Compagno vescovo, presente

Compagno vescovo, presente
di Marco Respinti
Il Domenicale, 30 maggio 2009
 
«Mario Russotto presente».
La lettera saluta in stile "fascista al camposanto", epperò qui si tratta di profondo rosso e di rosso antico. Comunisti cubani. Tant’è che la lettera investe «Mario Russotto presente» di quel compaňero che, due righe sotto, regge il nome di Fidel Castro Ruz. La firma è di René Montes de Oca Ruiz, Capo del Dipartimento di controllo della popolazione (sic), che, in data 26 gennaio 2009, «Anno del 50° Anniversario del Trionfo della Rivoluzione», ringrazia dei libri inviati, della gradita cartolina a Fidel, nonché delle parole calorose e fraterne che spronano ad andare avanti. Ora, la lettera non ce l’ha passata di sottecchi qualche oscuro servizio. L’abbiamo letta sul Monitore diocesano di Caltanissetta, trimestrale, numero di ottobre-dicembre 2008 ma ora in distribuzione (tant’è che la missiva è di gennaio). Perché lì? Perché «Mario Russotto presente» è nientepopodimeno che monsignor vescovo di Caltanissetta, il presule nel cui arcivescovado, dai muri, pende il ritratto del líder maximo, il presule che sempre in gennaio, recandosi in Messico per il VI Incontro mondiale delle famiglie, ha fatto tappa a L’Avana tessendone al rientro le lodi sul giornale dioceano L’aurora, il presule che da sempre si spertica in elogi del regime castrista tacendone però le persecuzioni anticristiane, il brutale totalitarismo, la diffusa prostituzione pure pedofila.

In Sicilia, del resto, «Mario Russotto presente» si stringe da tempo a Fiorella Falci, vicesindaco ex PCI ora PD di Caltanissetta, una città ridotta letteralmente all’agonia dalla giunta rossa. Intempo di elezioni, i siciliani sbigottiti sanno che monsignor vescovo e sorella pasionaria passeggiano volentieri assieme, da buoni compagni osservanti e praticanti. Con fare compromettente. Da compromesso storico.