Madre Teresa. Difendere i diritti degli adulti che vogliono abusare dei bambini, ai quali si concede la maturità di aver rapporti, ma paradossalmente non quella di votare. Su Avvenire, uno stimato editorialista si stupisce e dichiara la sua sorpresa per gli avvenimenti politici olandesi. Il vaso di pandora è stato aperto da tempo in Europa, molte sono le deliberazioni favorevoli alla eliminazione della vita umana e quindi come diceva Chesterton, «una volta aperta la finestra, l’eccezione diviene la regola». Infatti ricordo bene, durante i giorni che portarono alla bocciatura di Buttiglione, che un fax anonimo portò scompiglio nei deputati che avrebbero dovuto giudicare il Professore amico del Papa. Quel fax diceva di relazioni tra i detrattori del Commissario Italiano e organizzazioni che si battevano appunto per la pedofilia, necrofilia e tante altre bestiate spacciate per diritti inalienabili. Quindi nessuna sorpresa, anzi una conferma tragica della deriva libertaria e quindi “gravemente lesiva e omicida” rivolta verso i soggetti più deboli, i bambini. Siano essi embrioni, siano essi giovinetti. Al di là delle belle e parziali parole sul “mito” europeo, l’Europa di oggi è un crogiolo di impotenza e violenze. Che tutto ciò dipenda dalla sola mancanza delle “radici cristiane” è un po’ troppo dirlo, tuttavia una nave senza timone non può lasciare la riva, né andare in mare aperto. Questa è l’Olanda, questa è l’Europa di oggi. All’imbarbarimento dei costumi, direi, si è accodato il prode Mussi. Perché l’Italia non diventi come l’Olanda occorre usare lo stesso giudizio e lo stesso impegno messo nel Referendum di un anno fa. Il ritiro italiano dal “patto etico”, il divieto di fondi per la ricerca europea sugli embrioni, è in aperta violazione della esplicita volontà popolare. Avendo lui giurato nelle mani del Capo dello Stato di “far gli interessi esclusivi del popolo italiano”, dovrebbe aver la compiacenza di dimettersi, visto che il 75% degli italiani volle confermare la legge. Si leggano le dichiarazioni entusiaste dei promotori dell’abrogazione della legge 40. Cosa c’entra la pedofilia con la bioetica? Ci sarebbe da chiedersi cosa non c’entra con la vita reale di tutti noi. Se uno se ne frega degli esperimenti sull’embrione, volete che gli possa interessare qualcosa del giovinetto di 12 anni? “Si pose eppur s’oppose”, è l’ora!


Libero 3 giugno