Da una parte l’uomo “cancro del pianeta”; dall’altra Gaia, la terra, paradiso perfetto, luogo dell’armonia
Per un cristiano il creato è vita, è gioia, è bellezza, perché riflette l’amore del Creatore. È per questo motivo che l’uomo può contemplare il creato e interrogarsi su Dio. (…) Ma la cultura ambientalista che ha dominato la scena negli ultimi trenta anni ha cancellato a priori l’idea di un Creatore buono e previdente, e ha cercato di sostituirlo con Gaia, sorella di Caos e di Eros. Nel paradigma culturale ecologista, la dea della mitologia greca viene riesumata non solo per sostituirsi al Creatore, ma soprattutto per contrapporsi a colui che viene indicato come la causa di tutti i mali del pianeta e cioè l’uomo. Nella concezione dell’ipotesi Gaia l’uomo è indicato come il “cancro del pianeta” e la nascita dei suoi figli e figlie come la principale causa del degrado e dell’inquinamento.
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