Bufale emiliano-romagnole: le discriminazioni per orientamento sessuale

Omotransfobia? Anche la Diocesi di Modena ha diffuso una dura presa di posizione contro la legge regionale contro la famiglia nel numero del 17/3/2019 di “Avvenire Settimanale Nostro Tempo“.
L’articolo in formato PDF: https://www.fattisentire.org/db/20190317NostroTempoMODENA.pdf

La legge non è accettabile perché vuole imporre un’ideologia eterofoba e ostile alla famiglia: non è accettabile nemmeno se modificata.
Di tale legge si è già parlato qui: https://www.fattisentire.org/e-scontro-sulla-legge-scalfarotto-per-lemilia-romagna/

Peraltro, una legge regionale contro le discriminazioni esiste già (la n° 6 del 2014) e l’osservatorio istituito da tale legge conferma che in Emilia-Romagna le discriminazioni sono l’ultimo dei problemi: 14 casi negli ultimi 5 anni.
È la Regione stessa ad ammetterlo, in una risposta ufficiale al Consigliere Regionale Tagliaferri (FdI): https://www.fattisentire.org/db/Tagliaferri_Riscontro_pratica_2019_73.pdf

Dunque, le testimonianze, i casi pietosi, gli articoli dell’Espresso non trovano riscontri nei dati forniti dalle stesse amministrazioni sinistrorsi che promuovono la legge eterofoba.
Anche l’“Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori – OSCAD” del Ministero degli Interni – Polizia di Stato conferma l’entità di queste discriminazioni: in 7 anni per tutte le regioni d’Italia solo 140 casi di discriminazione costituenti reato per orientamento sessuale: in altre parole ca. 1 caso all’anno per Regione.
Qui i dati dell’Oscad: http://www.interno.gov.it/it/sala-stampa/dati-e-statistiche/dati-sulle-segnalazioni-pervenute-contro-atti-discriminatori

La legge emiliano-romagnola è dunque un pretesto per fare altro: tappare la bocca ai sostenitori della famiglia naturale.

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