I cattolici adulti e i cattolici normali…

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Chi dovremo ringraziare se il 9 aprile vince il cattolico adulto

di Casadei Rodolfo

Se l’11 aprile i cattolici italiani si sveglieranno in un paese dove parlamento e governo sono pronti a trasformare l’Italia in un posto dove si divorzia nel giro di un anno, coppie non sposate dello stesso sesso o di sesso diverso hanno gli stessi diritti degli sposati eterosessuali, la libertà di chi sceglie una scuola non statale viene punita, il Concordato e l’otto per mille alla Chiesa sono aboliti, l’hashish è legalizzato e l’eroina somministrata dallo Stato, l’aborto è facilitato più di adesso, gli embrioni si possono selezionare, manipolare e clonare, la porta all’eutanasia è aperta, l’eugenetica si fa strada a grandi passi, le moschee e le scuole islamiche gestite dagli estremisti dell’Ucoii spuntano come funghi, la Cina che perseguita i cristiani viene trattata coi guanti bianchi e Cuba che li discrimina trattata come un paese fratello, sappia che dovrà ringraziare le seguenti personalità del mondo cattolico:


L’ex presidente della Caritas monsignor Giovanni Nervo, che ha definito i riferimenti della Casa delle Libertà ai valori cristiani «manipolazione della dottrina sociale» della Chiesa;


Il vescovo emerito di Ivrea monsignor Luigi Bettazzi che ha affermato che «la politica dell’attuale governo è modellata sul programma della loggia massonica P2»;


Il missionario comboniano ex direttore del mensile Nigrizia padre Alessandro Zanotelli che ha motivato il suo voto alla sinistra scrivendo: «Non posso accettare un paese dove l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia, l’islamofobia arrivano a livelli tali da consentire a un ministro dello Stato di mostrare magliette con invettive contro il profeta Mohammed (testuale!, ndr)»;


Il gesuita ex direttore del mensile Aggiornamenti Sociali padre Bartolomeo Sorge che ha accusato la Cdl di «una vera e propria manipolazione della Carta fondamentale e della democrazia rappresentativa»;


Pax Christi Italia, che all’onorevole Sandro Bondi che aveva inviato un opuscolo di Forza Italia ha risposto: «Ci indigna l’arroganza, la mancanza di pudore, (…) il tentativo di blandire l’interlocutore con sdolcinati riferimenti al magistero della Chiesa»;


Il mensile paolino destinato ai sacerdoti Vita pastorale che così ha scritto nel suo editoriale: «Il centrodestra si proclama il grande difensore della famiglia tradizionale cattolica. Ma come si fa a dimenticare che quasi tutti i capi del centrodestra sono divorziati e risposati, o hanno scelto di trasformare la loro unione in coppia di fatto?»;


Il settimanale paolino Famiglia Cristiana che ha rilanciato il ragionamento moralista di Vita Pastorale e a proposito dell’appartenenza di Silvio Berlusconi al Partito popolare europeo ha scritto: «Resta da domandarsi che cosa rappresenti fra loro il nostro presidente del Consiglio, che non ha nessuna delle caratteristiche personali dei politici “cattolici” come da quasi un secolo li conosciamo in Italia».


Se l’11 aprile i laicisti cristofobici saliranno al potere, ricordatevi di ringraziare questi signori, e altri preti e suore che non abbiamo potuto elencare per ragioni di spazio.


Tempi num.15 del 06/04/2006