CINA Un altro Vescovo clandestino arrestato… E la diplomazia?

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Il Vescovo della Chiesa cattolica clandestina Mons. Jia Zhi Guo è stato nuovamente arrestato


Contemporaneamente sono stati arrestati anche altri due sacerdoti clandestini appartenenti alla stessa diocesi…

Il Vescovo Jia Zhi Guo della Chiesa cattolica clandestina della diocesi di Zheng Ding nella provincia dell’Hebei, è stato nuovamente arrestato dagli agenti della sicurezza del governo cinese l’8 novembre 2005 alle 8 circa (ora di Pechino) nella sua casa. Gli agenti, che hanno ordinato al Vescovo di prendere con sé i suoi effetti personali, lo hanno portato nella città di Jinzhou dove molti altri agenti lo stavano aspettando per condurlo nella città di Shijiazhuang, capoluogo dell’Hebei. Gli agenti della sicurezza hanno dichiarato che il Vescovo è stato prelevato per una “sessione di studio”. Non si sa per quanto tempo il Vescovo Jia sarà tenuto prigioniero.
Vengono chiamati “sessioni di studio” i ripetuti tentativi delle autorità governative di «convincere» il Vescovo ad aderire alla Associazione Patriottica [della quale fanno parte i vescovi e sacerdoti della chiesa ufficiale patriottica].
Un giorno prima dell’arresto del Vescovo, il 7 novembre, Padre Li Suchuan di 40 anni e Padre Yang Ermeng di 35, entrambi appartenenti alla diocesi di Mons Jia, sono stati catturati nelle loro parrocchie dagli agenti della sicurezza, rispettivamente nel villaggio di Zhoujiazhuang e nel villaggio di Zhoutou. Si è riusciti a sapere che sono stati portati al Dipartimento di Sicurezza della città di Jinzhou. Per il momento non hanno ancora fatto ritorno alle loro case.
Mons. Jia ha 70 anni ed è stato ordinato Vescovo nel 1980. È stato precedentemente in prigione per 20 anni ed è stato tenuto sotto stretta sorveglianza per molti anni. Nella sua casa si prende cura di circa 100 orfani handicappati. Questa è l’ottava volta dal gennaio del 2004 che veniamo avvisati di un suo arresto.
Joseph Kung, presidente della Cardinal Kung Fundation, ha dichiarato: “È significativo che il governo degli Stati Uniti per il settimo anno consecutivo abbia ancora una volta indicato la Cina come un «Paese che desta particolare preoccupazione» per il fatto che nega ai suoi cittadini i diritti umani e la libertà religiosa. A coloro che affermano che il libero commercio con la Cina impedirà gli abusi sui diritti umani, è bene ricordare che è difficile trovare prove che evidenzino progressi in questo campo.
Recentemente si è sentito molto parlare di vescovi degli Stati Uniti e dell’Europa che hanno intrapreso visite di cortesia ai vescovi della chiesa ufficiale patriottica e al governo cinese. Inoltre è stato anche riportato che le Missionarie della Carità [di Madre Teresa], su invito del governo, avrebbero accettato di aprire una casa in Cina. È molto deludente constatare che questa buona volontà e generosità non abbiano migliorato il modo con cui vengono trattati dal governo i Vescovi e sacerdoti della Chiesa cattolica clandestina.
È triste constatare che il governo cinese si senta tranquillo sul fatto che i continui soprusi alla Chiesa cattolica clandestina non avranno effetti negativi nelle sue relazioni con la Chiesa Cattolica Romana Universale.
Auspichiamo che questi nuovi arresti possano essere un forte appello perché vengano utilizzati mezzi più efficaci per indurre il governo cinese al rispetto dei diritti umani, specialmente della libertà religiosa.
Mi appello ancora una volta al Comitato Olimpico perché consideri l’ipotesi di annullare i Giochi olimpici in Cina [nel 2008], non solo per preservare il loro buon nome e il loro spirito, ma anche per operare una pressione sul governo cinese al fine di promuovere i diritti umani e la libertà religiosa in Cina.
Dato che molti vescovi della chiesa ufficiale patriottica hanno professato attraverso i mezzi di comunicazione la loro lealtà alla Santa Sede, e hanno sostenuto di essere stati approvati dal Santo Padre, io mi appello a loro perché agiscano da autentiche guide religiose in Cina e abbiano il coraggio e la carità di parlare apertamente contro l’ingiustizia di questi continui attacchi ai vescovi e sacerdoti della Chiesa cattolica clandestina”.


COMUNICATO STAMPA 9 novembre 2005
THE CARDINAL KUNG FOUNDATION
www.cardinalkungfoundation.org
www.asianews.it



Per non dimenticare:
L’eroico Card. Kung Pinmei, il Mindszenty della Cina 


Per partecipare alla campagna internazionale lanciata in marzo:
Urgente!!! SOS dai Vescovi e Sacerdoti cinesi