Una guida ragionata al voto

Le pagelle dei cattolici bocciano Veltroni

L\’associazione Nuove Onde ha preparato un interessante dossierVerso le elezioni politiche 2008che studia i partiti sui temi eticamente sensibili per i credenti. Le coalizioni e i partiti che si presentano all\’esame delle urne tra due settimane hanno già al loro attivo un lungo curriculum. Sono stati monitorati strettamente alla Camera e in Senato durante l\’ultima legislatura. Sono state passate al microscopio le loro proposte di legge e i voti espressi dagli schieramenti anche nei consigli comunali e al Parlamento europeo.
Dopo la lettura le conclusioni sono ovvie.

Per vescovi e parroci dalla memoria corta, oltre che per i cattolici smarriti ma sensibili ai valori non negoziabili, arriva una guida al voto. Più che altro, un avvertimento sui temi eticamente sensibili, per non giudicare soltanto in base ai programmi elettorali, che già di per sé sono eloquenti. Le coalizioni e i partiti che si presentano all\’esame delle urne tra due settimane hanno già al loro attivo un lungo curriculum.
LE TAPPE DELL\’ATTACCO
Sono stati monitorati strettamente alla Camera e in Senato durante l\’ultima legislatura. Sono state passate al microscopio le loro proposte di legge e i voti espressi dagli schieramenti anche nei consigli comunali e al Parlamento europeo. Poi l\’associazione Nuove Onde ha rielaborato tutti i dati, come aveva già fatto in occasione delle consultazioni del 2006, condensandoli in un dossier che smaschera il corteggiamento del mondo cattolico da parte del Partito Democratico e della Sinistra L\’Arcobaleno. Ripercorrere le fasi dell\’attacco (quasi sempre fallite) del centrosinistra alla vita e alla famiglia è l\’introduzione necessaria per il vademecum. Ripassare la lezione della storia recente è utile per non farsi fregare. Dopo appena due settimane dalla nascita dell\’esecutivo Prodi, nel maggio 2006, il ministro dell\’Università e della Ricerca, Fabio Mussi (ora candidato nella Sinistra L\’Arco baleno), ritirava l\’adesione italiana alla moratoria europea sull\’uso di embrioni come cavie da laboratorio. Appena un mese dopo, il 27 giugno, il senatore Ignazio Marino e la capogruppo dell\’Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro (ora candidati nel Pd), presentavano un disegno di legge sul testamento biologico, anticamera dell\’eutanasia. Progetto andato a monte soltanto per la caduta del governo, come per altro verso i Dico (diritti dei conviventi), che sdoganavano le unioni civili tra omosessuali, promossi dal ministro della Famiglia (sic!), Rosy Bindi, insieme alla collega delle Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, nel febbraio 2007. Cinque mesi dopo li avevano trasformati in Cus (Contratti di unione solidale). Anche in quel caso l\’iter del provvedimento si è interrotto soltanto grazie allo scioglimento anticipato delle Camere. Quei tre ministri, più la responsabile della Salute, Livia Turco, che aveva emanato un decreto sulle droghe che innalzava da 500 a 1.000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis che può essere detenuto per uso personale, si meritano una bocciatura in tronco, senza appello. Anzi, la Turco è doppiamente respinta da Nuove Onde per l\’inerzia dimostrata davanti all\’introduzione della pillola abortiva Ru486, il farmaco omicida. Nessun provvedimento, da parte sua, per bloccarne la commercializzazione in Italia. COSA ACCADREBBE SE…
Imparata la lezione, il dossier di Nuove Onde (scaricabile dal sito www.nuoveonde.com) passa poi alle prospettive, con tre diverse proiezioni su ipotetiche votazioni. Un disegno di legge sul testamento biologico avrebbe la certezza di essere approvato se la maggioranza andasse alla coalizione Partito democratico-Italia dei Valori. Lo stesso varrebbe per le unioni di fatto anche omosessuali e sulla revisione della legge 40 sulla fecondazione assistita, considerando anche il tasso di radicalismo interno al Pdl. Ma se fosse il centrodestra, cioè Pdl, Lega Nord e Movimento dell\’Autonomia, il risultato si ribalterebbe: bocciate tutte e tre le proposte, nonostante qualche defezione, anche significativa. Lo stesso esito, molto probabilmente, si riprodurrebbe anche riguardo alle minacce contro la libertà di educazione, che nella passata legislatura avevano fatto balenare la norma cosiddetta anti-omofobia, che avrebbe reso illegale l\’insegna mento della religione cattolica e passibile di condanna chi ne insegnasse la dottrina. In un quadro del genere, aggiungono i curatori del vademecum, Giovanni Fenizia e Fabio Luoni, le liste minori produrrebbero soltanto danni: «Per intenderci, si potrebbe avere il paradosso che il mio voto a Ferrara porti la Bonino e i radicali al ministero della Sanità». È il realismo del sistema maggioritario. Il che rende superflua, se non dannosa, la Lista per la Moratoria tanto quanto la presenza dei teodem nel Pd. Inutile, infine, la presenza dell\’Udc-Rosa bianca. Anche senza partitini – anzi, proprio grazie alla loro assenza – si difendono vita, famiglia e libertà di educazione.

di ANDREA MORIGI
LIBERO 30 marzo 2008