Vendola, zapaterismo e “famiglia evoluta”…

La Puglia copia Zapatero: stessi diritti per coppie gay e famiglia tradizionale


La nuova legge sul welfare voluta da Nichi Vendola estende alle unioni di fatto l’accesso ai servizi sociali…


 

La Puglia ora si sente un po’ come la Spagna. Qualcuno dice che la legge sul welfare di Nichi Vendola odora di zapaterismo. Qualcosa di vero in fondo c’è. Il nuovo testo, approvato a maggioranza dopo scontri duri, ore d’ostruzionismo, confronti aspri su matrimonio e convivenza, disciplina i servizi sociali per le famiglie. E il problema è tutto qui: cos’è una famiglia? Il governatore della Puglia ha un’idea di famiglia ampia, che va oltre sacramenti e vincoli di legge. Il suo sistema di welfare state, infatti, garantisce a pieno titolo anche le unioni di fatto, comprese le coppie gay. Questo vuol dire che per Vendola e la sua maggioranza le coppie di fatto, eterosessuali o meno, valgono quanto le coppie riconosciute da Dio e dallo Stato. Nessuna differenza giuridica. La famiglia non si basa solo sul matrimonio, ma anche sulla convivenza. Non tutti, come si sa, sono d’accordo. Non lo è Benedetto XVI, che ieri ha ribadito, senza ombre, la sua idea di famiglia. Non lo è neppure una buona parte del centrodestra e, almeno in teoria, i partiti di ispirazione cattolica. La Costituzione, come ricorda Riccardo Pedrizzi di An, tutela la famiglia tradizionale. Questa legge, quindi, è uno strappo alla nostra carta fondamentale. È un pugno all’architrave della società. Paolo Binetti, senatrice dell’Ulivo, considera sbagliato inserire le norme su famiglie e coppie di fatto in un unica legge: «Sono situazioni diverse. Così facendo la Puglia ha tutelato male gli uni e gli altri».
Vendola, a chi lo critica, risponde comunque che la sua non è una rottura, uno strappo, ma un’apertura. Alla fine – dice – ha vinto il compromesso. «Abbiamo chiuso una legge – sostiene – che diventa d’avanguardia in tutta Italia. Questa legge difende fino in fondo la famiglia, così come protetta dall’articolo 29 della Costituzione, dall’altro estende i servizi sociali alle coppie di fatto, cioè vede nella realtà quello che c’è e accetta il principio dell’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge».
Non tutto però appare così limpido. «La Puglia – fa notare Rocco Palese – capogruppo di Forza Italia nel Parlamento pugliese – diventa la prima regione in Italia che ha legiferato sui Pacs. Il carattere universalistico delle prestazioni sociali, che era già presente con le leggi in vigore, non è per noi in discussione. Ciò che non ci piace è che il centrosinistra ha voluto bluffare per poter sancire l’equiparazione tra famiglia tradizionale, coppie di fatto e convivenze tra gay». La legge sul welfare è diventata, in pratica, il grimaldello per far passare un’idea di famiglia che non piace a tutti. Luca Volonté, capogruppo Udc alla Camera, grida allo scandalo: «Grazie al governatore Vendola è stato sferrato un colpo mortale alla famiglia tradizionale, arrecandole tra l’altro un grave pregiudizio economico. I leader dell’Unione, a partire da Rutelli, non possono far finta di non vedere».
Ma per Vendola la sua legge è una evoluzione della famiglia fondata sul patto d’amore. Un amore che spesso vive nelle coppie di fatto e non in quelle di patto. La famiglia e il matrimonio non sono mummie cristallizzate». Amore, famiglia, patto, fatto, matrimonio, convivenza: quante cose ci sono sotto il cielo del welfare.


Il Giornale n. 154 del 01-07-06 pagina 21