Vescovi polacchi preoccupati per i futuri destini dell’Europa

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La dichiarazione della presidenza della Conferenza episcopale polacca

Falsificazione della verità storica
e consapevole emarginazione del cristianesimo

Nonostante la convinzione di una gran parte degli abitanti dell’Europa, espressa più volte negli appelli del Pontefice, degli Episcopati nazionali – compreso quello polacco – e contro la presa di posizione delle autorità di altre Chiese cristiane, il testo del Trattato Costituzionale per l’Europa, approvato ieri dal vertice di Bruxelles, non contiene nessun riferimento alle radici cristiane del nostro Continente.
Accogliamo questo fatto con sdegno come una falsificazione della verità storica e una consapevole emarginazione del cristianesimo che per secoli è stato e continua ad essere la religione di una parte decisiva degli europei.
Il laicismo ideologico che ha trovato la sua manifestazione nelle prese di posizione di alcuni governi europei suscita la nostra ferma opposizione e una preoccupazione per i destini futuri dell’Europa. Non si può infatti costruire la comune casa europea sulla falsificazione della storia del vecchio continente e sull’imposizione della visione laica all’intera Europa.
Di fronte a questa situazione esortiamo tutti gli uomini di buona volontà a riflettere sul futuro di un’Europa costruita con l’omissione dei valori fondamentali.

Arcivescovo JÓZEF MICHALIK
Presidente della Conferenza Episcopale Polacca
Arcivescovo STANISLAW GADECKI
Vicepresidente della Conferenza Episcopale Polacca
Vescovo PIOTR LIBERA
Segretario generale della Conferenza Episcopale Polacca

Varsavia 19 giugno 2004

L’Osservatore Romano   –    21-22 Giugno 2004