PATTO DI SANGUE ETA -INTEGRALISTI
In Iraq anche un ottantina di baschi. Forse fu opera loro l’attacco ai soldati spagnoli del 29 novembre: 7 morti
Tra le centinaia di combattenti stranieri, perlopiĆ¹ islamici, che affluirono in Iraq alla vigilia dellāattacco americano il 20 marzo 2003, cāerano anche unāottantina di militanti baschi dellāEta. Alvaro Gorka Vidal e Badillo Izkur erano due di loro. Lo scorso 29 febbraio furono arrestati a bordo di una camionetta diretta a Madrid imbottita di 500 kg di esplosivo. Purtroppo gli inquirenti spagnoli non erano a conoscenza del loro passato. Un passato che fa emergere unāalleanza del terrore tra i giovani attivisti dellāEta, una fazione della sedicente Ā«resistenza irachenaĀ» che controlla le localitĆ di Falluja e Al Ramadi e il circuito del Campo Antimperialista spagnolo. E che forse ieri ha inaugurato, con la piĆ¹ sanguinosa strage terroristica in Europa, unāinedita stagione di violenza allāinsegna del massacro indiscriminato dei civili. La Brigata Euskal Herria, Territorio basco, partecipĆ² alle operazioni di contrasto allāattacco delle forze americane a Bagdad. Era composta da giovani militanti dellāEta disposti allāestremo sacrificio della vita. Erano stati accuratamente selezionati dal Campo Antimperialista spagnolo. Sulla base di una inflessibile fede nella causa araba e un acceso odio nei confronti di Israele. Si diressero prima in aereo ad Amman o a Damasco. Da lƬ proseguirono via terra verso la capitale irachena. Molti di loro sono rientrati in patria. Alcuni sono rimasti in Iraq simulandosi come operatori umanitari. Si deve probabilmente a loro lāagguato costato la vita a sette agenti dei servizi segreti spagnoli lo scorso 29 novembre a Swaira, una localitĆ a 45 km a sud di Bagdad.
SODALIZIO DEL TERRORE – Il sodalizio del terrore tra lāEta e la Ā«resistenza irachenaĀ» ĆØ avvenuto in Europa. Grazie allāopera di agenti dei servizi segreti di Saddam Hussein che sono riusciti a infiltrare il Campo Antimperialista attivo in Spagna e in Francia. Questi personaggi sono rientrati in Iraq alla vigilia della guerra. E sono riusciti a prendere il controllo dellāattivitĆ terroristica a Falluja e Al Ramadi, le due localitĆ piĆ¹ calde allāinterno del cosiddetto Ā«Triangolo della morteĀ» sunnita. Da lƬ sono partiti gli attentati piĆ¹ sanguinosi contro gli americani e i Ā«collaborazionistiĀ» iracheni. Il sito del Campo Antimperialista ĆØ il principale canale mediatico di diffusione dei comunicati della Ā«resistenza irachenaĀ». Che ufficialmente afferma di non avere a che fare con Osama Bin Laden. Ma di fatto ĆØ impegnata direttamente nel reclutamento in territorio europeo e allāinvio in Iraq di aspiranti combattenti e kamikaze islamici e laici. Collaborando strettamente con Al Qaeda al successo della medesima strategia del terrore che mira alla destabilizzazione dellāIraq e allāevacuazione delle forze americane.
La Spagna, al pari dellāItalia, della Francia e della Gran Bretagna, ospita cellule attive e dormienti di Al Qaeda. Finora impegnate principalmente nellāattivitĆ di sostegno logistico. Il piano, sfociato nei tragici attentati dellā11 settembre 2001 a New York e Washington, fu elaborato anche in territorio spagnolo dove si recĆ² Mohammad Atta, il capo del commando dei 19 dirottatori kamikaze.
BERSAGLI DI BIN LADEN – Ugualmente la Spagna ĆØ diventata uno dei principali bersagli di Bin Laden per il suo forte appoggio alla guerra in Iraq e alla sua presenza con proprie forze nel sud del Paese. Che la Spagna fosse un nemico giurato di Al Qaeda non era un mistero. CiĆ² che si ignorava era lāalleanza del terrore che univa lāEta alla Ā«resistenza irachenaĀ» e, indirettamente, a Bin Laden.
Di fatto la strage di Madrid rappresenta la binladizzazione del terrorismo in Europa. Essenzialmente sul piano ideologico. CiĆ² che deve veramente preoccupare ĆØ il cambio della percezione del Ā«nemicoĀ». Colpendo indiscriminatamente dei civili, lāEta ha abbandonato il principio della responsabilitĆ soggettiva che in passato lāaveva portata ad attaccare singoli esponenti delle istituzioni. Per adottare il principio binladiano della responsabilitĆ oggettiva. Tutti coloro che, a vario titolo, stanno dalla parte del Ā«nemicoĀ» meritano la morte. Ć legittimo ucciderli. Bin Laden lo fa sulla base del takfir, la condanna di apostasia dellāinsieme della societĆ che accetta di vivere sotto un potere Ā«empioĀ» o Ā«ateoĀ». Ieri colpendo nel mucchio a Madrid si ĆØ dichiarato la guerra totale allāinsieme della societĆ spagnola.
Ć evidente che il salto di qualitĆ del terrorismo in Spagna, lāemergere di una holding del terrore, che coniuga elementi eversivi autoctoni e gruppi estremisti arabi e islamici, preoccupano anche lāItalia. Il Sismi, il nostro controspionaggio militare, ha segnalato questo rischio nel recente rapporto trasmesso al Parlamento. E finora lāopera di prevenzione e di contrasto ha avuto successo. Ma ĆØ evidente che ci troviamo a fronteggiare la piĆ¹ insidiosa guerra del terrore globalizzato in grado di mobilitare i nemici interni e esterni allāOccidente.
Magdi Allam
Ā© Corriere della Sera, 12 marzo 2004-03-12