Solidarietà a chi soffre nelle prigioni comuniste contemporanee

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Vietnam: “rieducazione” comunista per Sacerdote incarcerato


Padre Thadeus Nguyen Van Ly presenta segni di squilibrio mentale. Forti sospetti sulla sua “rieducazione” nelle prigioni comuniste…  È singolare e allo stesso tempo doloroso osservare come molti cristiani siano disponibili a partecipare a marce e manifestazioni rosso-verdi e arcobaleno, ma non alzino mai una voce di protesta contro le persecuzioni patite dai loro fratelli nella fede nei paesi comunisti.

Ho Chi Minh City  – Padre Thadeus Nguyen Van Ly, condannato a 15 anni per aver parlato delle persecuzioni contro i cristiani, ha ricevuto una riduzione della pena per “buona condotta in carcere”. Fonti di AsiaNews a Hué affermano che in carcere p. van Ly ha scritto lettere firmate inneggianti al socialismo vietnamita e alla politica del partito comunista.
Secondo alcune persone che hanno potuto visitarlo, il sacerdote mostra segni di squilibrio mentale e potrebbe essere stato drogato al fine di “rieducarlo”. Anche la delegazione vaticana, guidata da mons. Piero Parolin, nel suo viaggio in Vietnam alla fine di aprile, ha potuto parlare del caso Van Ly con le autorità di Hanoi. Per tutta risposta i rappresentanti del governo hanno mostrato le lettere di Van Ly che manifestano la sua “avvenuta rieducazione”.
Un sacerdote di Hué ha dichiarato: “Questa lettera mostra un cambiamento a 180 gradi. Sospettiamo che sia stato drogato. Adesso il governo non lo teme più. Vedrà che fra qualche tempo lo libereranno completamente”.
La notizia delle riduzione della pena è stata diffusa dall’agenzia di stato Vietnam News Agency.
Padre Van Ly, 58 anni, nel 2001 aveva inviato una lettera al Congresso americano per chiedere un ritardo nella ratifica degli accordi commerciali bilaterali fra Stati Uniti e Vietnam, citando le violazioni dei diritti umani compiute dal Vietnam e le persecuzioni religiose.
P. Van Ly era stato arrestato e condannato lo scorso ottobre a 15 anni di prigione. Questa pena era stata poi ridotta a 10 anni. Ora una corte locale ha ordinato di ridurre a 5 gli anni di prigione; altri 5 p. Van Ly dovrà passarli agli arresti domiciliari. A p. Van Ly è stata riconosciuta una “buona condotta in carcere”. Gruppi americani per i diritti umani considerano padre Van Ly un prigioniero di coscienza e hanno fatto pressioni sul governo statunitense per il suo rilascio.
La notizia della riduzione della pena a p. Van Ly arriva proprio alla vigilia di una visita di rappresentanti dell’Unione europea in Vietnam in occasione di un convegno sui diritti umani, nel quale si parlerà anche del trattamento dei prigionieri.


Asianews 18 giugno 2004