Don Stanislao, Santa Faustina e Solidarnosc…

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NEL SEGNO DI KAROL


Cracovia accoglie il «suo» don Stanislao


Monsignor Dziwisz sabato salirà sulla cattedra che fu retta dallo stesso Giovanni Paolo II. Nel pomeriggio si recherà subito pellegrino al santuario della Divina Misericordia a Lagiewniki. L’ingresso del nuovo arcivescovo coincide con due ricorrenze storiche per la Polonia: i venticinque anni di Solidarnosc e il centenario dalla nascita di Santa Faustina Kowalska, l’Apostola della Divina Misericordia…

I giornali polacchi l’hanno già definito «l’evento più importante della Chiesa nel nostro Paese dopo la morte di Giovanni Paolo II». Fra due giorni, sabato 27 agosto, avrà luogo la solenne cerimonia d’insediamento di monsignor Stanislaw Dziwisz, nominato arcivescovo di Cracovia da Benedetto XVI il 3 giugno scorso. Tutta la Polonia si stringerà idealmente attorno a “don Stanislao”, per quarant’anni segretario fedele e discreto di Karol Wojtyla e ora chiamato alla stessa cattedra episcopale, successore del cardinale Macharski che ha retto la diocesi di Cracovia per 26 anni, lungo tutto il pontificato di Giovanni Paolo II.
Secondo la Pap, l’agenzia di stampa polacca, l’ingresso ufficiale del nuovo metropolita vedrà la partecipazione di 30 mila persone. Il settimanale Wprost ne prevede oltre 100 mila. Una testimonianza di affetto e devozione filiale al neo-arcivescovo dal grande impatto emotivo, nel ricordo struggente della figura di Giovanni Paolo II.
Monsignor Dziwisz è il settantatreesimo pastore dell’arcidiocesi di Cracovia al quale tradizionalmente in passato spettava anche il titolo di principe (fu proprio Wojtyla a rinunciarvi quando assunse l’incarico nel 1963). E sembra sia anche il primo col nome altamente suggestivo di Stanislao, il vescovo martire di Cracovia divenuto simbolo della fede sofferente della nazione polacca. Al culto del santo patrono della città il giovane Dziwisz, appena ordinato sacerdote, dedicò un libro. E proprio san Stanislao è il titolo dell’ultima poesia scritta da Giovanni Paolo II e dedicata all’amico e successore Macharski. Coincidenze profetiche che sabato prossimo peseranno sulle spalle del neo-metropolita, un uomo «sfiorato dal mistero» come si è definito lui stesso. La cerimonia d’insediamento avrà inizio nella cattedrale del Castello reale, sulla collina del Wawel, dove sarà letta la Bolla pontificia della nomina. Quindi il neo-arcivescovo porterà le reliquie di san Stanislao in processione fino al Rynek, la piazza centrale di Cracovia. E qui, davanti alla basilica Mariacki, celebrerà la Messa solenne, cui assisteranno numerose rappresentanze, politiche e religiose, provenienti da tutta Europa. La delegazione vaticana sarà composta da oltre 50 persone, fra i quali i cardinali Camillo Ruini, Giovanni Battista Re Crescenzio Sepe. Per l’Italia interverranno il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il ministro per i Beni culturali Rocco Buttiglione e il sindaco di Roma Walter Veltroni.
L’ingresso ufficiale a Cracovia di monsignor Dziwisz s’intreccia con due importanti anniversari che hanno segnato la storia polacca. Venticinque anni fa a Danzica nasceva il primo sindacato libero in un Paese comunista ed il prossimo 31 agosto, durante la cerimonia di commemorazione che si terrà davanti ai cantieri della città baltica, sarà proprio monsignor Dziwisz a rappresentare Benedetto XVI che l’ha nominato suo inviato speciale alle celebrazioni di Solidarnosc.
E proprio oggi ricorrono i cento anni dalla nascita di suor Faustina Kowalska, la mistica della Divina Misericordia cui Karol Wojtyla si sentiva spiritualmente molto vicino. Fu lui, da cardinale, a sollecitare il processo di canonizzazione che poi avrebbe portato a termine una volta divenuto Papa. Giovanni Paolo II è spirato nel giorno in cui la Polonia iniziava a celebrare la festività della Divina Misericordia, «il giorno in cui si aprono tutte le porte della grazia divina», dice il messaggio affidato da Gesù a suor Faustina. L’omaggio alla grande mistica sarà il primo gesto che compirà il neo-arcivescovo di Cracovia. Sabato pomeriggio si recherà al santuario della Divina Misericordia per consacrare la cosiddetta “cappella italiana”, dono dell’episcopato del nostro Paese alla terra polacca.
QUARANT’ANNI ACCANTO A WOJTYLA
Stanislaw Dziwisz è nato il 27 aprile 1939 a Raba Wyzna, nell’arcidiocesi di Cracovia, figlio di Stanislaw e Sofia Bielarczyk. Nel 1957 è entrato nel seminario maggiore di Cracovia, dove ha compiuto gli studi filosofici e teologici. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 23 giugno 1963 nella cattedrale di Cracovia dalle mani dell’allora arcivescovo Karol Wojtyla. Dal 1966 al 1978 ha svolto la funzione di segretario particolare dell’arcivescovo di Cracovia. Dall’elezione a Papa di Giovanni Paolo II, ha svolto la funzione di segretario particolare del compianto Pontefice (1978-2005). Nel 1997 è stato insignito del titolo di canonico del Capitolo metropolitano di Cracovia. Nel 1998 Wojtyla lo ha nominato vescovo titolare di San Leone, con l’incarico di Prefetto aggiunto della Casa Pontificia: ha ricevuto l’ordinazione episcopale dalle mani di Giovanni Paolo II il 19 marzo 1998. È stato elevato alla dignità arcivescovile nel 2003. Il 3 giugno scorso Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo di Cracovia, chiamandolo a succedere al cardinale Fraciszek Macharski.
GLI ANNIVERSARI
Centenario della nascita di Santa Faustina:
Nasceva esattamente cento anni fa suor Maria Faustina Kowalska: il 25 agosto 1905 nel paese polacco di Glogowiec. Iniziava così il percorso di questa mistica umile, entrata a vent’anni a Varsavia nel convento delle suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, che attraverso i suoi scritti avrebbe fatto conoscere al mondo il culto della Divina Misericordia. Una devozione che ha il suo cuore in Italia nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma. Qui, oggi, il centenario della nascita di suor Faustina verrà ricordato durante la Messa quotidiana delle 18,30. Altre celebrazioni in occasione di questo centenario si terranno in novembre. Straziata dalla tubercolosi, suor Kowalska morì il 5 ottobre 1938. Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa nel 2000.
Danzica 1980: la prima crepa nel comunismo
Fondamentale per la storia della Polonia anche il secondo anniversario che ricorre in questi giorni. Nell’agosto di 25 anni fa, infatti, cominciava la protesta dei cantieri navali Lenin a Danzica, quella che da tutti è riconosciuta come il primo passo verso la caduta della Cortina di ferro. Gli scioperi si trasformarono presto in rivendicazioni politiche: gli operai guidati da Lech Walesa, forti del sostegno di Papa Wojtyla, riuscirono a ottenere un sindacato indipendente, Solidarnosc, prima crepa nei regimi comunisti. Lotta pacifica e preghiera furono il binomio rivoluzionario.


di Luigi Geninazzi
Avvenire25 agosto 2005