Scienziati australiani hanno scoperto che le cellule staminali esistono anche nei denti e contano di poterle imbrigliare per consentire all’organo dentario di autoripararsi o addirittura di ricrescere. L’equipe, guidata da biologo Stan Gronthos, dell’Istituto di scienze mediche dell’universita’ di Adelaide, ha scoperto colonie di cellule staminali nel nucleo di denti umani.
Parlando ad un convegno sulle cellule staminali in corso a Sydney, Gronthos ha spiegato che l’obiettivo è prelevare le cellule staminali dentarie e di conservarle in azoto liquido, pronte ad essere usate per riparare denti danneggiati o malati.
Ha ammesso però che c’è ancora molta strada da fare prima di raggiungere l’obiettivo.
Il dente, ha aggiunto, “è un organo complesso e contiene molti tipi di tessuti. Perciò saranno necessari molti studi prima di tentare di formare un dente vivente. Al momento la tecnologia è nella fase in cui potremo probabilmente riparare porzioni di un dente”.
In esperimenti precedenti il gruppo guidato da Gronthos ha iniettato cellule staminali dentarie di bambini nel cervello di topi di laboratorio con l’obiettivo di riparare nervi danneggiati da ictus o di stimolare le cellule cerebrali ad assumersi il compito dei nervi danneggiati.
In un altro esperimento gli studiosi hanno impiantato cellule staminali nella bocca di pecore, per vedere se negli animali ricresceranno denti mancanti.
Secondo Gronthos le cellule staminali dentarie offrono vantaggi rispetto alle cellule staminali embrionali nella terapia perchè, una volta trapiantate, presentano un rischio inferiore di svilupparsi in modo incontrollato dando origine a tumori.
Da ANSA, 23 novembre 2004