Socci, la politica italiana e un Paese allo sfascio…

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IL CENTRODESTRA CHE VORREI.
E CHE NON C’È

Certo, qualunque cosa è meglio di questo centrosinistra al potere. Ma se ci saranno elezioni non so se andrò al seggio. La rabbia monta nel Paese contro questi e contro quelli e se non è possibile fare lo sciopero fiscale, presto si passerà allo sciopero elettorale….

di ANTONIO SOCCI

Certo, qualunque cosa è meglio di questo centrosinistra al potere. Ma se ci saranno elezioni non so se andrò al seggio. La rabbia monta nel Paese contro questi e contro quelli e se non è possibile fare lo sciopero fiscale, presto si passerà allo sciopero elettorale. Non si può sempre votare tappandosi il naso, costretti a mandare in Parlamento gente (perlopiù) di scarso valore, troppa (abbiamo il maggior numero di parlamentari in Occidente) e designata dai partiti stessi (ché a noi è stato sottratto pure il diritto di scegliere chi vogliamo). Facce mai viste e che mai vedremo (ma chi rappresentano?). Gente che spesso non sa neanche quando fu scoperta l’America, ma si porta a casa 12.800 euro netti al mese con una quantità assurda di privilegi (pure il ristorante a 7,50 euro quando la mensa dello spazzino veneziano costa 8,50 euro). Una corporazione, quella politica, che fra l’altro si è assicurata anche per il futuro con pensioni privilegiate (una è toccata pure – per fare un esempio – a Toni Negri per aver partecipato a 9 sedute parlamentari). E i nostri deputati europei prendono addirittura stipendi superiori: incassano il doppio dei loro colleghi tedeschi e inglesi e il quadruplo degli spagnoli. Pantalone (cioè noi) paga, tace e subisce. Per quanto ancora? Quando salterà il tappo? Sogno un centrodestra che non partecipi con la Sinistra ai tanti incredibili sprechi di cui parla il libro “La casta” di Stella e Rizzo: un Quirinale che costa quattro volte Buckingham Palace, un mare di auto blu (115 solo per Palazzo Chigi e migliaia nei vari enti locali), una quantità di aerei di Stato (13 solo quelli della Presidenza del Consiglio) e via sperperando allegramente alle nostre spalle di tartassati, trattati come sudditi da lorsignori e dalla pubblica amministrazione. Sogno un centrodestra che non punisca i cittadini come la sinistra con mille vessazioni burocratiche e fiscali (sapete che pure se si schitarrano due canzonette al matrimonio di un amico si devono pagare i diritti alla Siae e riempire i moduli?), un centrodestra che solidarizzi con noi cittadini (controllati dallo Stato e vessati dall’antistato della criminalità), invece di farlo – come in questi giorni – con Massimo D’Alema per le intercettazioni, dando la sensazione avvilente che destra e sinistra siano un “Unipolo”, una stessa casta solidale (D’Alema infatti, dai microfoni del Tg5, era grato al centrodestra per le “parole molto misurate”).

DALL’INDULTO ALL’EURO

Sogno un centrodestra che non voti con la sinistra quell’impresentabile indulto del luglio 2006 (legge n. 241) che ha mandato liberi per le strade 26mila detenuti (anche per omicidio, rapina e lesione personale) quando ne avevano annunciati 12mila. Li hanno rilasciati senza un vero accertamento della pericolosità sociale, abbandonando i cittadini alla loro mercé e provocando un vertiginoso aumento di rapine e furti, come dicono le statistiche dell’Indagine conoscitiva sulla sicurezza presentata dal capo della Polizia De Gennaro (furti +5,7 per cento, rapine +15,2 per cento, rapine in banca nei 5 mesi dopo l’indulto +30,5 per cento). Tanto che i detenuti nelle carceri sono tornati subito a crescere passando da 39mila a 42mila. Sogno un centrodestra che avversi le leggi punitive contro Mediaset, ma che riconosca pure che esiste un enorme conflitto di interessi. Sogno un centrodestra che dopo essere insorto inviperito per la minacciata legge su Mediaset non se ne freghi dei cittadini, come ha fatto per gli effetti devastanti dell’introduzione dell’euro che ha dimezzato gli stipendi e raddoppiato i prezzi. Terremotando la vita di milioni di famiglie a reddito fisso. Sogno un centrodestra che le tasse le abbassi veramente e drasticamente e non dirottandole sugli enti locali o solo a parole perché questo livello di tassazione al 50,7 per cento, da primato mondiale, è pazzesco e soffocante. Da strozzini, da rivolta fiscale.

CHI PAGA POCO E CHI TROPPO

Sogno un centrodestra che però dica pure agli italiani che evadere le tasse è una porcata vergognosa non un’autodifesa, perché l’unica autodifesa legittima è il voto. Sogno un centrodestra che lanci una “questione morale” per i 270 miliardi di euro l’anno di evasione (oltre 500 mila miliardi delle vecchie lire) e dica che fa schifo un Paese come il nostro dove solo lo 0,8 per cento degli italiani dichiara più di 100mila euro di reddito. Cosicché il centrosinistra aggrava il salasso sui disgraziati a reddito fisso che già pagano. Del resto un governo come questo, che riesce al tempo stesso ad esasperare la tassazione (rimangiandosi gli impegni pre-elettorali), a disporre di un colossale aumento di entrate fiscali e ad aumentare pure il debito (come ha scritto ieri Feltri), è una accozzaglia di incompetenti e irresponsabili da cacciare subito. Sogno un centrodestra che dica a imprenditori, commercianti, professionisti e lavoratori autonomi, che già si sono indebitamente arricchiti con gli aumenti dell’ingresso dell’euro, che è vergognoso aggiungere pure l’evasione, anche se le tasse sulle imprese sono ormai oltre il limite. Sogno politici di centrodestra che s’immedesimano con la vita delle persone comuni, per esempio facendo una visita in farmacia dove ormai i prezzi sono arrivati all’osceno: dal normale collirio antiallergico (15 euro), agli integratori (ferro o calcio) 20-30 euro a scatola, dagli antibiotici specifici (5 pasticche) 30 euro, fino a certe pomate per le ferite che arrivano 150 euro. Infine gli esami del sangue che – in base alle diverse voci – possono costare anche 80 euro. Non ho fatto esempi a caso, ma tratti dall’esperienza di un amico, impiegato, tre figli e moglie a carico, stipendio di 1.500 euro mensili su cui grava pure un mutuo. Una brutta serie di malattie di una figlia (senza esenzioni dalle spese mediche), che l’ha fatta soffrire per mesi, ha comportato un salasso per la famiglia di circa 1.800 euro al mese, fino a imporre l’alternativa atroce fra contrarre debiti in banca per curare la bimba, fare la fame o rinunciare a certe cure. E questa – se i signori politici non lo sanno – è la quotidianità di una normale famiglia italiana di oggi. Una famiglia del ceto medio. Si rendono conto, quelli del Palazzo, come vive la gente? La card per transessuali da 150mila euro Dopodiché scopriamo (sono cronache di questi giorni) che la Regione Toscana, mentre non ci sono soldi per le carrozzine ai disabili, ha istituito una “card” per transessuali destinandovi 150mila euro del fondo sociale europeo (dicono che è per aiutarli a trovare lavoro: e le donne? E i giovani? E i cinquantenni disoccupati?). Scopriamo che la Regione Veneto, dove sono appena state aumentate pensioni e liquidazioni dei consiglieri, ha pure una “indennità funerale” (in caso di decesso del politico) di 7.500 euro (come minimo). Infine la Regione Puglia ha in cantiere addirittura un raddoppio del consiglio regionale. Sono cronache italiane o marziane?

IMMAGINATE UN PAESE NORMALE

Sogno un centrodestra che, a difesa dei cittadini, sappia tener testa alle potenti lobby, penso a quelle farmaceutiche (se guardo i prezzi), ma anche a quelle bancarie, a quelle ideologiche e a quelle petrolifere visto che la benzina aumenta sempre e non diminuisce mai neanche quando il petrolio va giù (e penso alle lobby che si oppongono all’energia nucleare, unica possibilità di salvezza sia per i nostri conti sia per l’ambiente). Sogno un centrodestra (ma anche un centrosinistra) che abbia addirittura una politica culturale seria, che magari ricordi l’espressione “identità nazionale” con cui Sarkozy ha vinto le presidenziali francesi. Ho scritto molte volte la parola “sogno”. Ma in fin dei conti quello che ho prospettato sarebbe la normalità: un centrodestra come ce ne sono in Europa. Qui da noi sembra un sogno. E allora a chi lo dico, io, “Facci sognare”? www.antoniosocci.it

LIBERO 16 giugno 2007