Il Papa la deve smettere ………

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«Il Papa deve smettere di fare il katéchon!»


“Il Papa deve smettere di fare il katéchon” esclamò d’improvviso Massimo Cacciari.
Mi stupì la sua foga, e ancor più il fatto che subito dopo parve pentirsi, come se la parola gli fosse sfuggita…….

«Era un giorno del settembre 1993, e io lo stavo intervistando… Katèchon ? Non ricordo molto di greco. Dovetti chiedergli che cosa volesse dire.
“Katèchon è Ciò-che-trattiene”, rispose Cacciari guardandomi incerto: “Ciò che trattiene l’Anticristo dal manifestarsi pienamente. San Paolo, ricorda?”».
(Maurizio Blondet, Gli “Adelphi” della dissoluzione. Strategie culturali del potere iniziatico, Ares, Milano 1994, p. 5).

“Il Papa deve smetterla di fare il katéchon!”.
È una parola greca che san Paolo usa nella 2 Lettera ai Tessalonicesi (2 Tess 2,6) per alludere a “ciò che trattiene” (katéchon, appunto) la manifestazione del “mistero d’iniquità”, l’Anticristo (2Tess 2,3-4).
San Paolo continua e scrive: “Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina, perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi” (2 Tess 2,7-10)

Dunque Giovanni Paolo II deve lasciare campo libero alla manifestazione del mistero d’iniquità, all’empio, all’Anticristo.
Questo è il desiderio di Massimo Cacciari. Perché?
La risposta non l’abbiamo, ma senza dubbio si tratta di un desiderio inquietante di questo uomo di pensiero, considerato uno spirito aperto e attento alla dimensione religiosa …….