Mons. Fisichella: non cadere nella trappola di andare a votare

REFERENDUM FECONDAZIONE ARTIFICIALE: MONS. FISICHELLA, I CATTOLICI NON SONO LA “LOBBY DELL’EMBRIONE”, NON CADERE NELLA “TRAPPOLA” DI “ANDARE A VOTARE”


Agenzia SIR 11/02/2005

“I cattolici non cadranno nella trappola di chi vuole che vadano a votare”. Ne è convinto mons. Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, secondo il quale i quattro quesiti referendari sulla procreazione medicalmente assistita “non possono andare bene a noi cattolici”, in quanto “contrari non solo alla morale cattolica ma anche ai principi etici”. Intervenendo ad un dibattito a “due voci” (moderato da Giuliano Ferrara) con il vaticanista Marco Politi, nel corso del XIII Convegno nazionale dell’Opera Romana Pellegrinaggi, Fisichella ha fatto notare che “il problema della tecnica è un problema culturale, prima che politico. Le prospettive culturali implicite in questo tema non si risolvono a colpi di maggioranza”, ma “facendo capire a cosa stiamo andando incontro”, attraverso una presenza “profondamente attiva” dei cattolici all’interno del dibattito, finalizzata a “proporre la nostra visione della persona umana”. “Noi cattolici – ha puntualizzato il rettore della Lateranense – non siamo la ’lobby dell’embrione’. Abbiamo alcuni principi irrinunciabili che nessuno può cambiare, perché appartengono alla dottrina di Gesù. Nessuno ci dica che siamo contrari al progresso o alla tecnica: siamo contrari ad una tecnica che detti i principi che orientano l’inizio e la fine di una vita umana, che voglia sancire una supremazia su ciò che l’uomo è sempre stato e dovrebbe essere”.


Agenzia SIR 11/02/2005


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