Nuovo Disordine Mondiale avanza…

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L\’Estremadura spende 14mila euro:
corsi di masturbazione gratuiti
per studenti tra i 14 e 18 anni

 
L’Estremadura è una regione spagnola, a guida socialista, che non ha soldi da sprecare. È infatti la terza regione con più disoccupati di Spagna ed è una delle più povere del Paese. Da qualche giorno però l\’attenzione mediatica si è rivolta a un corso di “educazione sessuale” itinerante per adolescenti, intitolato «Il piacere è nelle tue mani», comprendente anche un workshop su ‘autoerotismo, masturbazione e gadget erotici’. L\’appalto infatti è andato ad un negozio erotico di Madrid, chiamato «I piaceri di Lola»…
Incredibile, ma tristemente vero.
 

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Il Papa alla Chiesa Italiana

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
AL PRESIDENTE DELLA CEI

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato all\’Em.mo Card. Angelo Bagnasco, in occasione dei lavori della 60a Assemblea Generale della CEI che si stanno svolgendo ad Assisi, dal 9 al 12 novembre.
Vari i temi trattati: educazione, Anno Sacerdotale, questione meridionale…
Sui lavori della Cei e su tutta l\’Italia il Papa invoca la speciale protezione di Maria alla quale, 50 anni fa, i Vescovi Italiani consacrarono la nostra Nazione.

 

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Ebrei pro Corte europea

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Anche gli ebrei italiani
non Lo vogliono vedere…
Ma solo a scuola?

Reazioni alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo sul Crocifisso arrivano anche dalla comunità ebraica italiana.
L’intervento del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: “Da un punto di vista teorico ritengo che gli edifici pubblici come casa di tutti non debbano avere simboli di una fede specifica; tuttavia mi rendo conto che l\’applicazione rigorosa di questo principio in Italia potrebbe offendere sensibilità e storie radicate. Per questo motivo bisogna distinguere tra teoria e realtà ed evitare di intraprendere guerre di religione” (Adnkronos). Già in passato Di Segni parlando del crocifisso aveva affermato: “Per noi è prima di tutto l\’immagine di un figlio del nostro popolo che viene messo a morte atrocemente; ma è anche il terribile ricordo di una religione che in nome di quel simbolo, brandito come un\’arma, ha perseguitato, emarginato, umiliato il nostro ed altri popoli, cercando di imporgli quel simbolo come l\’unica fede possibile e legittima. La storia passata della Chiesa ha trasformato quel simbolo, che dovrebbe essere di amore, in un segno di oppressione e intolleranza” (Morashà).
L’intervento di “Moked” (in ebraico questa parola significa “messa a fuoco”), l\’organo online dell\’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), con un articolo di Margherita Sacerdoti, in cui l’autrice afferma che la Corte europea ha messoun punto fermo sulla carenza d’imparzialità e di laicità in Italiae che “la decisione della Corte di Strasburgo dimostra anche l´importanza di far parte di una società di stati che si è dotata di istituzioni sovrastatali capaci di garantire i diritti degli individui anche quando i propri governi si dimostrano incapaci di farlo”.
Il Governo italiano è avvisato… così pure è avvisata la grande maggioranza degli italiani…

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Un vescovo serio

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GIÚ LE MANI DAL CROCIFISSO

Il pensiero del Vescovo di San Marino-Montefeltro, Mons. Luigi Negri, sulla decisione della Corte di Strasburgo di vietare la presenza dei crocifissi nella aule scolastiche. Mons. Negri propone anche un esame di coscienza al mondo cattolico: “La vicenda di Strasburgo nella sua brutalità è anche una conseguenza di troppo irenismo che attraversa il mondo cattolico da decenni, per cui la preoccupazione fondamentale non è la nostra identità ma il dialogo ad ogni costo, andare d’accordo anche con le posizioni più distanti”…

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«Il condom è inutile, serve solo al gay business»

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Tempi, 3 settembre 2009

«Diffondevo contraccentivi in Africa. Oggi dico che solo la fedeltà coniugale batterà l’Aids». Parla Edward Green, professore di Harvard

di Rodolfo Casadei
«Sudafrica. Coordinerò la promozione di programmi incentrati sulla riduzione del numero dei partner sessuali, la fedeltà di coppia e l’astinenza, rivolti a leader tradizionali e religiosi. Lavorerò sotto l’egida dell’Ubuntu Institute, una Ong presieduta dal genero di Nelson Mandela. Valorizzeremo cerimonie e rituali tradizionali. Sarà un approccio molto indigeno, il contrario del modello top-down internazionale, il contrario della promozione di tecnologie e medicinali americani».

Mancano quattro mesi alla definitiva chiusura del suo programma di ricerca sulla prevenzione dell’infezione da Hiv ad Harvard, ed Edward Green ha già deciso la mèta del suo esilio. Messo alla porta dalla famosa università americana per le sue ultradecennali posizioni troppo controcorrente in materia di lotta all’Aids – culminate nella difesa della dichiarazione papale sulla dannosità del condom in occasione della visita in Camerun e Angola – l’antropologo della medicina (65 anni) ha deciso che non andrà in pensione, e lo fa sapere col consueto accompagnamento di frecciatine polemiche.

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I conti in tasca al Sig. Marrazzo & C.

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La Sanità del Lazio affonda.
E Marrazzo scrive:
«Ho operato
per il bene della comunità del Lazio»
 
Nel testo della lettera che Piero Marrazzo ha inviato ieri al presidente del Consiglio regionale del Lazio, Bruno Astorre, e al vicepresidente della Giunta regionale, Esterino Montino, nella quale il governatore si dimette dalla carica di presidente della Regione, si trovano queste parole: «Comunico con la presente le mie dimissioni definitive e irrevocabili dalla carica di presidente. A tutti coloro che mi hanno sostenuto e a quanti mi hanno lealmente avversato voglio dire che, finchè mi è stato possibile, ho operato per il bene della comunità del Lazio. Mi auguro che al di là dei miei errori personali questo mi venga riconosciuto».
Intanto la sanità del Lazio – come ricordava ieri l’Avvenire – è a rischio di tracollo. I bilanci della sanità laziale sono da tempo in uno stato disastroso. L’attuale giunta a ottobre 2006 aveva denunciato un debito di 10 miliardi 196 milioni ereditati dalla giunta Storace. Il governatore Marrazzo da un anno è stato nominato dal governo commissario ad acta. E la cura dimagrante sta facendosi sentire. Un anno fa è stato chiuso in pieno centro a Roma l’antico ospedale San Giacomo. Ora la scure si abbatte anche sulle strutture pubbliche religiose. Proprio il Cristo Re il 16 ottobre ha ricevuto dalla Regione Lazio la comunicazione che la rimessa regionale di ottobre non sarebbe stata di 2 milioni 364 mila euro, ma un milione 182 mila. Una situazione di difficoltà che accomuna anche gli altri ospedali classificati della Regione: tra gli altri, a Roma il Fatebenefratelli, il San Pietro, l’ldi, il San Carlo di Nancy e, ad Albano, il Regina apostolorum. Nei giorni della tempesta sul "caso Marrazzo" l’ennesima stretta ai cordoni della borsa della regione Lazio rischia di strangolare gli ospedali religiosi nonprofit. Giustificando la decisione per «mancanza di liquidità», la Regione nei giorni scorsi ha comunicato alle strutture ospedaliere classificate del Lazio – cioè equiparate a quelle pubbliche – un taglio del 50% sulla rimessa mensile.
Ma adesso si cominciano a fare i conti in tasca all’ex presidente Regione Lazio. Soldi, tanti soldi. In assegni ma soprattutto in contanti come quelli ripresi nel videotape e poi spariti dall’alcova. Fra strisce di cocaina, costose prestazioni sessuali, i 20mila euro offerti ai ricattatori e le migliaia promesse all’agenzia per riavere indietro il filmino (per non dire delle numerose mazzette da 500 euro viste dall’inviato di Oggi nella versione integrale del filmino hard, ndr). Ecco allora che la notizia di un’interrogazione parlamentare del senatore Domenico Gramazio (Pdl) sulle «alte spese sostenute dal presidente Marrazzo che supererebbero di gran lunga l’appannaggio percepito in qualità di presidente della Regione» ha terremotato gli uffici giudiziari. Poiché nell’atto ispettivo Gramazio chiede di sapere «qual è e a quanto ammonti il fondo “riservato” di cui fa uso il presidente della Regione Lazio per i suoi spostamenti e per le spese di rappresentanza dal quale è presumibile che Marrazzo attingesse per il pagamento di sue “esigenze personali” nella qualità di presidente della Regione Lazio».
Forse bisognerebbe chiedere al Sig, Marrazzo se la data a cui allude nella sua lettera di dimissioni – scrivendo: “finchè mi è stato possibile, ho operato per il bene della comunità del Lazio…” – non coincida esattamente con l’inizio della sua attività di Presidente della Regione Lazio…
Cinismo il nostro? No, semplicemente, duro realismo.
 

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L’imposizione del linguaggio

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L’imposizione del linguaggio 
 di Marguerite A. Peeters, Direttore di Dialogue Dynamics (Bruxelles) 
 
da Osservatore Romano
22.10.2009

Negli anni immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino, mentre l’umanità entrava in una nuova era, detta della globalizzazione, le Nazioni Unite hanno organizzato una serie di grandi conferenze internazionali con l’obiettivo di creare un nuovo consenso mondiale sulle norme, sui valori e sulle priorità della cooperazione internazionale per il XXI secolo.
Nel corso di queste conferenze è stata adottata
una serie di nuovi paradigmi che si esprimono con un nuovo linguaggio. Citiamo come esempi:  buon governo, democrazia partecipativa, partenariati, consenso, sviluppo sostenibile, olismo, qualità della vita, educazione civica, sensibilizzazione, educazione fra pari (peer education), appropriazione, libertà di scelta, accesso universale alle scelte, diritti dei bambini, emancipazione delle donne, senza dimenticare il genere (gender) e la salute riproduttiva.

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Aborto, eutanasia e obiezione di coscienza

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Mons. Crociata: “Ai farmacisti il diritto di obiezione”

Prevista dalla legge 194 per i medici, "l\’obiezione di coscienza è anche un diritto che deve essere riconosciuto ai farmacisti". Lo chiede il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, intervenuto la mattina del 23 ottobre al Congresso dei Farmacisti Cattolici in corso a Roma…

 

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L’ascia del vescovo su Obama. E sulla curia vaticana

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In un articolo bomba pubblicato a Roma il vescovo di Denver, Charles J. Chaput, critica il presidente americano e gli uomini di Chiesa che lo osannano, in testa il cardinale di curia Cottier. Ma anche la segreteria di Stato vaticana finisce sotto tiro.

 

La politica, la morale e un presidente. Una visione americana

di Charles J. Chaput

Una grande forza della chiesa sta nella sua prospettiva globale. Sotto questo aspetto, il recente saggio pubblicato dal cardinale Georges Cottier sul presidente Barack Obama ("La politica, la morale e il peccato originale", in "30 Giorni" n. 5, 2009) ha dato un autorevole contributo al dibattito cattolico sul nuovo presidente americano. La nostra fede ci unisce attraverso i confini. Ciò che accade in una nazione può avere un importante impatto su molte altre. È giusto e opportuno che si ponga attenzione all’opinione mondiale sui leader americani.

Tuttavia, il mondo non vive e non vota negli Stati Uniti. Gli americani invece sì. Le realtà pastorali di ciascun paese sono conosciute soprattutto dai vescovi locali a diretto contatto con la popolazione. Così, sull’argomento dei leader americani, le riflessioni di un vescovo americano possono certamente avere un significativo interesse. Possono approfondire il positivo giudizio del cardinale offrendo una prospettiva diversa.

Si noti che qui io parlo soltanto a titolo personale. Non parlo a nome dei vescovi statunitensi intesi come organismo, né in nome di qualsiasi altro vescovo. E non intendo nemmeno riferirmi al discorso del presidente Obama sul mondo islamico, che il cardinale Cottier menziona nel suo saggio. Per questo sarebbe necessario un altro articolo.

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P. Jerzy: non ti dimenticheremo!

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Popieluszko
“Non si può uccidere la speranza”

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Il prossimo 19 ottobre verrà presentato al festival di Roma il film “Popieluszko”, sulla vita del “cappellano di Solidarnosc”, barbaramente ucciso il 19 ottobre 1984. Il film, che ha già riscosso un ampio successo in Polonia, verrà distribuito a fine mese nelle sale italiane.

Di seguito riportiamo una recensione del film ed una breve biografia del “Servo di Dio” P. Jerzy Popieluszko…

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