TOLLERANZA: metti fuori il Vescovo dalla scuola

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Preside vieta l’ingresso al Vescovo. Mamme infuriate ROMA – Tutto era pronto per la visita pastorale del Vescovo nella scuola elementare. La richiesta era stata inoltrata per iscritto dai parroci all’Istituto e mancava solamente, come pro-forma, la risposta. Che è arrivata, certo, ma con una telefonata che ha gelato gli entusiasmi visto che la preside ha negato l’ingresso al vescovo per non urtare la sensibilità delle minoranze religiose e degli atei. È successo a Riano, Comune di 6.400 anime a venti chilometri da Roma, immerso nel verde del Parco di Veio. In paese raccontano anche che due insegnanti abbiano minacciato la preside di denunciarla per interruzione di pubblico servizio, qualora avesse permesso al Vescovo di entrare a scuola (l’incontro era previsto venerdì scorso) e sospendere le lezioni.
Anche se cercare di avere delle conferme dai diretti interessati è risultato impossibile. Protagonisti dell’insolita vicenda Monsignor Gino Reali, Vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina, la preside dell’Istituto Comprensivo Montechiara, Maria Egle Molinari e un gruppo di mamme agguerrite e decise a far rispettare il diritto dei loro bimbi a ricevere la visita del prelato. Tanto combattive da sollevare un polverone e costringere il sindaco a intervenire per riparare il “torto” subìto. “Ho mandato una lettera alla preside”, spiega Gianluca Caldarelli, sindaco di Riano, “chiedendo spiegazioni e sollecitando, per quanto di mia competenza, una soluzione al problema” .
Risultato? “Sembra che giovedì si riunisca il Consiglio d’istituto per rivedere la decisione”, continua Caldarelli, “e prenderne una, speriamo, positiva. Chiaramente gli immigrati extracomunitari presenti a Riano non c’entrano nulla: penso che qualcuno a scuola abbia voluto essere più realista del re”. A raccontare nei dettagli come sono andate le cose è proprio monsignor Gino Reali, che si trova ancora in visita nelle due comunità parrocchiali di Riano. ” Sono rimasto sorpreso dalla telefonata che i parroci hanno ricevuto e in cui si spiegava la difficoltà a effettuare la visita ” , racconta, ” per rispettare le minoranze religiose ” . Una sorpresa che il vescovo ha ricevuto ” proprio mentre stavo pranzando in una comunità di ragazzi dove erano ospiti anche bambini di fede musulmana, provenienti da zone di guerra ” .
Una minoranza, insomma, che rischia così di trasformarsi in maggioranza, ledendo uno dei pilastri della democrazia e negando il diritto dei cristiani d’incontrare il Vescovo. ” I bambini islamici sono pochissimi nella comunità di Riano ” , aggiunge monsignor Reali. ” Inoltre le visite pastorali si effettuano per tradizione nei luoghi di lavoro, a scuola per i bambini e negli ospedali per i malati ” , spiega poi il prelato che aggiunge di ” aver anche proposto di incontrare i bambini fuori dalla scuola per evitare polemiche ” . Iniziativa fermata però dalla protesta della comunità di Riano che ha sollecitato invece l’intervento del sindaco per consentire l’ingresso al vescovo. ” Mi fa piacere che la gente sia sia mobilitata e spero di poter fare la mia visita ” , conclude il vescovo. ” Certo è che tutti gli altri istituti scolastici della mia diocesi, dove comunque ci sono minoranze religiose, si sono preparati all’incontro, instaurando un buon dialogo ” .

di PIERGIORGIO LIBERATI

Libero 5 dicembre 04