Bologna ridotta a un postribolo: grazie al Sindaco PD

I sedicenti cattolici che lo hanno votato riusciranno a guardarsi allo specchio?

(ANSA) – BOLOGNA, 05 SET – Bologna sarà la prima città italiana ad avere un via intitolata ad una persona trans. È il sindaco Virginio Merola, in una lettera all’edizione locale di Repubblica ad annunciarlo: “La toponomastica permette di dare identità ai luoghi, grazie alle persone che hanno dedicato la loro vita al bene comune. Intitolare quindi una via a Marcella sarà un altro modo per confermare quanto la nostra Bologna sia città all’avanguardia nella storia dei diritti. Diritti che sono stati conquistati attraverso l’impegno di persone come Marcella Di Folco“.

Ecco l’esempio che il Partito Democratico propone ai suoi sudditi.
E’ chiaro che non si tratta affatto del bene comune, ma del bene del Partito Democratico, che da decenni finanzia, protegge e promuove il degrado etico d’Italia.
Calpestati i diritti della famiglia naturale e degli eterosessuali.
Il PCI-PD, che detta l’agenda della politica italiana dal dopoguerra, vuol renderci tutti schiavi del partito
– fomentando le nostre pulsioni  più basse,
– promuovendo il consumo di stupefacenti,
– portandoci a sopprimere i nascituri e i nonni,
– perseguitando i proprietari
– comandando i Vescovi, come in occasione dell’attuale dittatura sanitaria.

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Il signor Marcello Di Folco, fu consigliere comunale dei Verdi a Bologna ma poco dopo si adoperò per allearsi con il PDS in Comune e quindi con i Progressisti e con l’Ulivo. Fu il primo trans  a coprire una carica pubblica al mondo.
Nel 1980 si sottopose a un’operazione di mutilazione dei genitali credendo di poter diventare donna.
Cosa che fu riconosciuta solo nel 1982, da un Governo pentapartito a trazione democristiana ma sottomesso al socialismo.

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Così commenta l’avv. Cathy La Torre, potente e temibile attivista Lgbt ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà a sostegno del sindaco Virginio Merola:
È un pezzo di storia quello che sta per essere scritto. E lo stiamo scrivendo insieme. Bologna sarà la prima città ad avere un’intera via intestata a una persona trans: l’immensa, favolosa e indimenticabile Marcella Di Folco“. E prosegue: “È il frutto di una lotta che va avanti da decenni“.

E’ l’ultima frase che ci auguriamo si imprima nella mente dei militanti per la vita e la famiglia: “una lotta che va avanti da decenni”.
Impariamo dai servi del PD: non si va al Family Day o a una Veglia con candelinain mano… e poi tutti a Rimini.
Se sivuole fermare la trasformazione d’Italia in un postribolo, occorre un impegno incessante: AMDG et socialem.

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