La ‘LEGGE FINI’ contro ogni droga

Il Disegno di Legge Fini affronta le problematiche legate alla droga e alle tossicodipendenze, e cerca di farlo senso pregiudizi ideologici. Si tratta di una via alternativa sia al proibizionismo che all’antiproibizionismo. Il governo, infatti, esprime un giudizio chiaramente negativo sulla droga e il suo semplice uso, ma vuole anche investire sulla prevenzione della tossicodipendenza e sul recupero di chi ne è rimasto vittima.

Perché questo Disegno di Legge.


Nasce dall’esigenza di riformare l’attuale legislazione, che si è dimostrata carente soprattutto per due ragioni:


•  sanzioni incerte riguardo all’uso, alla detenzione e allo spaccio di droghe;


•  difficoltà di recupero effettivo per i tossicodipendenti, spesso costretti a tornare in carcere dopo aver completato il proprio percorso di recupero.


Droghe leggere e droghe pesanti.


Cade ogni distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti. Sostanze come hashish e marijuana non sono in nessun modo “leggere”. Il loro uso può portare a quello di altre droghe, ma può anche causare forme di depressione, ansietà e schizofrenia, o ridurre la capacità di memoria di una persona.


E’ quanto attesta un recente documento del Consiglio Superiore di Sanità.


Il significato delle nuove sanzioni.


Le nuove sanzioni vogliono coniugare prevenzione, repressione e recupero.


Lo Stato giudica negativamente il semplice uso di droghe, anche se da questo non derivano direttamente conseguenze penali. Drogarsi non rappresenta un atto di libertà, ma il rifiuto delle proprie responsabilità di cittadino. Per questo lo Stato ha il dovere di intervenire.


Il disegno di legge reintroduce la punizione della detenzione di droga e fissa la linea di confine tra la detenzione che costituisce illecito penale. Il confine viene stabilito da una tabella in modo oggettivo per ogni sostanza stupefacente.


Nuove sanzioni amministrative.


•  Sospensione della patente di guida, del porto d’armi, del passaporto, del permesso di soggiorno per motivi turistici;


•  fermo del ciclomotore in uso.


In caso di recidiva o in presenza di altri fattori di pericolosità, vengono applicate sanzioni più dure:


•  obbligo periodi di firma;


•  divieto di condurre veicoli a motore;


•  divieto di allontanarsi dal comune di residenza.


Nuove sanzioni penali.


Le sanzioni penali seguono criteri di gradualità. Per fatti di lievi entità è prevista una pena da uno a sei anni di reclusione. Chi commette tali fatti, non vuole affrontare un percorso di recupero, può usufruire di una nuova possibilità: invece di andare in carcere, può svolgere un lavoro di pubblica utilità per l’intera durata della pena detentiva. In questo modo il soggetto che non si sentiva pronto per il recupero, potrà affrontarlo ugualmente attraverso il lavoro.


Il recupero come alternativa al carcere.


Il recupero viene favorito dal momento in cui viene disposta la custodia tutelare in carcere. Questa può essere evitata con gli arresti domiciliari e iniziando un programma terapeutico. Ciò per evitare vere e proprie ingiustizie accadute in passato. E’ il caso di molte persone in attesa di giudizio che, una volta completato il programma di recupero, hanno maturato condanne superiore ai 4 anni e sono state mandate in carcere.


Oltre il recupero, una parte significativa del Disegno di Legge riguarda l’attività di prevenzione, in cui sono coinvolte diverse istituzioni, prima fra tutte la scuola.


Il ruolo delle comunità.


Se la dimensione del recupero assume grande importanza nel Disegno di Legge, di conseguenza anche il ruolo delle comunità diventa più significativo. Una comunità non può essere vista come una clinica privata. Il programma di recupero di un tossicodipendente non può limitarsi alla somministrazione di farmaci e ad interventi medici. E’ qualcosa di più ampio e complesso, che coinvolge tutta la sfera esistenziale di una persona. Per questo alle comunità è riconosciuta, per la prima volta, la possibilità di certificare la dipendenza da droga e di predisporre il piano terapeutico.


Il Disegno di Legge Fini è stato pensato per la salvaguardia di tutti i cittadini, perché la droga, direttamente o indirettamente, può danneggiare la salute e la personalità di chiunque. Per questo, se la droga non fa distinzioni tra le persone, noi non vogliamo fare distinzioni con la droga.


TUTTA LA DOCUMENTAZIONE SULLA LEGGE FINI
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/droga_riforma/index.html