Nota SIR: “BASTA” CON “ATTACCHI INDECOROSI” E FONDATI SUL “FALSO”

10:42 – MONS. BAGNASCO: NOTA SIR, “BASTA” CON “ATTACCHI INDECOROSI” E FONDATI SUL “FALSO” ANCHE NELL’EUROPARLAMENTO

Pubblichiamo la nota Sir sugli attacchi al presidente della Cei, da parte di tre europarlamentari italiani di Rifondazione comunista (Agnoletto e Catania) e Verdi (Frassoni) firmatari di una mozione anti-Bagnasco presentata nel corso del dibattito sull’omofobia che giunge oggi al voto del Parlamento europeo. “Ci risiamo. Proseguono – questa volta nella sede del Parlamento europeo per opera di una pattuglia di deputati comunisti e verdi – gli indecorosi attacchi al presidente della Cei mons. Angelo Bagnasco. Va bene minimizzare e cristianamente tenere nella considerazione che meritano, cioè nessuna, le argomentazioni propagandistiche e vietamente anticlericali di un pugno di facinorosi. Va bene opporre al falso, alla falsificazione, alla disinformazione, alla propaganda che ancora oggi (in pieno ventunesimo secolo), si definisce “comunista”, la realtà dei fatti e delle parole. Ma il rischio è che, batti e ribatti, la falsità generi odio e provochi conseguenze imprevedibili. Dunque è ora di dire “basta”. Dirlo con il tono di mons. Bagnasco, mite e fermo, sereno e deciso. Dire “basta” con fermezza e risolutezza. E’ ora di finirla. Dire “basta” a questi attacchi significa nello stesso tempo assicurare che tutti, non solo i cattolici, continueranno a parlare con passione e con impegno di quei grandi temi – la famiglia, la vita, la verità e la giustizia – sui quali mons. Bagnasco ha inaugurato la sua presidenza della Cei, in piena coerenza con il magistero del Papa e nella continuità della testimonianza delle Chiese in Italia. E’ la “libertas ecclesiae”, che diventa oggi esemplare, preziosa risorsa per il Paese e per la stessa Europa. Segua il Parlamento europeo questa strada, quella del “dialogo strutturato” con le Chiese, indicato nel Trattato costituzionale, e scoprirà non gli schemi di ideologie sconfitte dalla storia, laiciste o comuniste, ma la realtà delle cose, l’esperienza elementare di vita, un grande patrimonio, che è responsabilità e dovere di tutti in Italia come in Europa, fare crescere e sviluppare, per il bene di tutti”.

Fonte: Sir.it – Servizio quotidiano del 26 aprile 2007 – http://www.agensir.it/pls/sir/V2_S2DOC_B.quotidiano?tema=Quotidiano&argomento=dettaglio&sezione=&data_ora=26/04/2007&id_oggetto=132070&id_session=19737&password=CDQRRSDEHIMOLNEGwxBDJL&quantita=