”Regali di Stato” per la Fiat…

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Amministrazioni in rosso, con 70 milioni alla Fiat


Tira di nuovo aria di “regali di Stato” per la Fiat e qualcuno, nel centro-destra piemontese, comincia ad accorgersene…

Torino. Tira di nuovo aria di “regali di Stato” per la Fiat e qualcuno, nel centro-destra piemontese, comincia ad accorgersene. Al centro della polemica c’è l’accordo che sta per essere siglato tra enti locali di sinistra (Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino) ed il Lingotto. Gli enti locali sborseranno circa 70 milioni di euro di soldi pubblici per acquistare dalla Fiat 300 mila metri quadri di aree dismesse dello stabilimento di Mirafiori, più altri 600 mila metri quadri del Campo Volo di Collegno, periferia della città. Al posto di sterpaglie e capannoni abbandonati dovrebbero essere impiantate nuove imprese del settore automotive, dovrebbero sorgere un centro di ricerca pubblico privato e il centro diretto di vendita dell’azienda di Corso Marconi. Ad acquistare e gestire il tutto una società che vedrà la partecipazione della Regione (40 per cento), del Comune di Torino (40), della Provincia (10) e della stessa Fiat (10). In cambio, promettono al Lingotto, l’azienda si impegna a produrre a Mirafiori, per salvare l’occupazione, 80 mila nuovi modelli l’anno di Grande Punto.
Un’operazione che non convince il gruppo di Forza Italia in Comune. Nei giorni scorsi i consiglieri hanno bloccato in aula la delibera che recepiva l’accordo. «Troviamo insopportabile – attacca per Tempi il consigliere comunale Alberto Mina (Fi) – che venga contrabbandato per straordinario intervento di politica industriale quello che in realtà è l’ennesimo contributo a fondo perduto in favore di un’azienda decotta e ingombrante. La Fiat intasca i soldi dei contribuenti e ne usa una parte per comprarsi il 10 per cento di una società che le consentirà di tenere un piede dentro Mirafiori e di controllare quelle imprese dell’indotto che lavorano per case automobilistiche concorrenti. Senza contare che si trasferiscono cifre consistenti in assenza di una perizia ufficiale, unicamente sulla base di una stima delle aree da vendere».
A puntare i piedi in Regione è la Lega, che ha fermato in commissione la discussione sul relativo disegno di legge presentato dalla giunta Bresso. Per Roberto Cota, sottosegretario alle attività produttive e segretario piemontese della Lega Nord, «elargire 70 milioni di euro di denaro pubblico alla Fiat per l’acquisto di due terreni non c’entra niente con le politiche in difesa dell’occupazione, è solo assistenzialismo» dice a Tempi. Il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista in Comune valuta «positivamente l’intervento del “pubblico” per Mirafiori», ma invita a «vigilare sulla gestione della vicenda» perché la Fiat ha dimostrato nel tempo una grande «capacità di privatizzare gli utili e socializzare le perdite». Parola di comunisti.


di Pianta Mauro
Tempi num.45 del 03/11/2005