FIDEL IN CAMICIA BRUNA PAGAVA LA REVOLUCIÓN COI QUATTRINI DI HITLER
Quando il governo Batista si alleò con gli USA, Castro chiese e ottenne l’aiuto delle spie del Terzo Reich…
Le biografie ufficiali, quelle ampiamente diffuse nella mitologia castrista, affermano che Fidel Castro ad appena tredici anni organizzò uno sciopero dei lavoratori delle piantagioni di zucchero. La circostanza è vera ma si omette di dire che il giovanissimo Castro si era rivolto all’ambasciata tedesca a Cuba per ottenere sostegni finanziari e magari militari al neonato movimento della Lega antimperialista che si opponeva al presidente Batista. E’ questo un capitolo molto “delicato” della biografia di Fidel su cui si sconta un lungo silenzio ma che è stato accuratamente ricostruito. E’ la storia dei rapporti e delle simpatie fra il giovane Castro e la Germania nazista. Un passato imbarazzante al punto che Castro, negli anni ’70, fece passi ufficiali con la Germania dell’Est, alleata comunista, affinché potessero essere cancellate tutte le prove al riguardo. Infanzia privilegiata Nel 1935 l’ammiraglio Wilhelm Franz Canaris diventa capo dell’Abwehr, il potente servizio segreto militare tedesco. L’ammiraglio Canaris aveva una lunga frequentazione con l’America Latina, parlava lo spagnolo e da giovane ufficiale della marina imperiale aveva prestato servizio in Messico come addetto militare dell’ambasciata tedesca. Durante la Prima guerra mondiale aveva preso parte alla battaglia delle Falkland finendo internato in un campo di prigionia in Cile dal quale era evaso nell’agosto del 1915 raggiungendo, dopo una lunga marcia attraverso le Ande, prima l’Argentina e poi la Germania. Quando nel 1935 l’ammiraglio diventa capo del servizio segreto militare tedesco rivolge particolari attenzioni al mondo latino americano e a tutti i fermenti che vi si muovono soprattutto per contrastare l’egemonia angloamericana in quel continente. La Germania nazista ha velleità di potenza globale e non trascura nessun teatro di lotta con le democrazie occidentali. Già nel corso della Grande guerra la Germania aveva offerto un’alleanza al Messico contro gli Stati Uniti promettendo in caso di vittoria la restituzione del Texas, del Nuovo Messico e dell’Arizona, che gli USA avevano strappato mezzo secolo prima. Fidel Castro apparteneva a una delle più ricche e potenti famiglie della provincia cubana di Oriente (attuale provincia di Holguín), nato a Birán da una famiglia di possidenti, figlio di Angel Castro e Lina Ruz. Aveva studiato nelle migliori scuole dell’isola, prima all’elitaria scuola La Salle, e poi all’Avana nell’esclusivo collegio dei Gesuiti Belèn. Ai cortei filotedeschi Già quando studiava al collegio dei gesuiti, il giovane Castro comincia a frequentare la “Lega antimperialista”, un gruppo radicale formato prevalentemente da liceali e universitari. Gli unici tratti ben definiti di questo movimento erano l’antiamericanismo, l’ispirazione nazionalista e socialista. L’avvicinamento alla Germania hitleriana avviene quando il PC cubano, per effetto dell’alleanza USA-URSS, entra a far parte del governo. Nel 1938 il PC cubano aveva dichiarato che «Batista non è il punto focale della reazione ma il difensore della democrazia». L’abbraccio dei comunisti cubani con Batista e gli Stati Uniti mette in crisi la sinistra cubana e l’ambasciata tedesca a l’Avana ha facile gioco nel contattare i gruppi giovanili fra cui la “Lega antimperialista” di Fidel Castro. L’ammiraglio Canaris autorizza i propri agenti all’Avana a elargire tre trance di finanziamenti in dollari americani. La “Lega antimperialista” ringrazia e organizza alcune manifestazioni filotedesche, a cui prende parte anche il giovane Fidel, per protestare contro la decisione di Batista di dichiarare guerra alla Germania hitleriana. C’è un altro motivo per cui la Germania nazista supportava il giovane Castro. Fulgencio Batista, il generale (ex sergente) che verrà rovesciato da Fidel, era un sanguemisto di origini africane e filippine, mentre tra i rivoluzionari c’erano tutti giovani di origine europea, come Castro, spagnolo di origine galiziana. Dunque, un motivo razzista. Batista, alleato degli Stati Uniti, non aveva atteso le sorti della Seconda guerra mondiale, ma già nel dicembre del ‘41 aveva dichiarato guerra alla Germania, all’Italia e al Giappone. Concesse nuove basi alla US NAVY e ruppe i rapporti diplomatici con la Francia di Vichy e la Spagna franchista. In questo contesto geopolitico l’alleanza fra la Germania nazista e Fidel Castro era nelle cose. I rapporti fra le Lega antimperialista e i servizi tedeschi durarono fino al ‘44 quando le sorti del conflitto volsero verso gli Alleati. Nei primi anni Quaranta si era ipotizzato un legame di tipo ideologico e la possibilità di ospitare una delegazione a Berlino. I rapporti fra Castro e i nazisti occupano anche alcune pagine dei documenti ufficiali dell’FBI americana e vengono citati da tutte le maggiori biografie mondiali. In Italia sono una pagina di storia strappata.
Gennaro Sangiuliano
LIBERO 22 agosto ’06