Anche in Italia chi cita San Paolo rischierà la galera?
Una proposta di legge in favore dell\’omosessualismo (proposta C.1658 – "Reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull\’orientamento sessuale o sull\’identità di genere") é attualmente in discussione presso la II Commissione permanente della Camera, competente per la Giustizia.
La proposta di legge prevede di punire con la reclusione da sei mesi a quattro anni l\’autore di un discorso, uno scritto o un atteggiamento a cui venga attribuito un valore "discriminatorio" verso la pratica omosessuale e altri, non meglio precisati, "orientamenti sessuali".
Se approvata, questa legge di un solo articolo aprirebbe di fatto le porte del carcere per chiunque, laico o religioso, osasse ricordare pubblicamente i principi solenni della morale cattolica.
Il Centro culturale Lepanto ha evidenziato tutte le contraddizioni di questa iniziativa legislativa avallata dal Governo in carica e gravida di negative conseguenze per la libertà di religione in Italia, ed invita a manifestare al capo del Governo la propria disapprovazione…
CENTRO CULTURALE LEPANTO
Gentile amica, caro amico,
vorrei richiamare
Può leggere una attenta disamina di questa contraddittoria proposta di legge sul Blog di Lepanto: www.lepantoblog.org
Il Presidente della Commissione, l\’on. avv. Giulia Bongiorno, ha inoltre affidato l\’incarico di relatore della proposta di legge alla stessa on. Concia. \’Il gesto della collega Bongiorno – ha rilevato la parlamentare del Partito democratico – esprime una fiducia politica che metterò al lavoro\’\’. (Asca, 24.9.08)
NESSUN COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA ha sollevato critiche alla via preferenziale data a questo pdl, nè all\’attribuzione di relatore ad un membro dell\’opposizione e nemmeno al suo confuso contenuto, con la sola eccezione dei deputati Nicola Molteni e Luca Rodolfo Paolini (Lega Nord).
Se approvata, questa legge di un solo articolo aprirebbe di fatto le porte del carcere per chiunque, laico o religioso, osasse ricordare pubblicamente i principi solenni della morale cattolica o le immutabili condanne della Sacra Scrittura, dell\’Apostolo Paolo o di S. Tommaso.
Questa proposta di legge avrebbe come principale conseguenza quella di censurare la libertà di espressione, e quindi di critica, dei cattolici.
Gli atti di violenza o l\’incitamento alla stessa, verso chiunque, sono infatti già opportunamente sanzionati dal nostro Codice.
Si unisca a noi nella protesta presso il capo del Governo, on. Silvio Berlusconi, per questa iniziativa politica che rappresenterebbe un clamoroso tradimento del mandato degli elettori.
Scriva subito per email a: redazione.web@governo.it oppure per posta ordinaria a: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370 – 00187 Roma, chiedendo l\’intervento diretto del Presidente del Consiglio perchè si assuma piena responsabilità su una questione così importante per il futuro della libertà di espressione religiosa in Italia.
La saluto, confidando nella Sua sensibilità e disponibilità,
Il Presidente
Fabio Bernabei
Una proposta di legge contraddittoria
Una proposta di legge in favore dell\’omosessualismo (proposta C.1568 – "Reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull\’orientamento sessuale o sull\’identità di genere") é attualmente in discussione presso
Questa proposta si qualifica per la sua contraddittorietà:
1° contraddizione:
la presidente della Commissione, l\’on. avvocato Giulia Bongiorno, ha nominato, contro la consuetudine parlamentare, Relatrice del Progetto di legge una deputata dell\’opposizione di Sinistra, l\’on. Anna Paola Concia, che ha dichiarato: "E\’ la prima volta, in questa Legislatura, che viene affidato l\’incarico di Relatrice a una deputata dell\’opposizione e, per di più, unica lesbica \’libera\’ di questo Parlamento" ("l\’Unità on line", 25-10-2008).
2° contraddizione:
nella sua relazione, l\’on. Concia afferma, nel primo periodo del paragrafo 1 della pdl C.1568, che "fulcro sostanziale" della proposta è la "nozione di omofobia", termine inventato da uno psicologo nel 1971 ed oggi adottato dal Parlamento Europeo. Nella relazione si precisa, nel quinto capoverso del paragrafo 2, che il "dato che si trova alla base dell\’omofobia" sarebbe "l\’ignoranza del diverso da sé che si traduce in paura".
Al contrario, la più elementare etimologia ci dice che il termine "omofobia" è composto da due parole greche: φóβος (fobos, paura) ed ομóς (omos, uguale, comune, identico), e quindi significa "paura di ciò che è eguale a sé", mentre invece il significato "paura del diverso" esige la combinazione di φóβος (paura) ed ετερος (eteros, diverso), così come omogeneo vuol dire dello stesso tipo ed eterogeneo di tipo diverso. Ad esempio, per indicare l\’avversione allo straniero si è correttamente coniato il termine xenofobia, unendo a φóβος la parola ξενος (xenos, estraneo, straniero).
3° contraddizione:
per captare l\’altrui benevolenza, l\’on. Concia richiama più volte nel testo della sua relazione la necessità di punire i delitti commessi nei confronti delle persone omosessuali nonché l\’istigazione a commettere quei medesimi delitti. Il nostro ordinamento già prevede la punizione del delitto di ingiuria o di violenza contro la persona o i beni perpetrato nei confronti di terzi, sia l\’istigazione a compiere uno specifico delitto, nonché le aggravanti previste per motivi futili o abietti.
Ma la proposta di legge mira, come si evince dal primo capoverso del paragrafo 4, ad estendere la punizione a non meglio precisati "discorsi intrisi d\’odio", distinti ("e"), si badi bene, dalle "istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio".
4° contraddizione:
a proposito della così mal detta "omofobia" viene riportata nel secondo capoverso del paragrafo 1 della relazione la definizione del Parlamento Europeo che la qualifica come "una paura e una avversione irrazionale nei confronti dell\’omosessualità (…) basata sul pregiudizio".
Da questa definizione e da quella ricordata sopra ne dovrebbe conseguire che un giudizio di condanna dell\’omosessualità in sé e delle conseguenze sociali che possono avere la sua propaganda come modello per i giovani nel mondo mediatico, giudizio che non sia a priori come il pregiudizio, né irrazionale e non motivato, ma che nasca da una seria e meditata analisi storica e filosofica, sociologica ed antropologica, dovrebbe essere del tutto lecito.
Al contrario l\’on. Concia esprime nel tredicesimo capoverso del paragrafo 5, con la determinazione evidenziata nel carattere corsivo di queste frasi nel testo, la sua ferma volontà che, con l\’approvazione della proposta di legge C.1568, comunque ed in qualsiasi forma, sia proibito criticare qualsiasi "orientamento sessuale. Voglio che non lo si possa giudicare e condannare (…) senza che questo venga considerato un reato dallo Stato".
5° contraddizione:
L\’on. Concia, all\’inizio della sua relazione, evoca il dovere, "dobbiamo", di avere "a cuore solo ed esclusivamente il \’bene comune\’ (…) per partecipare alla costruzione del bene comune" Tuttavia precisa, con la determinazione che si evince nel testo con la frase scritta a tutte maiuscole: "A PRESCINDERE DAL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE".
Come è possibile la "costruzione del bene comune" senza un giudizio razionale e meditato su ciò che è bene e ciò che è male in tutto ciò che riguarda le relazioni sociali, ossia i rapporti fra i cittadini?
Il sadomasochismo o l\’incesto sono orientamenti sessuali positivi o negativi per la costruzione del bene comune? Occorre proibirli o porvi dei limiti o lasciarli del tutto liberi?
6° contraddizione:
L\’on. Concia, nel reclamare dure sanzioni penali contro chi critica l\’omosessualismo, ricorda, nel settimo ed ottavo capoverso del paragrafo 5, che, data l\’importanza che hanno per la formazione degli individui i "messaggi del mondo circostante (la società, la scuola, lo Stato), è sui messaggi che da essi provengono che dobbiamo lavorare. Il primo passo è quello dello Stato che assume una funzione pedagogica, che passa attraverso le leggi".
Al contrario lo schieramento cui appartiene l\’on. Concia non vuole che la funzione pedagogica della sanzione penale venga applicata per ridurre il dramma dell\’aborto o per ridurre il dramma dell\’uso di droga, anzi nega che esista una funzione pedagogica della sanzione penale.
7° contraddizione:
all\’inizio della sua relazione, l\’on. Concia loda, rivolgendosi ai "cari colleghi della maggioranza, il vostro nome, Partito \’delle\’ libertà".
Al contrario, nel primo capoverso del paragrafo 4, si unisce alla denuncia del Parlamento Europeo contro chi vuole ostacolare la diffusione dell\’omosessualismo in nome di "libertà religiosa e diritto all\’obiezione di coscienza".
8° ed ultima contraddizione:
L\’on. Concia termina la sua relazione facendo appello, nel terzo e nel quattordicesimo capoverso del paragrafo 5, ai Cattolici.
Al contrario ella tace che, diventando Legge, la proposta C 1568 impedirebbe ai Cattolici di professare l\’immutabile condanna della pratica e della propaganda dell\’omosessualismo sanzionata dalle Sacre Scritture e dal Magistero di Santa Romana Chiesa.
http://www.lepantoblog.org/31 ottobre 2008