Portogallo: approvata nuova legge sull’aborto

“CULTURA DI MORTE” VINCE IN PORTOGALLO


La legge che legalizza l’aborto fino alla decima settimana è stata approvata dal Parlamento nel giorno della festa della donna


La consultazione popolare, tenutasi l’11 febbraio 2007, che interpellava i portoghesi riguardo alla depenalizzazione dell’aborto fino alla decima settimana e la sua conseguente legalizzazione si era conclusa con una astensione del 56,49% e con una vittoria del fronte abortista. Dei 230 deputati dell’Assemblea parlamentare, ben due terzi si sono espressi a favore della depenalizzazione e tra questi anche 24 membri dell’opposizione del centro-destra.
L’approvazione della legge smentisce clamorosamente le letture positive e ottimiste seguite al referendum fatte anche da alcuni ecclesiastici – tra i quali il portoghese card. Saraiva Martins – che avevano visto nell’elevata astensione al referendum una vittoria dei movimenti in favore della vita. Il card. Saraiva Martins aveva dichiarato al Riformista: «Non mi stupisce che la maggioranza del popolo portoghese abbia deciso di non partecipare al referendum per la depenalizzazione dell’aborto. Il Portogallo rimane uno degli ultimi avamposti del cattolicesimo in Europa e lo ha dimostrato: come aveva detto la Madonna di Fatima – sono le parole che aprono il Terzo segreto – in Portogallo si conserverà sempre il dogma della fedeLa partita è aperta, vediamo come andrà a finire».

Legge sull’aborto approvata in votazione finale
La nuove legge sull’aborto, che depenalizza l’interruzione della gravidanza realizzata su richiesta della donna fino alle dieci settimane, è stata approvata questo giovedì in votazione finale globale dell’Assemblea della Repubblica


Il nuovo decreto ha ricevuto i voti favorevoli del PS (Partito Socialista), del PCP (Partito Comunista Portoghese), del BE (Gruppo della Sinistra), dei Verdi e di 21 deputati del PSD (Partito Social Democratico). La maggioranza dei deputati social-democratici, incluso il capo-gruppo Marques Guedes e l’ex primo-ministro Santana Lopes, hanno votato contro il decreto. Anche il CDS-PP (Democratici di Centro-Partito Popolare) e tre deputate indipendenti dell’ala socialista, Teresa Vanda, Maria do Rosário Carneiro e Matilde Sousa Franco, hanno votato contro l’approvazione della nuova legge.
Gli unici astenuti sono stati tre deputati del PSD, tra cui Luís Campos Ferreira e José Matos Correia.
Secondo la nuova legge la donna sarà obbligata a un “periodo di riflessione non inferiore a tre giorni”, dopo una “prima visita” in cui sarà informata sulle condizioni di realizzazione dell’aborto, sulle sue conseguenze e sugli aiuti dello Stato al proseguimento della gravidanza.


Fonte: Correio da Manhã 2007-03-08 – 20:10:00