Elezioni Emilia-Romagna. Dal Segretario della Lega di Rimini una strategia per la maternità e la famiglia
L’esponente della Lega: “Risultati deludenti delle scelte politiche e culturali della sinistra contro la famiglia tradizionale. Noi siamo per la vita e la famiglia”
Capolista per la Lega alle elezioni regionali di domenica prossima 26/1/2020, il segretario della Provincia di Rimini Bruno Galli lancia il guanto di sfida alle politiche contrarie alla vita umana e alla famiglia naturale poste in opera negli ultimi cinque anni dal Partito Democratico.
Con una presa di posizione apparsa sui mass-media locali (1) Galli dà seguito a una serie di atti coerenti presi anche come assessore del Comune di Bellaria. Ad esempio:
- 2016: una raccolta di firme nella pubblica piazza a favore delle benedizioni pasquali nelle scuole (2);
- 2017: interrogazione parlamentare contro lo spettacolo gender ‘Fa’afafine’ imposto agli studenti di alcune scuole del riminese (3);
- 2018: condanna del Gay Pride di Rimini, “carnevalata di cattivo gusto” (4);
- e, pochi giorni fa, richiesta di interventi urgenti per fermare gli “atti vandalici che colpiscono i nostri simboli religiosi” (5).
La dichiarazione va a completare il mosaico dei comportamenti e dei fatti favorevoli a vita e famiglia dei candidati della Lega in Romagna (6): Daniele Marchetti (Bologna); Massimiliano Pompignoli e A. Cintorino (Forlì-Cesena); Andrea Liverani e Gianfilippo Rolando (Ravenna); Bruno Galli (Rimini).