Sulla famiglia note stonate in Umbria



Perugia. Note stonate sulla famiglia nel nuovo Statuto dell’Umbria, che l’assemblea regionale sta esaminando in questi giorni. Disappunto dei vescovi sullo Statuto

Con un comunicato la Conferenza episcopale umbra – presieduta da monsignor Giuseppe Chiaretti – osserva che «rimane l’equivoco di mettere sotto lo stesso titolo “comunità familiare” sia la famiglia propriamente detta fondata sul matrimonio sia le varie forme di convivenza, come rimane l’ambiguità quanto alle modalità e alle forme dell’invocata “tutela”». «Non possiamo perciò condividere – concludono i vescovi umbri – la formulazione proposta, apparentemente rispettosa, ma sostanzialmente destabilizzante». Anche l’editoriale del settimanale diocesano «La Voce», del direttore Elio Bromuri, indica tra i «segni che potevano essere evitati» «la legittimazione statutaria delle varie forme di convivenza sembra un codicillo, breve, messo là quasi di sfuggita, come a voler tirare il sasso e nascondere la mano».
(C) Avvenire, 2-4-2004