Le priorità del PD in Emilia-Romagna? Farmaci gratis per… i trans!

Il 28 settembre 2020 la Giunta (PD) della Regione Emilia-Romagna ha deliberato «di garantire, alle persone residenti in Emilia-Romagna […] l’accesso alle terapie ormonali di cui necessitano […], sia durante il periodo di transizione in cui la persona inizia ad assumere le caratteristiche fenotipiche del sesso opposto sia, successivamente, a coloro che decidano di non ricorrere all’intervento chirurgico, ma realizzino unicamente il cambio anagrafico del sesso» (il testo della delibera QUI) .

Ancora una volta, la Regione Emilia-Romagna ha fatto da apripista a una delibera corrosiva che estende la gratuità delle terapie all’intera penisola. Infatti, il 1° ottobre l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha deliberato che i farmaci ormonali per transizioni di genere siano gratuiti in tutta Italia (vedi QUI).

Non si può certo dire che la delibera dell’AIFA sia dovuta a una “spintarella” da parte del PD. Ma è, quantomeno, una curiosa coincidenza.
Peraltro, la credibilità di questa agenzia sta raggiungendo quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Rispetto all’AIFA, giova ricordare che nel 2018 ha messo in guardia dai danni al fegato provocati dall’Ulipristal acetato (vedi qui: Esmya), ma non rispetto agli altri prodotti in cui è principio attivo, come ad esempio la pillola “dei 5 giorni dopo” (vedi QUI)

Riguardo all’OMS si è piegata al politicamente corretto pochi mesi fa, quando (dopo decenni di pareri contrari) ha deciso che la disforia di genere (vedi QUI) non è più una malattia (vedi QUI).

Logicamente, la delibera della Giunta Bonaccini fa riferimento alla legge che lascia credere di poter cambiare sesso (164/1982) e alla legge regionale (15/2019) sull’omotransfobia. Essa prevede che le tematiche LGBT siano prioritarie per i Servizi Sanitari Regionali. Essi: «sostengono e promuovono iniziative di informazione, consulenza e sostegno sulle tematiche specifiche che coinvolgono le persone gay e lesbiche, transessuali, transgender e intersex» (art. 5).

Dunque, le presunte discriminazioni verso i gay erano una scusa: da oggi il vero discriminato è il portatore di malattie rare, alcuni portatori di handicap e tutte le persone bisognose che dovranno continuare a pagarsi cure e farmaci.

A tutto questo scenario si è opposto con documentazione accurata il capogruppo di Fratelli d’Italia nella Regione Emilia-Romagna.
Una richiesta di accesso agli atti amministrativi è leggibile QUI
L’atto ispettivo si può scaricare da QUI

Non siamo di fronte a un atto estemporaneo, ma all’ultimo tassello di un progetto decennale, che ha tra gli scopi quello di distruggere la famiglia naturale.
La collaborazione tra chi crede nella famiglia e i partiti disposti a difenderla è parte essenziale di una strategia di contrasto.

David Botti

 

Abstract: Farmaci erogati gratuitamente agli aspiranti trans dalla Regione Rossa.
Il Capogruppo di Fratelli d’Italia (Avv. Lisei) deposita un’interrogazione e un accesso agli atti redatti con competenza e buon senso.
Siamo di fronte a una delibera che ha fatto da apripista alla gratuità di tali farmaci su tutto il territorio nazionale.
Non si tratta di un atto estemporaneo, ma della tappa di un processo iniziato molto prima, con la legge sul “cambiamento di sesso” (sic!) del 1982.
Il provvedimento svela sempre più chiaramente il progetto di distruzione della famiglia naturale.

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