Messaggi pubblicitari in America esortano ad un ripensamento sull’aborto

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WASHINGTON, D.C., lunedì, 31 gennaio 2005 (ZENIT.org).- Il Segretariato per le Attività Pro-Vita dell’episcopato statunitense ha da poco lanciato nell’area metropolitana di Washington e sui mezzi d’informazione nazionali, una campagna pubblicitaria che mira a sfatare alcuni miti sull’aborto.

La campagna, chiamata “The Second Look project”, presenta dati di fatto relativi all’aborto legale che gran parte del pubblico ignora. Il programma vuole incoraggiare la gente a rivedere i propri punti di vista sull’aborto.


“Trent’anni dopo la Roe v. Wade, molta gente continua a non capire alcuni dati di fatto circa l’aborto legale, come il fatto che l’aborto sia legale in tutti i nove mesi di gravidanza”, ha affermato Cathy Cleaver Ruse, portavoce del Segretariato.


“Sondaggi recenti che danno sostegno alla Roe v. Wade la descrivono come la decisione che ha legalizzato l’aborto nei primi 3 mesi di gravidanza, una palese distorsione della verità”, ha commentato. “Roe ha creato un ‘diritto’ illimitato all’aborto e gran parte della gente pensa che un diritto di questo tipo sia sbagliato”.


Più di 500 messaggi pubblicitari appariranno nelle metropolitane e negli autobus dell’area di Washington questo mese ed il prossimo, e le pubblicità hanno cominciato a comparire anche su pubblicazioni selezionate.


[I messaggi rimandano ad un sito web: www.secondlookproject.org]



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