Una riflessione seria e intelligente di Antonio Socci per il generoso amico Giuliano Ferrara
GIULIANO HA GIÀ VINTO. ORA SI RITIRI
La sua candidatura ha messo sotto i riflettori il tema dell’aborto: splendido risultato. Adesso, meglio fare un passo indietro per chiedere ai candidati di sostenere la moratoria…
di ANTONIO SOCCI
Caro Giuliano, dopo averti dato il mio appoggio, dalle colonne del Corriere della Sera, voglio darti ora un consiglio, anch\’esso non richiesto: annuncia di non presentare più la tua lista perché hai già vinto la battaglia. Puoi cestinare questo invito all\’istante. Ma ti prego almeno di ascoltare e rifletterci. Sai che ho applaudito con entusiasmo la tua (la nostra) bella battaglia culturale e morale contro il flagello del XX secolo, perché non è più possibile che la nostra generazione spazzi via un miliardo di vittime innocenti (50 milioni all\’anno) facendo finta di nulla, volgendo la faccia dall\’altra parte come se si trattasse di bazzecole (se non temiamo il giudizio di Dio, dovremmo almeno temere quello dei posteri, dei nostri pronipoti, che potranno avere vergogna o orrore di noi). Intelligente e generosissima è stata anche la tua idea della lista "pro life" per evitare che la campagna elettorale facesse sparire il dibattito sulla moratoria per la vita. Di fatto sei riuscito in un\’operazione temeraria e splendida: imporre finalmente al centro del vaniloquio politico e mediatico un dramma vero, che gronda lacrime e sangue.
SUCCESSO PERSONALE
Il risultato l\’hai raggiunto. Splendidamente. La tua vittoria, anche personale, l\’hai conseguita. Infatti oggi tutti – da Destra a Sinistra – ripetono di volere "la piena attuazione della legge 194" (anche nelle parti dov\’è prevista la tutela della maternità e l\’aiuto alle donne in difficoltà). Che poi è esattamente quello che vuoi tu. In effetti – qualora tu presentassi la lista – sarebbe assurdo che tu non chiedessi di cancellare o cambiare la 194: in Parlamento si va per questo, per modificare o fare le leggi. Siccome tu non dici e non vuoi questo, chiedere una rappresentanza parlamentare per volere ciò che vogliono tutti (la piena applicazione della 194) non avrebbe senso. Ci può essere un altro obiettivo prezioso: fare il ministro della Salute. Non so se tu davvero lo voglia, non so quanto sia una provocazione, ma di certo è un obiettivo raggiungibile e sarebbe molto utile per dare davvero piena attuazione alla legge. Però tu sai bene che – a questo punto – è più facile ottenere questo incarico (dai tuoi amici di centrodestra) ritirando la lista. Presentarla probabilmente sarebbe controproducente, farebbe saltare la cosa. Tu potresti fare questo discorso chiaro: «Signori, ho le firme per presentare le mie liste e i miei candidati. Quindi non cambio idea facendo come la volpe all\’uva. Potevo benissimo presentare tutte le liste. Se ora invece non lo faccio più, è perché sono già riuscito nel mio obiettivo di farvi aprire gli occhi su questa tragedia e di farvi prendere un impegno politico a tutela della maternità, della civiltà e del nostro futuro. Inoltre presentare adesso la lista sarebbe controproducente: non solo per l\’eventuale incarico di ministro della Salute, con il quale voglio personalmente lavorare per questa riscossa della vita, ma anche perché il risultato della lista (nel migliore dei casi l\’1 per cento, ma diciamo pure il 4 per cento) potrebbe essere strumentalizzato da chi, all\’indomani del voto, indicherà in quella piccola cifra il totale di coloro che sono contrari all\’aborto. Così non è, ovviamente. Il popolo della vita è molto più vasto del risultato elettorale di una lista monotematica. Per evitare equivoci a questo punto non la presenterò. Come dicevamo nel
UN IMPEGNO DI VALORE
Potresti anche chiedere, caro Giuliano, che questi candidati, una volta eletti, si impegnassero con un tot mensile a sostegno dei centri di aiuto alla vita a cui devolvere anche una sottoscrizione di chi avrebbe voluto sostenere la lista. Ricordo che sono i "centri di aiuti alla vita" del Movimento per la vita e della Caritas che in questi ultimi 30 anni hanno aiutato circa 80 mila donne in difficoltà permettendo a 80 mila bambini di nascere e vivere. Devolvere anche una piccola parte dei soldi che sarebbero stati spesi per la campagna elettorale a questi benemeriti centri, fatti da volontari e poveri di mezzi, certamente salverebbe più vite di quante ne salva una lista elettorale. D\’altra parte
www.antoniosocci.it
LIBERO 26 febbraio 2008