Bologna: dove modernità vuol dire cristianofobia

Dei ragazzi distruggono un Crocifisso ligneo.
Non è solo una ragazzata: è un segnale, un sintomo.
E’ il frutto di decenni di scuola statale che educa al relativismo.
E’ il risultato del “costruire ponti”, invece di evangelizzare.
Un pensiero va anche a chi si occupa di cristianofobia, ma sempre andandola a cercare in altri paesi.
Impegniamoci tutti a far capire che la cristianofobia è qui: sotto casa nostra.

Qui il video-choc: https://youtu.be/ZlLZfDKePkM

 

Lizzano, tre baby vandali distruggono il crocifisso. Denunciati

Il video choc dei giovanissimi: con una mazza fanno a pezzi la statua del Cristo crocifisso mentre uno di loro riprende tutto

di FEDERICA ORLANDI

Lizzano in Belvedere (Bologna), 18 agosto 2020 – «Gli ha spaccato la testa, il braccio e la testa, è impazzito…». Poi ride, e bestemmia. «Sono stato a scuola dalle suore e non mi ricordo nemmeno l’Ave Maria».
Ridono e bestemmiano, sì, con la voce impastata dall’alcol e la mano che dà le mazzate pure malferma: sono questi i ragazzini tra i 16 e i 19 anni che si sono divertiti a deturpare la statua di Gesù Crocifisso sulla strada tra Vidiciatico e Monte Pizzo, a Lizzano.
A immortalarli è il video che uno di loro ha ingenuamente postato su Instagram, permettendo così ai carabinieri della Compagnia di Vergato impegnati nelle indagini a individuarli in un batter d’occhio.

Il branco è composto da almeno sei vandali: i carabinieri sanno chi sono, ma mentre tre – un minorenne, un diciottenne e un diciannovenne – sono già stati denunciati per danneggiamenti, per gli altri, tra cui altri minori, manca l’identificazione formale. Sono tutti turisti emiliani, anche di Bologna; nessuno ha precedenti.

A brandire quella che sembra una mazza da baseball, con cui colpisce il Cristo di legno riparato tra l’altro appena un anno fa, è un giovane con occhialini e camicia a fiori. Prima rompe faccia e braccia alla statua, poi la stacca dalla croce e la fracassa a terra. I pezzi li lancia lontano.
Un amico registra tutto, mentre tra le bestemmie commenta la scena.

Uno dei giovani coinvolti, la mattina dopo (il fatto è avvenuto venerdì notte), su consiglio dei genitori ha inviato una lettera di scuse al parroco di Vidiciatico, rendendosi disponibile a pagare la riparazione della statua.
Il gruppetto si è giustificato dicendo di avere voluto fare una bravata, sotto i fumi dell’alcol, senza intenti davvero offensivi o blasfemi. Dal video postato sui social sembra proprio che la gang sia composta più da delinquentelli ubriachi che non guidati da intenti lucidi contro la Chiesa o la religione cattolica. Anche se questo nulla toglie alla gravità del loro gesto.

Ora non resta che attendere i (nuovi) lavori di restauro del Gesù Crocifisso, molto amato dai residenti del posto e dai turisti che frequentano la zona, perché possa riassumere il proprio ruolo al centro della devozione di tante persone.

 

 

Questo articolo ha un commento

  1. marisa gamberini mirti

    sono marisa gamberini mirti – una psicologa di bologna- . Leggo con profondo interesse tutte le notizie che ci inviate tramite mail. Commento l’ articolo ” Lizzano, tre baby vandali distruggono il crocifisso”.senza stupore se penso ai modelli educativi esasperati che sono stati imposti dal ministero scuola ai ragazzi negli ultimi decenni . . Non va a mio parere tralasciato poi in questo frangente che tale gesto aggressivo è la risposta al vuoto interiore che li affligge, al vuoto famigliare che li libera da ogni regola che non accettano . Bestemmiano per essere accettati dal gruppo , distruggono per sentirsi forti e per attirare quell’attenzione su di sè che altrimenti non avrebbero comportandosi eticamente.

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