Il lavoro sporco di Mag
E’ Marco Aurelio Garcia, detto Mag, la persona alla quale Lula ha affidato le sorti della sua rielezione. Mag è un vero marxista, per il quale il motto «il fine giustifica i mezzi» cade a pennello…
Avendo perduto la maggior parte dei suoi collaboratori (rimasti coinvolti nello scandalo del falso dossier) nella campagna elettorale, Lula ha nominato come suo coordinatore un certo Marco Aurelio Garcia, detto Mag, sino a poco tempo addietro responsabile ombra della politica estera del presidente e già agente segreto cubano. Mentre il ministro degli esteri Celso Amorim rappresenta il lato ufficiale, Mag è l’uomo che esegue il lavoro sporco, quel lavoro che nessun diplomatico di carriera potrebbe fare, essendo responsabile della effettiva politica estera di Lula, quella definita nel Foro di San Paolo, di cui è il coordinatore. Esistono alcuni aspetti importanti dell’azione di Mag in questa funzione. In una dichiarazione al giornale argentino La Nacion di Buenos Aires del 5 ottobre 2002, Marco Aurelio affermava: «Dobbiamo dare l’impressione che siamo democratici. Dobbiamo accettare, all’inizio, certe cose, ma ciò non durerà a lungo», ricordando poi che anche Castro ha dovuto agire nello stesso modo, vale a dire, «inizialmente ha dovuto affermare che era democratico e non comunista, per potersi consolidare nel potere sino ad ora».
Nel 1990, in seguito alla caduta del Muro di Berlino, su richiesta di Castro Marco Aurelio e Lula convocarono una riunione di tutti i gruppi di sinistra dell’America Latina e dei Caraibi, compresi i gruppi rivoluzionari colombiano, Farc (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia), cileno, Mir (Movimiento Izquierda Revolucionaria), e messicano, Ezln (Ejército Zapatista de Liberación Nacional). Questa riunione prese poi il nome di «Foro di San Paolo». Mag non solo ne è stato il fondatore, ma ne è rimasto leader in tutti questi sedici anni. In questa veste, Mag controlla e coordina le attività sovversive dal Rio Grande del Sud (in Brasile), sino alla Patagonia. Vari membri del Foro sono terroristi, alcuni dei quali si trovano nelle liste dei «più ricercati» dell’Fbi. Il lavoro di Mag è veramente sporco. Una delle sue azioni più importanti è stata quella di coordinare l’aiuto di Lula al compagno Chavez, affrontando uno sciopero dei petrolieri, che stava quasi per far cadere il «fidelito», il piccolo Fidel, dal potere. Ultimamente si è distinto nell’azione che ha portato Morales alla presidenza e alla nazionalizzazione delle fonti energetiche boliviane, danneggiando gli stessi interessi brasiliani in nome della ideologia.
È questa la persona alla quale Lula ha affidato le sorti della sua rielezione, un vero marxista per il quale il motto «il fine giustifica i mezzi» cade a pennello. Mag farà di tutto per garantire a Lula altri quattro anni di governo. Egli non esiterà a fare un gioco sporco, se questo gli permetterà di ottenere il risultato sperato. Lula, però, potrebbe anche rischiare collocando Garcia in una posizione più visibile, perché l’uomo presta il fianco ad un attacco del suo avversario a causa dell’appoggio dato, attraverso di lui, dal governo brasiliano a Morales e Chavez. Lula si rende conto di questo rischio, ma sa anche che l’uomo possiede mille risorse. Una delle prime iniziative prese da Marco Aurelio, infatti, è stata quella di «sopprimere il nucleo di informazione e spionaggio della campagna, capeggiato da Jorge Lorenzetti, considerato uno dei petisti coinvolti nell’acquisto del dossier contro gli avversari», come riporta il giornale O Globo. Reazione di Lula: «Soppresso? Non sapevo nemmeno che esistesse! D’altronde, per come si è comportato, questo nucleo non doveva essere molto intelligente!».
La menzogna è sempre stata l’arma della sinistra e Mag la utilizza con estrema maestria. Affermando che la centrale di spionaggio è soppressa, si vuole appena dire che è «soppressa» dalle pagine dei giornali. Non esiste un errore maggiore, per uno spione, che quello di apparire sulle pagine di tutti i giornali del Paese! L’obiettivo è, pertanto, mantenere la centrale in funzionamento, ma in maniera invisibile, per aver una totale libertà di azione, senza il pericolo di contraccolpi. Per esempio, Lula deve essersi accorto che non è possibile fidarsi al cento per cento della Polizia Federale, perché, almeno in parte, continua ad essere neutrale e fedele ai principi di legalità. Con Mag è prevedibile che il Pt stia preparando la maggiore e incredibile campagna di sabotaggio, distruzione di reputazione e terrorismo elettorale della sua storia. Nessuno, d’altronde, potrà supporre che le voci nascano dall’azione della «centrale di spionaggio» del Pt, che è stata ufficialmente soppressa.
di Edoardo Pacelli – 10 ottobre 2006
http://www.ragionpolitica.it/testo.6576.lavoro_sporco_mag.html