I vescovi contrari alle modifiche alla legge 40

BARI, martedì, 25 gennaio 2005 (ZENIT.org).- A conclusione della sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente svoltasi a Bari dal 17 al 20 gennaio, i Vescovi italiani hanno ribadito la loro contrarietà ad “eventuali modifiche peggiorative” alla legge 40, riservandosi la facoltà di decidere liberamente su come comportarsi nei confronti dei 4 referendum abrogativi.

Nel comunicato finale diffuso il 25 gennaio, in riferimento alla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, ed ai quattro quesiti referendari ammessi dalla Corte Costituzionale, i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) hanno “espresso in modo unanime la loro contrarietà per eventuali modifiche peggiorative, sia per via parlamentare sia tramite referendum”.


Ed hanno rilevato che “così com’è la legge, pur non essendo corrispondente all’insegnamento etico della Chiesa, ha tuttavia il merito di salvaguardare alcuni principi e criteri essenziali”.


Per questi motivi i Presuli hanno precisato che per esprimere la propria contrarietà alle modifiche proposte dal referendum, “è legittimo avvalersi di tutte le possibilità previste in questo ambito dal legislatore”.


La preoccupazione espressa dai Vescovi è quella di “rendere il popolo italiano maggiormente consapevole dei reali problemi e dei valori in gioco, in piena sintonia con il Santo Padre che indica la sfida della vita tra le principali del nostro tempo”.


La CEI ha auspicato che “la campagna referendaria sia segnata da grande serenità, rispetto e obiettività circa la gravità delle questioni, con il prezioso contributo degli organi di informazione e comunicazione che sappiano dare spazio adeguato alle diverse posizioni”.


In merito alla legge finanziaria i Presuli hanno quindi sottolineato l’urgenza di “perseguire una politica organica a favore della famiglia, in grado di dare certezze di lungo periodo, e di affrontare con rinnovata energia la questione del Mezzogiorno”.


In sintonia con il pensiero del Presidente della Repubblica, i Vescovi hanno sostenuto che il Mezzogiorno d’Italia è una “grande riserva di risorse umane e naturali, capace di dare una marcia in più alla Nazione e che va sostenuto nella lotta contro la criminalità organizzata anche nell’ottica di una più concreta politica occupazionale, con investimenti economici e sicurezza degli appalti”.


Infine i Vescovi hanno annunciato che il Consiglio Episcopale Permanente ha approvato una “Lettera ai fedeli laici”, che verrà pubblicata nelle prossime settimane.


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