Regno Unito: varata riforma che permette adozioni gay

LO «STRAPPO» BRITANNICO


Londra, dalla legge spuntano le adozioni gay
Cambia drasticamente dopo trent’anni in Gran Bretagna la legge sulle adozioni. Da ieri infatti possono adottare anche le coppie non sposate e quelle omosessuali…

Cambia drasticamente dopo trent’anni in Gran Bretagna la legge sulle adozioni. Una normativa che produrrà lacerazioni nel Paese. Da ieri infatti possono adottare anche le coppie non sposate e quelle omosessuali grazie agli emendamenti all’Adoption and Children Act, la normativa in materia. In precedenza la legge permetteva l’adozione alle persone non sposate, ma solo a titolo individuale. La riforma, presentata nel 2002, è stata definitivamente varata ieri, pochi giorni dopo la legalizzazione dei matrimoni civili tra omosessuali in tutto il Regno Unito. Mentre la legge sulle adozioni riguarda solo Inghilterra e Galles. Ma la Scozia ha annunciato che si adeguerà già a partire dalla prossima estate. La spinta ai cambiamenti, ha spiegato Felicity Colier, presidente della British Association for Adoption and Fostering (Baaf), «è stata data dalla speranza di aumentare il numero delle adozioni». Nella legge inoltre, si garantiscono nuovi diritti ai genitori di rintracciare, dopo averli lasciati, i figli che hanno dato in adozione. «Quest’ultimo aspetto della riforma – ha continuato la Colier – è positivo. Esiste in Gran Bretagna, come immagino altrove in Occidente, una generazione di madri non sposate che hanno vissuto cercando di sapere disperatamente se il figlio che hanno dato in adozione è ancora vivo o morto». E ha proseguito: «La nuova legge avrà un grosso impatto su migliaia di famiglie e incoraggerà più gente a prendere in considerazione l’adozione, il che è molto importante dal momento che troppi bambini rimangono troppo a lungo in situazioni transitorie in attesa di una famiglia adottiva». Ma questa valutazione è destinata a creare polemiche nei molti che considerano la normativa un passo troppo azzardato che rischia di minare l’istituto matrimoniale. Non sembra un caso il fatto che la riforma sia entrata in vigore poco dopo la legalizzazione dei matrimoni civili gay: la legittimità di questi ultimi ha come oscurato in Gran Bretagna il dibattito sulla moralità delle unioni omosessuali. Secondo la legge le coppie sposate, etero e gay, devono essere trattate in ugual misura. Inoltre per la prima volta, infatti, i genitori che hanno dato in adozione i figli avranno il diritto di rintracciarli attraverso un’agenzia governativa. L’ultima parola sarà però lasciata ai figli, i quali potranno decidere se accettare di contattare il genitore biologico. «Spesso – ha commentato Pam Hodgkins, della National Adoption Agency – i figli adottati sono riluttanti a incontrare i genitori naturali perché hanno paura di essere rifiutati una seconda volta. Con la nuova legge ci sentiamo di offrire un’ulteriore opportunità di avvicinamento. La nostra agenzia contatterà i figli adottati e chiederà a questi se vogliono mettersi in contatto con i genitori naturali. Starà poi agli interessati cogliere o meno l’opportunità».


di Elisabetta Del Soldato
Avvenire 31 dicembre 05