Il Papa e il Sinodo sentono “la mancanza” dei Vescovi cinesi all’assemblea


Benedetto XVI  ricorda i Vescovi cinesi assenti al Sinodo


Nella Messa conclusiva del Sinodo sull’Eucaristia, Benedetto XVI ha ricordato questa domenica l’assenza di quattro Vescovi cinesi e ha manifestato la sua vicinanza a tutti i cattolici della Cina.

Durante l’omelia della celebrazione eucaristica in cui ha canonizzato i primi cinque santi di questo pontificato, il Santo Padre, “a nome dell’intero Episcopato”, ha confessato di aver sentito “con viva pena” “la mancanza” dei rappresentanti cinesi.
“Voglio tuttavia assicurare a tutti i Presuli cinesi che siamo vicini con la preghiera a loro e ai loro sacerdoti e fedeli”, ha aggiunto.
“Il sofferto cammino delle comunità, affidate alla loro cura pastorale, è presente nel nostro cuore – ha proseguito –: esso non rimarrà senza frutto, perché è una partecipazione al Mistero pasquale, a gloria del Padre”.

Anche se motivi di salute e di età avrebbero impedito ad alcuni dei Vescovi di recarsi a Roma, quelli di loro che avrebbero potuto essere presenti non hanno potuto ottenere i permessi necessari per compiere il viaggio a causa di difficoltà burocratiche.
Monsignor Luca Li Jingfeng ha inviato al Sinodo una lettera scritta in latino, letta durante una delle Congregazioni Generali dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, in cui ringraziava il Santo Padre per l’invito, manifestava il suo dispiacere per l’impossibilità di partecipare e auspicava una pronta ripresa delle relazioni diplomatiche tra Cina e Santa Sede.
In Cina il Governo permette la pratica religiosa solo con personale riconosciuto e in luoghi registrati presso l’Ufficio per gli Affari Religiosi e sotto il controllo dell’“Associazione Patriottica” (AP). Quanti accettano questa struttura formano la Chiesa “ufficiale”, mentre coloro che cercano di sottrarsi al controllo per obbedire direttamente al Papa formano la Chiesa “clandestina”.

Questo sabato, al termine del Sinodo, è stata distribuita una lettera dei membri dell’assemblea indirizzata ai Vescovi cinesi per confessare che la loro assenza “ha causato profondo dispiacere nel nostro animo” e che “avremmo gradito incontrarvi ed ascoltare dalla vostra viva voce la storia della vostra sofferta e fruttuosa esperienza ecclesiale”.
“Tutto ciò non è stato possibile, ma vi assicuriamo che voi e tutta la Chiesa che è in Cina siete particolarmente presenti nel nostro cuore e nella nostra preghiera”, afferma l’assemblea sinodale.

Da Zenit.org del 23 ottobre 2005

Codice: ZI05102306